Le tende scure che riparavano le finestre della camera non permettevano nemmeno l'accesso di uno spiraglio di luce. Jungkook era attualmente disteso sul letto mentre scrutava il volto del marito che dormiva dolcemente ripiegato su sé stesso. Nonostante il viso del moro fosse parzialmente celato dal buio, il corvino non distolse i suoi occhi da esso. Con discrezione il ragazzo spostò la mano sui capelli del moro e li tirò indietro i soffici riccioli che gli erano d'intralcio sulla fronte. Non voleva svegliarlo ed interrompere il suo sonno. Il ritmo dei respiri profondi di Taehyung li fecero realizzare che non fosse più in uno stato di perturbazione e che si stesse riposando a tutti gli effetti.
Haru, sconcertata, che i due giovani non si fossero presentati a colazione, bussò alla porta della loro camera per avvisarli che a momenti Hayoon l'avrebbe accompagnata a scuola. La ragazzina si affacciò ed appena appena la stanza venne illuminata da un filo di luce. Si trattenne alla soglia e li fissò entrambi con il sorriso stampato in faccia.
"Non dovresti essere a scuola?" bisbigliò Jungkook mentre si alzava per andarle incontro e far sì che le loro voci non svegliassero Taehyung.
"Sono passata per salutarvi. Come sta?" Haru indicò il moro che era ancora adagiato sul letto.
"Penso che stia meglio." rispose il corvino, concentrando il suo sguardo impensierito verso il moro.
Haru si limitò ad acconsentire con il capo senza emettere una parola. Jungkook attese impazientemente che la ragazzina se ne andasse. Temporeggiò per due minuti finché non la voltò e la spinse da dietro le spalle per farla uscire dalla camera.
"Che antipatico" commentò la ragazzina da dietro la porta. Le parole di Haru gli arrivarono dritto e chiaro fino le sue orecchie. Il corvino stava per aprire la porta, intenzionato a farle una bella strigliata. Ma si fermò quando sentì degli impercettibili mugoli di lamento fuoriuscire dalla bocca del moro che pronunciavano il nome Jungkook.
Il ragazzo si risistemò sul letto e continuò a dedicargli delle carezze sui capelli. Taehyung strizzò gli occhi e lentamente gli aprì parzialmente. Non appena il corvino percepì che si stesse per svegliare, ritrasse immediatamente la sua mano e finse di dormire. Come se avesse quasi paura di mostrare le attenzioni che stava riversando nei confronti del marito. Il moro, delineato da un'espressione insonnolita, sollevò un pochino la testa e si sporse in direzione del volto del corvino. Affondò il suo indice nella guancia di Jungkook per verificare se fosse realmente lui o se stesse sognando. E constatò che fosse veramente lui quando il marito reagì corrucciando le sopracciglia al suo tocco. Taehyung accorciò la piccola distanza che li separava e si approssimò di fianco al marito per poi appoggiare la testa sul suo petto ampio, ipotizzando che stesse ancora dormendo. Il ragazzo si soffermò ad ascoltare il piacevole battito del cuore del corvino e pensò che quel cuore non avrebbe nemmeno battuto una volta per lui. Si allontanò dal suo corpo, accontentandosi anche di quel piccolo istante.
Jungkook sgranò un occhio senza farsi accorgere e seguì con lo sguardo ogni movimento del marito, incuriosito del motivo per cui tutto d'un tratto si fosse spostato.
Nel frattempo Taehyung si scordò completamente della caviglia indolenzita del giorno prima e tentò d'alzarsi dal letto ma ricadde sedendosi su di esso. Si spazientì e si sforzò nuovamente a rialzarsi. Ma quando il corvino lo vide in difficoltà lo raggiunse subito, piazzandosi di fronte. Fu tutto così inaspettato che il moro rimase stupefatto dal comportamento sconcertante dell'altro ragazzo.
"Non ti muovere!" disse che quasi parve a Taehyung essere un'imposizione.
Jungkook s'incamminò verso il bagno e diede un'occhiata in tutti i cassetti dei mobili per vedere se riuscisse a trovare almeno una pomata che potesse alleviare il dolore del marito. Dopo aver frugato per un bel po', trovò la pomata riposta in un armadietto, dove vi erano anche altri tipi di medicinali. L'afferrò e raggiunse il moro ancora seduto sul bordo del letto. Si piegò e innalzò la gamba del marito. Jungkook arrotolò giusto un po' il pantalone del pigiama per scoprire la zona ferita del marito e sparse in abbondanza la crema con dei massaggi circolari e delicati.
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THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOK
FanfictionJungkook era fratturato in due parti. Una di esse era il fastidio e il rancore che incendiava in lui a causa del marito, ma l'altra era come un cielo sereno. L'altra aboliva e cancellava tutti gli sforzi compiuti pur di non avvicinarsi a Taehyung. T...