CAPITOLO 3

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La tranquillità di A-Yeong si frantumò con il risveglio di quel ragazzino, ancora non si spiegava come fosse riuscito a sopravvivere. Chiunque sarebbe morto ma lui no, le doveva rendere tutto più difficile. Il suo stato d'animo non trovava pace, quella donna era un misto di frustrazione e fallimento. Il suo piano fu completamente un fiasco, pur di non sporcarsi le mani pagò profumatamente uno dei suoi fidati con lo scopo di uccidere obbligatoriamente Taehyung. La sua cattiveria meritava unicamente un immenso disdegno, tutto ciò avvenne per il suo stupido desiderio sfrenato di ottenere autorità e denaro. La sola ed unica responsabile che si celava in tutti gli avvenimenti tragici capitati nel corso di quei tre anni, era lei. Era stato un gioco da ragazzi far piazza pulita di tutte quelle persone che avrebbero potuto ostacolare i suoi programmi. Tutto incominciò un giorno lontano di quattro anni fa, precisamente il 14 maggio, se lo ricordava fin troppo bene. Il giorno che diede una svolta alla sua misera vita, la sua voglia matta di comprare, la riempirono di debiti che non poteva permettersi di pagare. Quel poverino di suo figlio lavorava giorno e notte in posti squallidi cercando di ricompensare quella grande somma di denaro e per un intero anno furono costretti a trasferirsi continuamente di posto in posto pur di fuggire dalle mani dei loro debitori. Ma quella volta che per casualità accese la televisione la sua attenzione venne catturata da un programma dedicato ai giovani imprenditori e fu proprio grazie a quel programma che trovò la soluzione a tutti i suoi problemi. Le sue vittime sarebbero state quei due ragazzi che detenevano la maggior parte del potere in tutta la Corea. Jungkook e Taehyung non avrebbero mai presunto che la perdita dei loro cari fosse dovuto dall'appetito irrefrenabile dell'avidità di quella donna, che si sarebbe potuta descrivere solo come un mostro. Inizialmente Jo-Wo non sembrò propenso della scelta di sua madre di uccidere delle persone innocenti ma più passava il tempo e più era stanco di dover lavorare in locali che se ne approfittavano della sua ingenuità. Quello che si domandava spesso era il perché non fosse nato in un ambiente agiato proprio come quei due ragazzi. Cosa aveva fatto di male per meritare una madre che metteva al primo posto i propri sfizi piuttosto che il benessere stesso di suo figlio? L'unica scappatoia che avrebbe messo fine alla loro rovina era proprio quello che gli propose A-Yeong. Dopo aver raccolto la maggior quantità d'informazioni il loro bersaglio primario furono proprio i genitori di Taehyung. Una sera dall'apparenza pacifica si rivelò essere l'opposto. I suoi genitori stavano passeggiando tranquillamente per le stradine della città fino a quando non vennero assaliti da due sconosciuti incappucciati. La veridicità di quel giorno fu che A-Yeong e Jo-Wo li sequestrarono rinchiudendoli in un magazzino sperduto. I due martiri furono costretti ad eseguire dettagliamene ogni loro ordine a meno che non volessero che i loro adorati figli non facessero la loro identica fine. Furono obbligati a chiamare la loro cameriera esortandola a scrivere un bigliettino annunciando la loro "felice" partenza per l'Africa, ma in realtà quello non fu altro che un biglietto d'addio al mondo e ai loro ragazzi. Haru e Do Hyoon, ovvero i genitori di Taehyung e Jin, avevano accettato il loro tragico destino, si guardarono rassicurandosi entrambi che sarebbe andato tutto bene e che non avrebbero sentito nessun dolore perché il loro amore era più forte della loro sorte. Si dissero il loro ultimo ti amo per poi essere fucilati e chiudere i loro occhi eternamente. Nondimeno l'anno seguente la madre di Jungkook fece la stessa fine, il maggiordomo della famiglia Jeon venne pagato profumatamente con la finalità di contaminare con una sostanza tossica una delle pietanze della signora di casa. I tre farabutti di tale crimine cancellarono le prove del referto medico della miserevole donna avvelenata facendolo apparire una semplice intossicazione alimentare. E fu così che A-Yeong incominciò a sedurre Do Hyun che in un momento di fragilità la sua mente si offuscò facendosi travolgere dalla bellezza di quella donna. Non passò nemmeno un mese che le chiese subito in sposa. A-Yeong era riuscita nel suo intento, ma era inconsapevole che altre due persone erano scettici della scomparsa di Haru e Do Hyoon. Chi potevano mai essere se non Taehyung e la cameriera che rispose quel giorno fatale. La donna se ne accorse immediatamente che si nascondesse qualcosa di grave, lo percepì dalla voce scossa della signora Kim. La cameriera non dubitò un attimo nel dirlo al ragazzo e fu così che si innalzarono diversi sospetti, gli ambedue decisero di tenere privato la loro diffidenza. Non potevano rivelarlo al mondo intero, perché erano sicuri che sarebbe potuto accadere di tutto. Ciò che portò a diffidare maggiormente Taehyung fu il bigliettino, conosceva i suoi genitori ed erano delle persone di gran cuore e non se ne sarebbero mai andati senza salutarli. La madre addirittura si svegliava mezz'ora prima ogni mattina per dargli il bacio del buongiorno rivelandogli che non ci fosse cosa più bella d'iniziare una lunga giornata con un po' d'affetto. Quindi come poteva andarsene senza lasciargli un bacio? Jin gli ribadiva ogni volta che le sue supposizioni fossero tutte campate in aria, quel ragazzo era profondamente ferito dal gesto dei suoi genitori e cercava in tutti i modi di ostacolare quell'argomento. Con il passare degli anni più Taehyung e Su-Jung, la cameriera, si avvicinavano pian piano alla verità. Aveva degli strani presentimenti su A-Yeong da quando cominciò a colpirlo senza dei motivi validi, quella donna stava scaricando tutta la sua rabbia su di lui. Taehyung doveva sorvegliarla e fare la parte del finto tonto sottomettendosi a tutto quello che gli veniva detto. Lui era molto più intelligente di quanto lei pensasse, il comportarsi da incompetente era tutta una farsa che avevano inscenato lui e Sun Jung e non ci sarebbe stato modo migliore per imbrogliarla. Spesso la pedinava senza farsi mai notare ma la settimana prima del suo incidente la inseguì fino ad un pub malfamato e ascoltò con le sue stesse orecchie la conversazione che stesse avendo con un uomo robusto e calvo. I protagonisti del loro dialogo erano i suoi genitori e la madre di suo marito e in più stava aspettando ansiosamente di togliere di mezzo sia lui che Jungkook. Ma prima di arrivare a loro ci sarebbe stata un'altra persona di vitale importanza da uccidere, Hayoon. Lei era colei che dirigeva tutto a partire dai soldi all'azienda, fra le due c'era stato perennemente dell'astio e si davano a vicenda del filo da torcere. Taehyung sbiancò e commise un grande errore quel giorno, non aveva messo il silenzioso al telefono che iniziò a squillare proprio in quel momento. L'uomo dall'aspetto macabro si accorse di una figura che li stesse origliando e lo riferì alla donna seduta al suo fianco. Il ragazzo fu agile a fuggire e nascondersi in un vicolo, era spaventato e tremava come una foglia. Si era imbattuto in qualcosa più grande di quanto pensasse. La verità era venuta a galla, la prima cosa che fece fu chiamare Jin avvertendolo che aveva scoperto qualcosa sui loro genitori ma il fratello s'impuntava di non volerne sapere nulla pensando che era riuscito nel suo intento di contattarli e il pensiero che loro fossero contenti lo stava logorando. Ma qualcosa andò storto quando non fu più in grado di vedere nulla, l'uomo calvo di prima riuscì a raggiungerlo e ad aggredirlo da dietro. A-Yeong lo fece portare nello stesso posto in cui uccise sua madre e suo padre. La donna prima di mettere fine alla sua vita voleva torturarlo fino allo sfinimento. Taehyung non poteva arrendersi doveva proteggere Hayoon e Jungkook, lo avrebbe fatto a qualunque condizione e non l'avrebbe mai supplicata. Fu sorpreso quando in quel magazzino entrò anche Jieun, quindi anche lei sapeva tutto? La ragazza si divertì picchiandolo, lo schiaffeggiò e riempì di calci tutto il suo corpo, il ragazzo non poteva reagire era stato fermamente legato con una corda sia i polsi che i piedi. Taehyung sapeva che suo marito lo tradiva con Jieun e per questo si chiedeva se quella ragazza sapesse realmente che A-Yeong e Jo-Woo avevano preso di mira Jungkook. Perché assecondare quella donna se ci avrebbe rimesso il suo adorato uomo? Ma la ragazza era all'oscuro di ciò, l'unico suo obbiettivo era uccidere Taehyung pensando di fare un favore al suo amato. In fin dei conti il corvino le ripeteva spesso che non provava un minimo d'interesse nei confronti di suo marito e che lei era l'unica che amava. I giorni passavano e il catturato sperava che qualcuno si fosse accorto della sua assenza, purtroppo ciò non accadde. Neppure Jin si preoccupò era abituato a non vederlo e sentirlo per un tot di giorni, Taehyung amava rifugiarsi nella sua casa in campagna e quand'era lì non rispondeva a nessuno per godersi il silenzio della natura. Gli sarebbe mancato quel posto, ormai stava perdendo la fiducia in sé stesso consapevole che non sarebbe mai riuscito a scappare da quel postaccio. Passarono sette lunghi giorni, era assetato e affamato e nessuno poteva toglierli la certezza che sarebbe morto sicuramente per quel motivo, però il caso volle che la porta del magazzino non venne chiusa bene, che fosse un segno da parte dei suoi genitori? Non era quello il momento adatto di pensare, sfregò la corda che legava i suoi polsi su un palo e dopo vari tentavi la corda si slegò, si liberò anche i piedi. Si alzò pieno di dolori, ma non poteva rinunciare alla sua vita così facilmente. A-Yeong non era nessuno per toglierla, uscì inciampando parecchie volte e fu grazie a quelle cadute che trovò per terra le chiavi della sua macchina. Quei tre avevano organizzato tutto fin troppo bene, per rendere più credibile la sua scomparsa dovevano nascondere anche la sua auto. Taehyung s'infilò in men che non si dica all'interno della sua vettura e la fece partire accelerando ma non si rese conto che Jieun era ritornata al magazzino per cercare le chiavi della macchina di Taehyung che credeva di aver perso. Lei lo notò subito e si affrettò a raggiungerlo, quando le loro macchine furono talmente vicine da affiancarsi lei lo tamponò facendolo finire in un fosso. Fu solo grazie ad un passante, Kim Namjoon, che notando tutto quel fumo fuoriuscire da quel fossato chiamò i soccorsi.

THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora