capitolo 27

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Amavo quando indossava i pantaloncini Nike che gli regalai lo scorso Natale.

Si arrabbiò parecchio quando scoprì del mio piccolo pensiero posto sotto l'albero, non voleva gli si facessero regali;
"Posso già comprarmi tutto da solo, guadagno anche troppo per quello che faccio" ripeteva sempre alla vista di un regalo nei suoi confronti.
Ma alla fine lo accettò lo stesso, ricambiando il mio sorriso compiaciuto mentre mi stringeva forte tra le braccia.

"Fa troppo caldo oggi".
Passeggiavamo per le vie del quartiere, fortunatamente vuote, così da non rischiare di incontrare nessun fan.
Mi giravo spesso per ammirare i suoi ricci scomposti ondeggiare sopra la fronte ad ogni passo, a volte ricambiata dai suoi occhi stupendi, fissi nei miei solo per un attimo.
Ci fermammo in un piccolo bar, dove io presi un gelato e Vincenzo una birra.
Ovviamente, volle pagare lui, fermandomi prontamente il braccio non appena cercai di porgere i soldi al barista.
Ci sedemmo nei tavoli di fronte all'entrata, iniziando fin da subito a parlare del più e del meno, come eravamo soliti fare.

"Secondo me stai meglio castana" disse
tenendo la testa alta davanti a sé.

Mi fermai a riflettere per un istante.
I suoi complimenti mi mettevano spesso in una sorta di strana soggezione, mischiata all'arrossire del mio viso per l'imbarazzo dato dalle sue parole.
Quindi, preferivo ribattere con ironia per sdrammatizzare la situazione.
"Perché, bionda stavo proprio male?".
Lui sbuffò annoiato dalle mie continue prese giro, mentre io sorridevo divertita.
"No Lucrezia, non intendevo quello"
rispose indispettito
"E cosa intendevi allora" continuai prendendomi gioco della sua espressione, ora fattasi ancora più infastidita di prima.
Lo vidi in difficoltà.
Teneva la testa bassa e gesticolava ansiosamente con la mano.

"Indendevo che stai bene ora da mora, ma pure prima da bionda.
Non che cambi tanto ma... secondo me ti dona di più, ecco, tutto qui".

Si agitava per tutto, certi discorsi riuscivano a metterlo decisamente alle strette.
Dovevo accettare che lui non si trovasse a suo agio parlando di sentimenti, non gli riusciva proprio.
Così, tagliai corto.
"Va bene dai, la smetto. Grazie mille per il complimento".
Sorrise.
Improvvisamente sentii una notifica provenire dal suo cellulare.
Non era la prima, quel giorno qualcuno lo stava decisamente tartassando.
Lo prese frettolosamente, leggendo i nuovi messaggi che continuavano ad arrivare consecutivamente.

Cercai di non fare caso alle costanti vibrazioni provenienti dal telefono.
Inizialmente pensai fosse solo un amico ma, a giudicare dalla sua espressione, c'era qualcos'altro sotto.

Avrei tanto voluto chiedergli qualcosa a riguardo, ma alla fine quelli non erano affari miei, e soprattutto non volevo sembrare una ficcanaso.

"Senti, adesso ho da fare, però stasera ci sono. In caso ci incontriamo con gli altri".

Cosa?
Aveva detto di voler passare un po' di tempo con me.
E ora mi lascia qua così, dopo nemmeno mezz'ora?

"Te ne vai così?" dissi spontaneamente.
Vincenzo alzò lo sguardo, e notando sul mio viso un'espressione interdetta, cercò di rassicurarmi.

"Scusa davvero ammò, non posso farci nulla. Vorrei restare, ma-"

Il telefono gli iniziò a squillare, Vincenzo si scusò e si allontanò dal tavolo per rispondere.
Lo vedevo camminare avanti e indietro in modo irrequieto.
Quella chiamata durò più del previsto.

"Lucrezia scusa ancora, ma devo proprio andare ora".
Mi strinse forte le mani prima di farmi cenno di accompagnarlo all'auto.
"Poi stasera ci vediamo, promesso".
Annuii, tentando di stare al suo passo svelto.

Dopo aver camminato per un po', arrivammo davanti alla sua auto.
Durante il tragitto non parlammo molto, fu parecchio strano.
Mi salutò di sfuggita, prima di partire sulla sua Audi.
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Tornata a casa, decisi di scrivere a Francesca.

-Tornata a casa, decisi di scrivere a Francesca

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Francesca tentò come sempre di rassicurarmi.
La ringraziai, pur non essendo per nulla tranquilla.
Perché si comportava così?
Non era mai stato così irrequieto come quel pomeriggio.
Senza un apparente motivo, sentivo una strana sensazione crescermi dentro.

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03:45
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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09 ⏰

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