CAPITOLO 14

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Il diffondersi dei raggi del sole, irradiarono il volto di Jungkook. Il ragazzo era affacciato alla finestra del suo ufficio, mentre tratteneva il suo sguardo sul marito. Pian piano Taehyung si allontanava dalla sua vista. Lo riconobbe dalla tuta che aveva indosso ed inconsapevolmente abbozzò un sorriso. La sua tuta lo rendeva ancora più minuto di quanto già lo fosse, persino le mani erano nascoste all'interno delle maniche della sua felpa. Non ne fu certo, ma gli sembrò che si fosse scontrato contro un passante. Stava per raggiungerlo, ma si arrestò perché il moro svanì dalla sua visuale. Il corvino avvertì una spina al cuore, ripensando al marito che giaceva davanti alla soglia della porta. Lo percepì che si fosse arrabbiato, nonostante avesse smentito. Jieun chiese insistentemente a Jungkook di non seguire il marito, in fin dei conti non era la prima volta che gli capitò di vederli in un loro momento d'intimità. Perciò non comprese la persistenza del ragazzo di dare delle giustificazioni a Taehyung. Ma anche il corvino non sapeva il motivo per cui dovesse dargli delle spiegazioni. Il suo gesto parlò per sé. Jieun l'avvertì che per quel giorno non avesse nessuna riunione a cui avrebbe dovuto partecipare. Il corvino si spostò dalla finestra e prese posto a sedersi sul divano, incavallando le gambe. La ragazza gli passò una tazza di caffè bollente ed il suo aroma invase le narici del corvino. La sollecitò ad affiancarlo. Jungkook si decise di parlarle di Haru.

"Jieun?" la richiamò, mentre beveva a piccoli sorsi la sua bevanda. La ragazza lo vide in difficoltà perciò lo spronò ad aprir bocca e rivelarle ciò che aveva da dire. Ma Jungkook era riluttante. Era cosciente che quella notizia avrebbe rovinato il loro rapporto.

"Ieri sono scappato via di corsa dal lavoro perché sono dovuto andare a prendere Haru a scuola." Disse, posando la tazzina sul tavolino in vetro distante di qualche centimetro dalla poltrona. Jieun non riusciva a connettere il filo del discorso di Jungkook.

"Bene, lei è la ragazzina di cui dovrò prendermi cura." continuò.

"Ovviamente insieme a Taehyung. Non avrei mai previsto una situazione del genere." specificò il corvino.

Non c'erano parole per esprimere l'irritazione della ragazza. Il suo costante odio verso Taehyung ribollì maggiormente. D'altra parte ciò che la impensierì fu che A-Yeong non le aveva comunicato niente a riguardo della ragazzina.

"Quindi cosa vorresti dirmi con questo?" sbottò Jieun, alzandosi e incominciando a fare su e giù per la stanza. Jungkook non replicò alla sua domanda, rimanendo in silenzio.

"Perché mi sembra che non ti dispiaccia? Non pensi a noi due?"

"Jieun! Non posso oppormi a mio padre e mia nonna! Lo sai molto bene!"

Il corvino non poteva andare oltre il loro volere. Era obbligato ad eseguire tutto ciò che loro ritenevano giusto che lui facesse. Come quando accadde che gli venne imposto di sposarsi con il moro. Quel giorno era impresso nella sua mente. Il sorriso di Taehyung lo tediò. All'inizio pensò persino che si stesse per sposare con un balbuziente. Non faceva altro che balbettare a causa della sua insicurezza. Lo considerava un tipo noioso con cui non poteva nemmeno divertirsi. Lo capì dal loro primo incontro che il marito era alla ricerca di un rapporto serio. Però Jungkook aveva già Jieun.

"Se divorziassi da lui, potremmo occuparci insieme della ragazzina." consigliò la ragazza.

Il corvino si alzò con malgarbo e scaraventò in aria tutti i fogli che c'erano sulla scrivania.

"La dovete smettere di menzionarmi la parola divorzio!" urlò a squarciagola. L'esclamazione appuntita del corvino non era tanto orientata alla ragazza. Ma aveva un diretto interessato. E quello era Taehyung. Immediatamente si rammentò delle suppliche del moro, mentre celava il volto sulla sua spalla. Il corvino continuò a gettare tutto per terra ed urlò alla ragazza di uscire fuori dal suo ufficio. Il suono assillante delle notifiche che provenivano dal suo cellulare lo fecero ridestare. Controllò il suo dispositivo e sbuffò appena verificò chi lo stesse contattando. Era Haru e quasi si pentì di averle comprato un telefono il giorno prima.

THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora