8 Lewis

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Ho deciso di accompagnare Maya fino all'aeroporto nell'esatto momento in cui si è alzata dal letto sciogliendo l'abbraccio in cui eravamo legati da diversi minuti e mi ha fatto sentire vuoto.
In realtà mi sono auto-invitato senza lasciare a lei l'ultima parola, ma non importa.
La conosco da stamattina e il pensiero che faremo nuovamente due vite separate mi fa sentire strano, un poco triste a dire il vero.
Vi è mai capitato di conoscere per caso una persona ad esempio in un bar, in discoteca, in biblioteca o che so io; iniziare a parlarci e non voler smettere più? Che quando arriva l'ora di salutarsi vorreste solo riportare le lancette dell'orologio indietro per avere più tempo?
Alcuni lo chiamano colpo di fulmine, altri lo reputano feeling immediato, ma tanto tutte le definizioni possibili portano ad una sola conclusione, sono fregato.
Nella mia vita ho viaggiato tanto, conosciuto migliaia di persone e nessuna donna mai ha ricevuto tanto affetto da parte mia senza un doppio fine che riguardasse solo la serata stessa o al massimo anche quella successiva.
Maya non la desidero per capriccio, non la voglio accanto solo in un letto per una notte. Lei la mia mente la vede perfettamente in ogni mia giornata, in giro per il mondo, nel box Mercedes, a casa mia, sul divano con me e Roscoe.
Io starei bene ovunque con lei al mio fianco!
Oggi sono certo che andrò a dormire pensando alle scorse ore, a noi, alle piccole confessioni innocenti, alle risate, alle nostre mani intrecciate e al suo profumo. Con la vita frenetica che vivo, tutti i fan pensano sia una vita piena di emozioni e nessun vuoto, ma si sbagliano di grosso. A lungo andare una vita del genere diventa più vuota di una vita classica ed è per questo che se mi venisse chiesto io direi che l'unica vera gioia è la mia monoposto e per il resto cambierei parecchie cose. Sarà l'età e la saggezza che ne deriva, ma è da tempo che cerco stabilità, un minimo di tranquillità e sicurezza e ora Maya mi sembra quello che desidero da tempo, soprattutto dopo oggi, in cui con lei ho vissuto un pomeriggio magnifico, tanto bello da superare le migliori aspettative.
Arrivati davanti all'aeroporto mi copro il più possibile con un cappellino e scendo dal taxi tenendo la testa bassa. Chiedo al taxista di aspettarmi e l'istante dopo inizio a seguire Maya verso le porte scorrevoli.
Guardando i cartelli a led ci accorgiamo che il suo gate è già aperto ed è dunque arrivato il momento dei saluti, a cui io non penso di essere pronto davvero.
Abbasso nuovamente lo sguardo al pavimento durante il passaggio di un gruppo di giovani appena atterrati, per paura di essere riconosciuto e solo quando sento gli schiamazzi ormai lontani alzo nuovamente lo sguardo verso la bellissima ragazza che, invece non ha smesso di guardarmi.
Cerco nel suo sguardo un minimo di tentennamento al quale vorrei aggrapparmi per sentirmi meno stupido, purtroppo per me ci leggo solo stanchezza e dell'imbarazzo. I saluti all'aeroporto sono sempre imbarazzanti e chi sostiene il contrario sta sicuramente mentendo, ma un saluto dopo una conoscenza minima come la nostra è una combo quasi esilarante.
L'abbraccio? Le bacio la guancia?
Sembro un deficiente alle prime armi, manco fosse la prima donna che saluto.
Appunto per il futuro, quando ti interessa poco o nulla è tutto molto più semplice!
Sto ancora valutando le possibilità di azione quando una mano delicata e calda si poggia sulla mia guancia in una carezza.
"Cerca di non fare troppo il testardo, segui le indicazioni senza rompere e mi auguro un miglioramento per il mio ritorno. Come detto, se proprio devi rompere, chiamami" finisce con un occhiolino e un sorrisetto scherzoso che mi scalda il cuore.
"Ti chiamerò di certo, sai non mi fido delle modelle di intimo che si professano fisioterapiste. Avrò lamentele e dubbi continui." vorrei sotterrami per il fatto che sa questo mio pensiero su di lei, ma oramai è meglio scherzarci su.
"Vorrà dire che spegnerò il telefono dopo la terza chiamata piena di tue stronzate" ride di gusto per poi continuare "stammi bene Lew, ci vediamo a Monaco." Mi bacia la guancia prima di allontanarsi di qualche passo.
"Ci vediamo a Monaco, scrivimi quando atterri okay?" la saluto anche io "sarà fatto" mi risponde avviandosi al gate.

Esco di lì tornando al taxi e successivamente in hotel, ho una gara da preparare e soprattutto devo fare qualcosa per smettere di pensare.

Lasciati andare - L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora