La settimana volò velocemente, era arrivato il giorno dell'evento. In quel lasso di tempo, Taehyung evitò il corvino. Ogni scusa era valida pur di tenersi a distanza di Jungkook. Non si scambiarono neppure un saluto. Tutto ciò non fu per il volere del ragazzo dai capelli color pece, bensì di Taehyung. Tantomeno furono Do-Hyun ed Hayoon ad avvertirlo della ricorrenza. Perché la giornata in cui il moro rubò il bacio al marito, scomparse. O meglio, si nascose dal corvino. Le volte in cui s'incrociavano in casa o lo sorpassava con il capo basso, o cambiava direzione. La notte la passava da una stanza ad un'altra. Delle volte dormiva nella camera degli ospiti, altre invece, in quella di Haru e di Hayoon. La ragazzina s'insospettì dell'atteggiamento sfuggente del ragazzo ed era inutile dichiarare che lo riempì di domande. Percepiva l'aria di gelo che il moro aveva instaurato nei confronti del corvino. Ma Taehyung si difendeva replicandole che le preparazioni della cerimonia gli stessero sottraendo un'infinità quantità di tempo e che era difficile trovare un momento di libertà da poter dedicare a Jungkook. Era troppo imbarazzato e soprattutto non era pronto mentalmente di doverlo affrontare. Al contrario, più il moro si allontanava e più Jungkook trovava ogni minima giustificazione pur di avvicinarsi. Ma gli risultò impossibile. Laddove Taehyung non riusciva a scappare da lui, si circondava di altre persone che s'interponevano fra i due. Il corvino non si rassegnava. Addirittura si presentò davanti al marito con gli inviti per sapere se gli piacessero o meno, ma rispose Hayoon per suo conto. Lo cercava ripetutamente. Si mostrò persino al suo cospetto chiedendogli che tipo di abito gli si addiceva di più per l'occorrenza, ma ad interagire fu Haru. Anche a tavola provava ad instaurare una conversazione con lui, ma tutto ciò che ottenne fu il suo dileguarsi. Jungkook non aveva più nessuna inventiva.
"Jungkook! Gliel'ho chiesto parecchie volte! Dice di non avere un momento libero!" proferì Haru, mentre dava un'occhiata nel suo armadio. Era indecisa cosa dovesse indossare.
"Cosa ne pensi di questo?" la ragazzina, soddisfatta, gli esibì un vestito azzurro con delle stampe floreali. Il corvino arricciò il naso e le palesò che fosse orrendo.
"Haru! Mi stai ascoltando? Non fai altro che vedere i vestiti!"
"Non capisco perché ti stia preoccupando! E poi ben ti sta! Non ti dimenticare di cosa gli hai detto la settimana scorsa!" gli rispose con voce altezzosa, mentre rimetteva a posto l'abito che era stato letteralmente bocciato dal ragazzo.
"Non mi sto preoccupando! Figurati se m'interessa!" disse spazientito dall'insolenza della ragazzina.
"Tskk! Figurati se m'importa!" borbottò Haru. Jungkook la sentì e la fulminò con uno sguardo truce.
"Fatti aiutare da Taehyung a scegliere il vestito! Io me ne vado!" esclamò il ragazzo, mentre si dirigeva fuori dalla cameretta della giovane. Haru si aggrappò al suo braccio e gli fece gli occhi dolci, sbattendo infinite volte le ciglia.
"Taehyung sta dando una mano ad Hayoon ad allestire la sala e devono anche controllare che sia tutto apposto."
"Quindi mi rimani solo tu." continuò a parlare, mentre oscillava su sé stessa. Jungkook sbuffò annoiato ed acconsentì alla sola condizione che Haru la piantasse di sbeffeggiarsi di lui. Si avvicinò all'armadio e verificarono cosa fosse più adatto che indossasse.
Taehyung ed Hayoon stavano preparando la sala al meglio. La sala era di un'ampiezza unica, appesi al soffitto vi erano una serie di lampadari pendenti rigorosamente in cristallo, che illuminavano l'intero ambiente. Al centro della stanza era steso un tappeto color rosso che partiva dall'ingresso fino ad arrivare al palco, dove vi era posto l'asta del microfono. Alla sinistra e alla destra della sala c'erano almeno una centinaia di tavoli rotondi ricoperti da delle eleganti tovaglie rosse, che riprendevano il colore del tappeto. In aggiunta, alla sinistra dell'ingresso vi era uno spazioso angolo bar e tabacco. Sarebbe stato il luogo appartato perfetto per accogliere nei migliori dei modi alcuni soci d'affari di notevole importanza. Taehyung, con un vassoio in mano, stava posizionando i bicchieri su ogni tavolo. Nonostante molti camerieri lo fermarono, invitandolo gentilmente a riposarsi. Era da tutta la mattinata che si occupava delle varie commissioni, anche le più irrilevanti. Cercò di tenersi impegnato, slittando da una parte all'altra come se fosse un matto. Perché se si fosse arrestato anche per un'istante solo per respirare, la sua mente avrebbe girovagato in altri pensieri. Con compiacimento si guardò in giro e constatò che fosse quasi tutto pronto. Il moro si portò la mano sul mento ed esaminò con attenzione la stanza, gli sembrava che mancasse qualcosa.
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THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOK
FanfictionJungkook era fratturato in due parti. Una di esse era il fastidio e il rancore che incendiava in lui a causa del marito, ma l'altra era come un cielo sereno. L'altra aboliva e cancellava tutti gli sforzi compiuti pur di non avvicinarsi a Taehyung. T...