CAPITOLO 9

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La mattina fu tutt'altro che pacifica. Incominciò con le grida a pieni polmoni di Jungkook, il ragazzo si era appena svegliato e gli venne comunicato da un maggiordomo che qualcuno avesse fatto irruzione all'interno del garage. Il corvino senza voler ascoltare spiegazioni maggiori, s'incamminò nella stanza in cui erano parcheggiate tutte le sue autovetture. Appena le luci s'accesero, il ragazzo deglutì e fece dei respiri profondi, si avvicinò ad ogni macchina e per il nervosismo si morse l'interno della guancia destra. I vetri e i parabrezza di almeno dieci macchine erano stati danneggiati, tempestosamente uscì e si recò nella stanza addetta alle videoregistrazioni.

"Signorino Jeon, non credo le convenga vedere." consigliò il controllore al ragazzo.

"Spostati! Fammi vedere!" accentuò il moro, investito dall'ira più totale. Chiunque fosse stato non l'avrebbe passata liscia. Il corvino spostò l'uomo ed ispezionò con i suoi stessi occhi il filmato ma appena spuntò la figura del moro, le vene del collo del ragazzo si intravidero pericolosamente.

Nel frattempo Taehyung dormiva profondamente, non venne risvegliato nemmeno dalle urla insistenti di suo marito che fece irruzione nella stanza. Una cosa era certa, senza dubbio oggi non sarebbe stato il giorno fortunato di Taehyung. Jungkook villanamente si piazzò sopra l'addome del moro ancora immerso nel sonno.

"Svegliati!" scrollò per le spalle suo marito che aprì gli occhi, rivolgendogli un'espressione assonnata e stanca.

"Vuoi darmi il primo bacio del mattino?" il moro sporse le sue labbra in fuori, come se da un momento all'altro stesse aspettando l'unirsi delle loro labbra.

"Ti giuro che prima o poi ti farò raggiungere l'oltretomba!" lo intimò il corvino, agguantando il colletto della maglia del pigiama dell'altro ragazzo. Taehyung mandò giù la saliva, esponendo la sporgenza del suo pomo d'Adamo. Era strano come il ragazzo fosse più spaventato dalla tremenda vicinanza dei loro volti, piuttosto che di essere colpito o picchiato dal corvino.

"Cos'è successo?" boccheggiò il ragazzo sulle labbra di Jungkook, che si avvicinò ancor di più al suo viso, facendo scontrare i loro nasi.

"Hai il coraggio di chiedermelo? Perché cazzo hai distrutto le mie auto?"

"Auto? Perché hai delle auto?" il moro finse di non sapere di cosa gli stesse riferendo l'altro ragazzo. Sfortunatamente Taehyung non sapeva di essere stato registrato e che le accuse di suo marito erano giustamente fondate.

"Marmocchio, non fare il finto tonto! Il garage è sorvegliato dalle telecamere!" esplose il corvino. L'altro ragazzo guizzò con gli occhi da una parte all'altra per tutta la camera, chiedendosi cosa si sarebbe dovuto inventare. Ma improvvisamente gli balzò l'idea di rifiutarsi di ammettere tutte le colpe che suo marito gli stava attribuendo.

"Forse ti stai imbrogliando, io sono stato tutto il tempo rinchiuso qui." ribatté con un atteggiamento prevalentemente ostentato.

"Vuoi che ti rispedisca in ospedale? Questa volta mi accerterò che non rimarrai in coma solo tre mesi, ma molto di più!" riferì con uno sguardo minaccioso, ma Taehyung non si fece intimorire. Oramai il moro era abituato dalle intimazioni di suo marito.

"Beh, di certo sarebbe meglio che convivere con te. E poi sono solo delle macchine, con tutti i soldi che hai potresti comprarti un negozio intero d'auto!" il moro affrontò a testa alta il corvino.

"Pur di infangarmi le mani di sangue un giorno ti ucciderò!" disse Jungkook, facendo trapelare il disprezzo che provava nei suoi confronti.

"Vuol dire che aspetterò con ansia quel giorno, tesoro!" lo provocò, soffiando sulle labbra di suo marito.

"Non ti conviene sfidarmi!"

"Adesso sono curioso di sapere cosa mi faresti." lo punzecchiò, non ponendosi alcun tipo di problema. A quel punto non aveva nulla da perdere, perciò cinse con le sue gambe la vita del corvino e allungò le braccia circondando il suo collo. I suoi occhi si soffermarono in quelli di Jungkook. Il suo sguardo era inflessibile, le sue sopracciglia era corrucciate e fissò insistentemente gli occhi di Taehyung, che diversamente dal corvino la sua espressione esprimeva pura provocazione.

THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora