29 Lewis

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Sono le 21.30 e io sono ancora sveglio in attesa di un messaggio di Maya che mi avvisi che è rientrata in stanza. Da subito ci siamo abituati ad avvisarci quando rientriamo la sera, anche se sappiamo che l'altro sta sicuramente dormendo, quindi non penso si sia dimenticata di farlo oggi.
Domani è giornata di gara e so che non faranno tardi, i ragazzi non possono trasgredire troppo e già l'uscita di per sé non è propriamente nel regolamento.
Mi metto in testa che tra 15 minuti, se non mi arrivano notizie, le scriverò io, ma appena finisco il pensiero il mio telefono suona.

MyMay
Stai dormendo?

Lewis
No, perché?

MyMay
Apri la porta allora.

Mi metto giusto un paio di pantaloni della tuta che avevo abbandonato sulla sedia e mi avvio subito alla porta.
Appena la apro mi ritrovo Maya struccata e vestita nuovamente sportiva, con quello che sembra essere un pigiama tra le mani.
Mi sposto per invitarla ad entrare con la confusione dipinta in volto.
"Che significa?" le chiedo titubante trattenendo la voglia di toccarla.
"Che non voglio dormire da sola." Sospira "se per te va bene."
"Vuoi dormire con me?" appena le parole mi escono capisco che la domanda è alquanto stupida vista la situazione, ma il mio cervello non riesce a ragionare adeguatamente al pensiero di lei nel mio stesso letto.
"Si, solo dormire. Domani hai la gara." mi risponde frenando ogni possibilità di malizia nei miei pensieri.
"Non pensavo a quello." mi difendo velocemente "vieni, è tardi."
Mentre lei è in bagno a cambiarsi, io mi rimetto a letto appoggiato alla testiera e cerco di raccogliere i miei pensieri e capire cosa cavolo sta succedendo.
La porta del bagno si riapre dopo poco e subito valuto la poca stoffa che copre il corpo di questa magnifica donna che mi sta portando alla pazzia. Indossa un pantaloncino molto corto e una canottieria abbinata di raso blu con inserti di pizzo bianco, una meravigliosa visione per i miei occhi e altrettanto per il mio corpo che freme dalla voglia di saltarle addosso.
Con la sua solita camminata sicura che sprigiona sensualità ad ogni passo, mi raggiunge sul letto appoggiando la testa sul mio petto. I suoi movimenti sono sicuri e delicati  mentre mi accarezza il petto nudo mentre io chiudo gli occhi e mi rilasso sotto al suo tocco.
Fatemi rimanere così per sempre!
"Perché sei qui May?" Non riesco a trattenere la curiosità, tutto mi sarei aspettato, ma non che arrivasse nel mio letto. Almeno non ora.
"Volevo compagnia, la tua." Mi dice lasciando un bacio sul mio petto.
"Che onore" le rispondo mentre con un dito le alzo il mento per poterla baciare.
"Direi proprio di sì" mi risponde lei sulle labbra prima di degnarmi finalmente di un bacio.
Con una mano la tengo per la nuca e con l'altra la trascino a cavalcioni su di me per poi scendere a baciarle il collo.
La sua pelle è dolce come lo zucchero filato, una specie di droga a cui non puoi dire di no.
Le mordicchio il lobo "non è una coincidenza che sei qui stasera e che domani ho la gara vero?" So che sa di essere in salvo, è furba.
"Allora usi il cervello anche tu a volte" mi provoca mentre le sfugge una risatina.
Le lascio un morso sul collo che la fa sussultare e trattiene a fatica un gemito.
Ora siamo nuovamente pari, 1-1, palla al centro.
L'ora successiva passa tra baci e carezze, finché ci addormentiamo abbracciati.

Una mano tra le mie trecce mi sta coccolando e dei caldi baci sul collo mi portano dei piacevoli brividi alla schiena. Apro un occhio e stringo il corpo di Maya più forte facendola ridere.
"Non scappo mica eh" mi dice continuando la sua dolce tortura "buongiorno bel pilota" mi sussurra poi prima di lasciare un bacio sull'angolo della mia bocca.
Mi porto il suo corpo addosso e appoggio la testa sul suo seno, approfittando probabilmente dell'ultima occasione della giornata di sentirla così vicina.
"E che buongiorno" dico mentre le bacio la pelle scoperta "potrei proprio abituarmi a risvegli del genere".
Lei ride e mi schiaffeggia piano una spalla "sei sempre il solito pervertito".
"Quale uomo sano di mente farebbe altrimenti?" Rido anch'io "che ore sono?" chiedo tra un bacio e l'altro mentre risalgo la sua gola puntando alle labbra carnose che mi stanno chiamando.
"Abbiamo mezz'ora, poi devi assolutamente lasciarmi fuggire prima che qualcuno mi sorprenda uscire di qui." cerca di rimanere concentrata sul discorso, ma i sospiri e che cerca di nascondere fanno uscire la frase a singhiozzi.
"30 minuti ce li faremo bastare" esalo prima di fiondarmi totalmente sul suo corpo meravigliosamente caldo.

I 30 minuti sono poi diventati 50 e Maya è fuggita maledicendomi e cercando di rimanere seria arrabbiata. Con ancora il sorriso addosso, raggiungo la sala per fare colazione e iniziare la giornata di gara.
"Dovreste imparare a recitare meglio tu e la mia amica." Angela ultimamente non dice buongiorno, no, si precipita direttamente in una conversazione.
Preso alla sprovvista cerco di nascondere la mia espressione dietro la tazza da cui ad un certo punto fingo anche di bere.
"Come scusa?" Fare finta di non capire è la migliore strategia per non essere scoperti, giusto?
"Maya è rientrata stamattina vestita diversamente, quindi o ha dormito con te....oppure con qualcun altro." dice scrutandomi attentamente per poi continuare la sua valutazione prima di lasciarmi il tempo di rispondere "sei ancora seduto qui, troppo tranquillo per i miei gusti e troppo sorridente ancora. Ha dormito nella tua stanza."
"Sherlock ti fa un baffo." Inutile mentire, le prove date sono più che sufficienti.
"Ahh, non ne hai idea mio caro. Spero solo abbiate tenuto a mente che oggi devi gareggiare." Completa il tutto con uno sfacciato sorriso malizioso che per poco non mi fa sputare la tisana e cadere dalla sedia contemporaneamente.
"Angela!" dico scioccato e imbarazzato , non sono abituato a sentirla parlare così.
"Sei uno spasso, se serviva Maya a farti arrossire come un'adolescente, l'avrei di certo chiamata anni fa. Mi sarei divertita parecchio." se la sghignazza mentre continuamo la colazione.

Maya non si è fatta viva e appena apro la porta della palestra scopro il perché, si sta allenando insieme a George mentre fanno conversazione. Sono talmente presi e la musica è così alta che non ci sentono entrare e io non posso sentire cosa si dicono.
Questo ragazzo diventa veramente loquace quando c'è lei nei paraggi.

Tutti diventano troppo chiacchieroni in sua presenza!

Lasciati andare - L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora