La sera della stessa giornata, Taehyung fece vedere l'intera casa ad Haru. La ragazzina restò ammagliata dall'incantevole dimora dove d'ora in poi avrebbe dovuto vivere. Il moro le mostrò la sua cameretta e la prima cosa che fece Haru fu fiondarsi sul letto. Le sembrava di vivere in un sogno, non era solita a tutta quella comodità. Per giunta quella sarebbe stata la sua cameretta personale, che l'avrebbe accompagnata nel susseguirsi degli anni. O almeno cosi sperava la ragazzina. Aveva paura di Jungkook. Taehyung ed Hayoon l'avevano nominato spesso durante il tempo trascorso e le parve di capire da alcune constatazioni da parte del moro che Jungkook non fosse molto gentile. E se non l'avesse approvata e l'avrebbe cacciata via? Naturalmente Haru non voleva pensarci e rovinare la contentezza che stava provando in quel momento ma non le avrebbe fatto bene crearsi troppe aspettative. Il ragazzo notò l'improvviso cambiamento d'umore della ragazzina e l'affiancò. Chi meglio di lui poteva comprenderla? Taehyung sapeva benissimo cosa le stava passando per la mente. Come Haru gli aveva detto la mattina, chiunque l'aveva trascurata ed ora che aveva trovato qualcuno l'aveva presa in considerazione aveva paura di essere abbandonata. Il moro non poté fare altro che darle ragione.
"Haru?" il ragazzo la richiamò per poter scambiare qualche parola, ma la giovane era totalmente distratta. Il moro continuò a richiamarla più volte senza alcun riscontro. Appena Taehyung schioccò le dita dinnanzi il suo volto, si riscosse.
"Finalmente sei tornata nel mondo dei vivi!" Taehyung scherzò, almeno da poter alleviare la tensione che fuoriusciva dalla sottile figura della giovane.
"Perdonami! Non pensavo che mi stessi parlando." disse, mentre si grattava sul braccio per sfogare le sue incertezze. Il moro se ne accorse ed immediatamente gliele spostò e le avvolse fra le proprie.
"Lo so che per te tutto questo è una novità. Ma ci farai l'abitudine. Tu mi insegni cosa significa essere un genitore e io ti insegno cosa vuol dire essere una figlia. Va bene?" la incitò, cercando di sollevarle l'umore. In fondo quello che disse era la pura verità, il ragazzo non aveva la minima idea di cosa significasse essere un padre. Per questo le propose di aiutarsi a vicenda.
"Se mai ti ricapitasse di essere in ansia o a soggezione, non grattarti. Piuttosto manifestala su Jungkook. Qualche schiaffo non li farebbe male." continuò a parlare.
"Lo odi così tanto?"
Taehyung non era in grado di darle una risposta corretta. Avrebbe mentito sia a sé stesso che alla ragazzina, dichiarando di odiarlo. La parola odio era fin troppo esagerata, ma allo stesso tempo non poteva dire che provasse simpatia nei suoi confronti. Non conosceva il modo con cui potesse definire le sue sensazioni per il corvino. Definirlo bellissimo era limitativo. Ma non si poteva fondare sul suo aspetto fisico, se il suo carattere e i suoi comportamenti erano ben poco chiari. Su una cosa il ragazzo era fortemente indeciso, se dietro quel macello ci fosse realmente Jungkook. Rimaneva sempre sul suo stesso pensiero. Era vero che il corvino avrebbe ottenuto dei vantaggi senza di lui, ma ovviamente vi sarebbero stati anche i contro. Con ingenuità ipotizzò che presumibilmente grazie al propagarsi delle notizie sul suo incidente, chiunque fosse stato avrebbe smesso per la paura di essere scoperto. Sebbene cercasse di rincuorarsi, c'erano fin troppe cose non convincenti. A Taehyung non gli spettava altro che aspettare e vedere se le sue supposizioni fossero esatte o sbagliate.
"Taehyung?" lo menzionò Haru, incuriosita del rapporto del moro e del corvino.
"Giusto! Diciamo che è un po' complicato. E poi quel ragazzo è estremamente incomprensibile."
"Haru! Mi devi fare una promessa. Se mai ti capitasse di notare qualcosa di strano, dovrai avvisarmi immediatamente. E soprattutto non dovrai parlare con degli sconosciuti! Ti farò conoscere io delle persone di cui potrai ciecamente fidarti! Va bene?" parlò di nuovo Taehyung, ma questa volta in uno stato di apprensione.
STAI LEGGENDO
THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOK
FanfictionJungkook era fratturato in due parti. Una di esse era il fastidio e il rancore che incendiava in lui a causa del marito, ma l'altra era come un cielo sereno. L'altra aboliva e cancellava tutti gli sforzi compiuti pur di non avvicinarsi a Taehyung. T...