capitolo 4

645 21 2
                                    

Passammo tra la folla molto velocemente, per poi arrivare ad una porta su un lato della sala. C'erano due buttafuori enormi ai lati dell'entrata, ma appena videro Matteo, ci fecero entrare immediatamente. Per un attimo non riuscii a capire nulla, ma diedi un'ultima occhiata al palco prima di entrare, e mi sembrò come se il mio sguardo si fosse per un attimo incrociato con il moro sul palco.

Matteo si mise a sedere su un divanetto, la stanza era aperta e dava sulla discoteca, eravamo solo leggermente più in alto, circa all'altezza del palco.
Al centro del tavolo, dove intorno stavano due divanetti, c'era una bottiglia di champagne con del ghiaccio, e tre bicchieri.
Matteo versò lo champagne per noi, ma rimaneva sempre quel terzo calice.
"E quello?" dissi io indicandolo.
"Se è li c'è un motivo Lucrezia" rispose in tono giocoso "Tu intanto rilassati e ascolta" continuò indicandomi il palco con la mano.
Mi appoggiai al balconcino, e gli occhi mi caddero proprio su di lui.
Stava accennando dei continui sguardi verso di me.
Si proprio lui, Paky.
Quando i nostri occhi si incontravano mi sentivo... strana.

Distolsi lo sguardo e andai a prendere il mio bicchiere, ancora poggiato sul tavolo. Notai che tutto era molto, forse troppo elegante.
Tornai dov'ero prima, ma stavolta diedi le spalle al palco. Non volevo incrociare di nuovo il suo sguardo, mi imbarazzava.
"Tutto bene? Sembri sconvolta"
Sussultai per un momento, non sapendo cosa rispondere.
"No nulla, mi fa male la testa"
"Eddai guarda" disse Matteo sporgendosi verso la folla "C'è Paky proprio lì e non ti interessi nemmeno un po'?"
"No assolutamente" dissi guardando con la coda dell'occhio il moro sul palco.
"Grazie di tutto ragazzi" .
"Ha finito" disse Matteo rimettendosi seduto.
Mi girai e vidi Paky girarsi ancora una volta verso di noi. Sembrava quasi confuso, anche se devo dire che probabilmente la più confusa ero io.
Eravamo entrati saltando la fila, e in più eravamo in una stanza privata con una bottiglia di champagne.
Era tutto molto strano, ma la serata non mi dispiaceva affatto.

Salì sul palco un dj, e iniziò a mettere musica più conosciuta.
Io e Matteo iniziammo quindi a bere e a ballare, e ad un certo punto finimmo la bottiglia.
"No che sfiga, voglio ancora bere" dissi io ridendo leggermente brilla.
"Tranquilla signorina, qui da bere non finisce mai" rispose Matteo ridendo.
Un buttafuori entrò, e lasciò una bottiglia sul tavolo, con un biglietto.
Matteo era un po' ubriaco, non
sembrava reggere così tanto, e nemmeno si accorse di nulla.
Io prontamente presi il pezzettino di carta:
"x Matteo, t'ho riconosciuto, tra poco vengo"
Questa era la scritta, e in più sotto c'era disegnato un cuoricino.
Passai il biglietto a Matteo, che lo lesse e cominciò subito a sorridere.
"Scusa ma chi è" chiesi io con un'espressione interrogativa.
"Non penso ci sia bisogno che te lo spieghi, tra poco vedi" rispose indicando la porta.
"Solo una cosa Lu" esclamò Matteo richiamando la mia attenzione
"Se ci prova, stagli lontano, fa così con tutte".
Risposi annuendo, non ci stavo capendo nulla ma in quel momento non mi interessava, volevo solo godermi la serata.
Avevo la testa leggera a causa dell'alcool e la musica sembrava quasi espandersi insieme a tutte quelle luci.

Stavo guardando la gente sotto di me, quando sentii la porta sbattere all'improvviso e quando mi girai, Matteo si stava abbracciando con qualcuno.
Non volevo disturbarli, magari era un suo amico, quindi tirai fuori il cellulare
e iniziai a fingere di scrivere.
Riconobbi poi la voce.
"La signorina che non parla è la tua ragazza?"
Tirai su la testa di scatto, bloccando subito i miei occhi su di lui.
Le sue iridi color nocciola mi mettevano quasi a disagio.
"Non sono la sua ragazza" dissi interrompendo Matteo.
"È mia sorella" aggiunse lui sorridendomi.
Il moro annuì e passò gli occhi da Matteo fino a me.
Mi squadrò per bene, con un sorrisetto fastidioso in bocca.
Matteo lo guardò male.
"Piacere, Lucrezia".
Diventai rossa, cosa che lui probabilmente notò, vista l'espressione sulla sua faccia mentre mi osservava.

Iniziammo a parlare del più e del meno, per conoscerci.
I due mi raccontarono che si erano conosciuti 5 anni prima per caso, mentre entrambi facevano serata:
da lì erano diventati amici.
Mentre parlavamo, non mancavano mai gli sguardi del riccio rivolti a me, quasi come se fosse una sfida: mi guardava, e aspettava che abbassassi lo sguardo per prima per poi far finta di niente.
Non feci molto caso a tutto ciò, magari mi stavo sbagliando io, ma dopo un po' mi resi conto che non riusciva a smettere di fissarmi.
Mi sentii come... potente.
Mi accorsi che ero come una calamita per lui.

Si fece molto tardi, e tra un bicchiere e l'altro ci accorgemmo che la discoteca stava per chiudere.
Ovviamente Paky non poteva uscire da solo con noi con tutta quella gente, quindi ci salutammo e appena la pista si svuotò, uscimmo dal retro.
"Che facciamo, andiamo?" mi chiese Matteo guardandomi.
Annuii, e mi misi a cercare il cellulare per mandare un messaggio alle mie amiche; dovevo assolutamente raccontare a qualcuno della serata.
Abbassai la testa per scrivere, quando sentii il tocco di una mano sulla spalla sinistra.
"Questo vestito ti sta un po' largo sulle spalle" disse una voce mentre mi tirava su una spallina dell'abito
"Mi piacerebbe prendertene uno nuovo, se ti va".
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi, stavolta molto più vicini.
Le sue pupille si spostavano velocemente su tutto il mio viso, ammirandone ogni dettaglio.
Sorrisi di risposta, non sapevo bene che dire, non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo in quel momento.
Ad un tratto smise di guardarmi, per appoggiarsi al muro vicino a me.
Mi girai intorno imbarazzata per cercare Matteo, che però non c'era.
"È andato a prendere le cose che aveva lasciato su" disse Paky indicandomi la discoteca.
"Com'è che ti chiami" dissi io sorprendendolo.
"Paky" rispose lui sorridendo.
"No dico sul serio"
"Piacere Lucrezia, sono Vincenzo. Ora che mi conosci, posso offrirti una sigaretta? ".
————
mi sono presa una breve pausa dalla storia, ma sono tornata:)
il prossimo capitolo si svolgerà su instagram, per cambiare un po' <3

cuore con le ali || PAKYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora