Si è ormai fatta ora di cena e Maya si è scordata di chiedere la tessera per la sua vera stanza. Speriamo continui a non preoccuparsene.
La giornata è andata bene, abbiamo fatto allenamento secondo programma e lei ora dovrebbe arrivare insieme al ragazzino. Purtroppo, il fatto che non sia sotto contratto le permette di aiutare anche George senza darmi chissà quale opportunità di mandarla a quel paese."Se ti dicessi che se aiuti lui, io il contratto non te lo farò mai?" chiesi arrabbiato, non perché lei volesse aiutare George, ma perché esigevo di sentire le sue mani su di me durante il massaggio decontratturante.
"Ti direi che non morirò di fame per questo e che puoi andartene a quel paese." mi rispose con un sorrisetto fastidioso addosso.
"Odio quando fai così" specificai l'ovvio.
"Sapessi quante cose fai che mi fanno innervosire. È un semplicissimo massaggio e tu hai Angela." mi disse prima di abbracciarmi con dolcezza "smettila di fare il bambino e ci vediamo dopo" sussurrò per poi passare la mano sui miei addominali con fare lascivo mentre si allontanava per uscire dalla palestra.Ecco perché deve tornare a dormire con me, me lo deve infondo.
La sto aspettando al solito tavolo appartato, quello che cerco in ogni posto in cui andiamo. Precedentemente la sera mi sede o spesso in un tavolo grande e facevo volentieri conversazione con molta gente, ma da quando lei mi segue, preferisco approfittare di ogni minuto insieme senza interferenze.
Al di fuori del lavoro non ci siamo mai visti e dopo un mese comincia a pesarmi. Vorrei passare del tempo con lei quando nessuno può disturbarci, quando nessuno può sentirci e soprattutto quando non abbiamo bisogno di nasconderci. Il gioco di oggi è stato piacevole, ma mai come lo sarebbe stato se avessi potuto toccarla come e dove mi viene voglia. Sono in fermento e ho deciso ormai.
Stasera sarà mia a qualsiasi costo.La vedo arrivare affianco a George, che in confronto è il doppio di lei in altezza. Mi fa sorridere il fatto che sembra una bimba che gesticolando come solo un'italiana può fare, sta cercando di spiegare qualcosa al ragazzo, che tutto sembra, tranne che sicuro di capire.
Arrivano al mio tavolo e lui mi guarda disperato "Lewis tienila tu, parla aramaico antico mi sa e il mio cervello sta fumando." ridacchia mentre lei mette il broncio.
"Ti serva di lezione, io faccio un favore a tutti voi volendola per me, ma siete testardi." gli do corda facendo scattare Maya che mi fulmina con lo sguardo.
"Io non ho chiesto la presenza di nessuno, eppure vi siete catapultati tutti nella mia vita. Vi sto solo rendendo il grande favore" ribatte piccata, ma lo vedo che quando termina deve sopprimere un sorrisetto.
"Beh, io vado" dice George "buona fortuna, te ne servirà mi sa." Mi fa l'occhiolino prima di raggiungere il suo solito tavolo.
"Visto piccola? Era meglio stare con me." sogghigno fiero.
"Ne dubito fortemente." dice guardandomi con la voglia di sfida che le lampeggia negli occhi.
Mi fa impazzire questa donna. Qualsiasi cosa lei faccia o dica me la fa immaginare sotto di me.
"Tesoro togliti quel sorrisetto di dosso, altrimenti quello che ho fatto stamattina non sarà stato nulla." dissi segnando con lo sguardo la tovaglia lunga.
Si irrigidisce e mi guarda mentre le guance le si tingono di rosso.
"Lewis...stai zitto" sibila guardandosi intorno per capire se qualcun altro mi ha sentito.
Ridacchio e poco dopo arriva il cameriere con la cena scelta in precedenza. Mangiamo in silenzio continuando a scambiarci occhiate eloquenti.
Entrambi non vediamo l'ora di andarcene da qui!
"Hai ancora fame?" le chiedo quando vedo il piatto vuoto.
"Andiamo?"mi chiede di rimando con malizia e non resisto oltre. Mi alzo come se avessi avuto i chiodi sulla sedia e senza aspettarla mi avvio agli ascensori, conscio che mi sta seguendo visto che la sento ridacchiare.
"Lewis dove vai così veloce?" Mi chiede sarcastica.
Non le rispondo neanche e premo insistentemente il tasto per chiamare l'ascensore.
Entriamo dentro impazienti, quasi non aspettando l'apertura totale delle porte.
"Lewis che..." prova a dire qualcosa, ma appena le porte sono chiuse del tutto, mi fiondo sulle sue labbra spingendola ad appoggiare le spalle alla parete di specchio.
"È il momento di fare silenzio piccola." Le dico mentre mordo, succhio e bacio le sue labbra senza una logica. Ho un'erezione che mi perseguita da stamattina, non ho voglia di perdere altro tempo e per farle capire bene la situazione, mi sporgo in avanti facendole sentire il mio stato attuale.
Un suono stridulo ci informa dell'arrivo al piano e afferrandole la mano la trascino letteralmente verso la stanza.
Mentre cammino estraggo la tessera dalla tasca e così facendo ci ritroviamo finalmente soli in pochi istanti.
Faccio a malapena in tempo ad inserire la tessera per accendere le luci, che Maya mi volta e mi leva la maglietta quasi strappandomela per poi baciarmi.
"Sei impaziente piccola?" Le chiedo fermando il bacio per un istante.
"Fai silenzio" mi rimprovera quando le mie mani le afferrano i glutei alzandola per farle legare le gambe ai miei fianchi. Ci divoriamo a vicenda mentre la porto verso il letto e come prima cosa le sfilo il top sportivo, rivelando due seni pieni e sodi. L'appoggio sul bordo del letto, così da avere lei in posizione perfetta per quello che ho in mente.
Scendo a baciarle il collo e subito sento un gemito di approvazione da parte sua.
"Sai cosa ho sempre sognato da quando ti ho vista?" Le chiedo mentre con la bocca scendo sul suo petto afferrando infine il capezzolo destro con i denti.
"Cosa?" chiede con voce ansante.
"Sentire il tuo sapore" affermo liberando il suo seno dal breve attacco e scendendo sempre più giù lungo l'addome piatto, fino a ritrovarmi come stamattina, pronto a levarle quel leggins di troppo.
Tiro giù l'indumento con l'aiuto di lei che alza i fianchi per facilitarmi.
Prendo un momento per ammirarla in tutta la sua bellezza, seguendo la perfezione di ogni sua curva mentre mi lecco le labbra impazientemente e affamato.
"Cosa vedi?" mi strappa dai miei pensieri.
"Ammiro ciò che è mio." rispondo sicuro, strappandole quasi il perizoma di pizzo nero. Sexy e stupendo, ma ora inutile.
Fletto le ginocchia abbassandomi, afferro le sue ginocchia divaricandole le lunghe gambe snelle.
Il paradiso.
Mi sporgo e con la lingua traccio l'interno coscia, mentre lei freme al contatto. Arrivo al clitoride su cui comincio a fare roteare la lingua sentendo le sue gambe immediatamente più rigide. Avvicino un dito alla sua fessura già bagnata e con lentezza la penetrò ricevendo l'approvazione del suo gemito.
Muovo la lingua e il dito allo stesso ritmo, da prima lento, per poi velocizzare quando mi chiede, anzi mi supplica di averne di più. Aggiungo un dito quando sento i primi spasmi e la sua parete interna stringersi intorno al mio dito e dopo sole due penetrazioni decise tutto cambia. Si tende del tutto inarcando la schiena e chiamando il mio nome nel bel mezzo dei gemiti che non riesce a trattenere più. Le gambe le tremano e le mie dita si ritrovano in una morsa decisa che arriva dritta alla mia erezione facendola pulsare quasi da far male.
Quando la sento rilassarsi la libero dall'interazione leccandomi le dita pregne del suo succo.
Dolce e fantastico come lei.
L'aiuto a stendersi meglio e mi libero dei pochi vestiti che mi restano, impaziente di averla del tutto.
Mi allungo su di lei aprendo il cassetto del comodino, afferro il piccolo involucro argentato e la guardo per chiedere conferma che anche lei vuole la stessa cosa.
Annuisce con vigore ed era tutto ciò di cui avevo bisogno adesso.
Mi sbrigo ad infilare il preservativo e senza aspettare oltre guido con la mano la mia asta davanti alla sua entrata. Le rivolgo un ultimo sguardo adorante mentre la penetro con andatura sicura e continua, senza esagerare. Appena sento di essere entrato totalmente lei si rilassa completamente permettendomi di iniziare a muovermi.
È stretta e perfetta, sembra nata per me. Si alza sui gomiti per cercare le mie labbra e ci lasciamo finalmente andare alla notte migliore della mia vita.
Probabilmente è anche stata la più sofferta per l'attesa.********************
Siamo arrivate finalmente al capitolo tanto atteso 🌶️🌶️
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Lasciati andare - L.H.
FanfictionM. È una fisioterapista molto brava e conosciuta nel mondo dello sport. L. È un pilota di F1 nella sua stagione peggiore. Aggiornamento 3 volte a settimana: Lunedì, Mercoledì e Venerdì - Ho già pronti più capitoli, quindi la pubblicazione sarà rego...