Aspettai sera e mio padre non arrivò, disperata andai a bussare a casa di Robin, ad aprirmi fu la zia, era una bellissima donna che emanava positività anche solo a rivolgerle uno sguardo
Aveva i capelli biondo cenere e dei bellissimi occhi verdi smeraldo e al centro puntavano più sul color nocciola
<<Salve..Robin é in casa?>>chiesi timidamente <<Oh, si, é di sopra in camera sua, vuoi andare a chiamarlo tu?>>chiese con un tono talmente dolce che mi persi nella sua voce angelica <<No, non vorrei disturbarlo..>>risposi <<Ma che disturbo! Non preoccuparti, va' pure>>disse insistendo
Alla fine cedetti ed entrai nell'abitazione titubante, mi feci indicare dove fosse la stanza di Robin e iniziai a salire le scale
Una volta arrivata, presi coraggio e dopo cinque minuti mi decisi a bussare, Robin disse avanti ed entrai <<Ciao..>>dissi <<Ehy, come mai qui?>> <<Mio padre...non..non é ancora rientrato>> <<Ah..se vuoi ci possiamo andare alla centrale di polizia, ci accompagna mio zio e denunciamo la scomparsa>> <<D'accordo, grazie>>lo ringraziai e abbassai la testa, mi veniva da piangere <<Sta tranquilla, te l'ho detto: lo ritroveranno>>disse stringendomi in un forte abbraccio
Arrivammo alla centrale e mi avvicinai ad un poliziotto<<Salve, vorrei denunciare una scomparsa>> <<Certo, nome dello scomparso>>chiese il poliziotto con un ""taccuino"" e una penna <<Micheal Davis>> <<Oh, ma non é scomparso l'hanno portato qui ieri, é in cella>> <<Cosa?..>> <<Mi dispiace>> <<Posso almeno vederlo? Parlargli?>> <<Non deve chiedere a me, deve chiedere a chi si trova all'ingresso>>
Alla fine mi fecero vedere mio padre e, nella sua stessa cella si trovava Vance Hopper<<Tesoro, mi dispiace..>>cercò di giustificarsi ma mi avevano detto per che cosa era finito dentro: droga<<Non provare a giustificarti! Dimmi la verità!>>ero senza parole era già tanto se sono riuscita a rimproverarlo <<Per quanto devi stare dentro?>>chiesi rassegnata al fatto che non avrei più avuto mio padre a casa per un tempo a me sconosciuto <<Due..due mesi>> non credevo alle sue parole e prima che potessi dire qualcosa fecero uscire Vance dalla cella in cui si trovava anche mio padre
Uscì dalla centrale mentre Robin e suo zio cercavano di far scagionare mio padre <<Deve essere brutto..>> <<Cosa?>> <<Ricevere una notizia del genere>> disse Vance <<Già..>> <<Comunque sono Vance Hopper>> <<Lo so, io Riley Davis>> <<Piacere di conoscerti Riley, ora devo andare, ci vediamo>> disse voltandosi e andandosene, in risposta sorrisi malinconica..
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Solo tu...|| Robin Arellano.
FanfictionRiley Davis si era appena trasferita a Denver insieme a suo padre Michael, Riley era contraria alla decisione del padre poiché lei a NewYork si trovava benissimo anche se non aveva amici, a riempire questo vuoto erano i suoi nonni materni. Dopo l...