Barcellona ore 07.30 (venerdì)
Il massaggio di ieri è stato il più difficile della mia vita. Come cazzo fa quella donna ad entrare in Mood lavoro così velocemente dopo un bacio simile? Io non sono stato altrettanto bravo se penso a tutti i pensieri perversi che hanno invaso la mia mente per l'intera ora.
Il nostro patto mi piace, avrei ovviamente preferito una sua resa completa e un'ammissione di ciò che prova, ma il fatto che abbia dato una possibilità ad un noi, è già una piccola vittoria.
Lei prova ciò che sento anche io, ne sono sempre più convinto, mi ripeto che lei ha solo un miglior autocontrollo.
Un'incredibile autocontrollo!
Adoro il suo temperamento, mi fa impazzire vederla sempre così sicura di sé e poi ha quello sguardo, i suoi occhi lanciano sfide continuamente.
Ne uscirò a pezzi, è lei che manovra la situazione e non sembra accorgersene.Stiamo facendo colazione e come capita spesso, le due donne al mio tavolo non sono di compagnia, anzi, parlano tra loro nominando muscoli, nervi e altre cose che non sono sicuro siano parti del corpo.
"Parlare una lingua conosciuta a chi non ha studiato 10 anni vi è possibile?" chiedo sarcastico e sbuffando per essere stato ignorato completamente per oltre 15 minuti.
Maya e Angela si guardano ridendo e poi la prima afferra il suo telefono e digita qualcosa prima di appoggiarlo al tavolo rivolto verso di me.
"Stavamo valutando la tue ultime carte mediche ieri e il mio massaggio è andato a lavorare sulle contratture evidenziate e ha lasciato fuori i punti in cui sei infiammato. Angela con l'allenamento ha fatto lo stesso per non caricare i punti che devono riposare." mentre Maya parla io cerco di capire qualcosa dell'immagine che è sullo schermo, ma le scritte sono troppo piccole.
"Questi qui" zooma e indica un punto dell'immagine "sono lo splenio e il semispinale del capo, sono contratti e i tuoi ultimi mal di testa probabilmente sono colpa loro e non solo." man mano che spiega, passo lo sguardo da lei all'immagine che continua a rimpiccolirsi e ingrandirsi in punti diversi seguendo la spiegazione delle due piccole menti brillanti. Alle 8 sono consapevole che i miglioramenti stanno arrivando a rallentatore e che loro stanno valutando giorno dopo giorno quanto posso spingermi con la preparazione atletica. Sono così informate che mi chiedo quante ore passino insieme quando io le saluto, penso che entrambe stiano facendo le ore piccole per trovare il modo che resa e salute siano al massimo contemporaneamente.
"Dormite abbastanza ragazze?" non posso non chiederlo, ora sono curioso.
"Che carino che sei quando ti preoccupi." mi prende in giro Angela.
"Calcolando che non dobbiamo andare a 300km/h con il rischio di schiantarci per un colpo di sonno, si dai, dormiamo abbastanza." replica la più giovane dandomi una pacca sulla spalla mentre mi sorpassa.
"I medici non professano sempre che bisogna dormire 8 ore per un corretto riposo?" ho voglia di zittirle entrambe, oggi sembra si siano svegliate con la voglia di schernirmi insieme.
"Infatti non siamo proprio medici." Rispondono in coro per poi scoppiare a ridere guardandosi e battendosi il cinque.
Entro nel lungo corridoio scuotendo la testa e nascondendo un sorriso alle donne alle mie spalle. " Siete impossibili insieme, non sono più convinto di volerci entrambe nel team."
"Se ci presti il jet possiamo anche andare via entrambe se vuoi." mi risponde Angela. Non so cosa ci fosse nei loro caffè di prima, ma qualsiasi cosa fosse dovrei farglielo avere ogni mattina, se poi sono così sorridenti. Ultimamente i loro sorrisi non sono spontanei come il solito e nonostante si siano coalizzate contro di me, è bello vederle così.
Arriviamo alla palestra e vedo che George si sta già preparando nell'angolo opposto alla porta. Ci salutiamo con cenno, ma non mi passa inosservato il sorriso che si scambia con Maya.
"Maya dopo possiamo parlare?" le chiede il mio secondo e quando sto per partire in quarta e dirgli di stare al suo posto, Maya ovviamente mi batte sul tempo.
"Certo, vuoi già riscattare?" Gli chiede, ma non capisco a cosa si riferisca. I miei occhi sono fissi sulla schiena di Maya e sembra possa sentirli perché si volta e mi fa segno con la mano "dopo" mima con le labbra.
"Non io, sono il portavoce e mi hanno mandato a dire che dovresti aprire Instagram." risponde George prima di cominciare a lavorare con il suo preparatore. Maya ridacchia passandomi accanto e la mia mano parte da sola sfiorandole un fianco.
"Fai il bravo Lew e soprattutto non toccarmi se lo fai per gelosia." Mi sussurra mentre allontana delicatamente la mia mano.
"Non sono geloso, ma esigo spiegazioni dopo!" Il mio tono è calmo e lei annuisce accarezzandomi la mano che stavo nuovamente riportando su di lei. La guardo mentre si siede sulla panca, non capendo perché non si stia preparando.
"Stai diventando pigra che non approfitti del tempo in palestra?" la provoco.
"Devo ricordarmi una tunica la prossima volta, non ti darò modo di guardarmi il sedere anche oggi. Lavora e zitto Lew." Ieri potrei aver guardato qualche volta verso di lei mentre si allenava e ovviamente non perde occasione per farmi sapere che se ne è accorta.
George e Alex, il suo preparatore se la ridono e Angela sta cercando di trattenersi.
"A mia discolpa posso dire che è stata una bella vista." Le faccio l'occhiolino e inizio gli esercizi con le risatine che ancora aleggiano nella stanza.Sembra che tra noi le cose si siano calmate e siamo tornati ad una settimana fa. Sono contento e non riesco a nasconderlo. Con tutto lo schifo che mi assale quando arrivo in pista, il mio rapporto con Maya può solo farmi sorridere per qualche ora ed è bellissimo, un piccolo attimo felice in mezzo ad un periodo schifoso.
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Lasciati andare - L.H.
FanfictionM. È una fisioterapista molto brava e conosciuta nel mondo dello sport. L. È un pilota di F1 nella sua stagione peggiore. Aggiornamento 3 volte a settimana: Lunedì, Mercoledì e Venerdì - Ho già pronti più capitoli, quindi la pubblicazione sarà rego...