𝑪apitolo quattro

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« Un sogno che diventa realtà »

"Io, la Ludo e la Sophi stiamo in camera insieme"

Rita punta il dito verso il resto dei ragazzi, anticipando già da quale triò verrà occupata una camera. La casetta è differente da come appariva in Tv l'anno scorso.

Ci sono più mobili, eppure ispira sempre felicità. Vedo amici da quando ne ho memoria e da sempre ho pensato che la casetta fosse come un piccolo angolo di felicità.

Esserci per davvero dentro mi sembra così irreale che non so, ho paura di risvegliarmi tra qualche minuto da questo bellissimo sogno.

Inizia un giro veloce di presentazioni per poter almeno iniziare a creare un rapporto civile fra di noi.

Mi ritrovo a stringere le mani di tanti ragazzi, tutti con un bagaglio di cose da raccontare e soprattutto tutti con occhi che brillano.

Fuori da qui ci sono tantissime persone senza aspirazioni, annoiati dalla vita. Qua invece siamo come l'elitè dei sognatori che stanno vivevano probabilmente l'esperienza migliore della loro vita.

"Io sono Sophia"

Stringo la mano ad un ragazzo rosso, pieno di tatuaggi e dall'aria birbante. Rosso Malpelo.

Non c'è definizione migliore per questo ragazzo.

"Ed io sono single"

Con tanto di occhiolino mi guarda fiero della sua presentazione-flirt. Io rimango interdetta mentre le mie guance prendono una sfumatura rosea che spero non venga ripresa dalla telecamera piazzata in un angolo del soffitto.

"Guarda come Wax già ci prova"

Lo sfotte il ragazzo che mi si è palesato come Cricca. Molto simpatico direi e con dei capelli fantastici. Finirò per chiedergli aiuto per stilare i miei.

Questa frase, detta con apparente innocenza, attira degli sguardi. Non me ne importerebbe se non fosse che uno di essi risveglia il mare di farfalle dentro in mio povero stomaco.

"Beh, è un piacere conoscerti Single. Che bel nome d'arte che hai, fattelo dire"

Decido di sfottere il rosso, che subito sta al gioco punzecchiandomi di rimando. L'atmosfera in casetta è stupenda, anche le persone più introverse si ritrovano a scambiare qualche chiacchiera con gli altri.

A cena Cricca cucina le sue fantomatiche piadine e, in attesa di esse, mi vado a cambiare per indossare qualcosa di più comodo.

Mi lego i capelli in un morbido tuppo, me re sul mio volto emerge la montatura che portò a causa della pigrizia e stanchezza dei miei occhiali.

Il pigiamino composto da una maglia rubata a qualche mio amico ed un pantaloncino corto sicuramente non è il massimo della serietà per il primo giorno, ma che posso farci?

A tavola mi ritrovo fra Gianmarco e Samuel biondo, che non mi permettono di mangiare senza farmi strozzare ogni due per tre a causa delle risate. Sono simpatici e non sembra pesare da differenza di età che ho con alcuni di loro. Mi sorprendo di non essere l'unica duemila cinque, anche se rimango di sasso quando scopro che anche Megan è una mia coetanea.

Madre natura ha proprio delle preferenze ed esse sono anche ben evidenti. Dopo essermi proposta per lavare i piatti, mi ritrovo fuori a fare compagnia ai fumatori.

"Comunque non me ne intendo molto, ma Scarabocchi mi fa proprio impazzire. Cioè è bella proprio"

Ammetto mente mi stringo le braccia per evitare di sentire freddo. In altri contesti avrei preso anche io una sigaretta, ma ho scordato il pacchetto all'interno ed onestamente non mi va di andarlo a prendere.

Non posso essere che felice quando, tra una chiacchiera e l'altra, Wax me ne offre una. Non so se ci stia provano seriamente o questo sia solo il suo modo di comportarsi con tutte, tanto solo il tempo saprà darmi risposte, quindi è inutile martellarmi ora il cervello.

"Grazie, ma mi credi che l'ho scritta totalmente a caso? Cioè ho preso il foglio e puff! Le parole venivano da se"

Marco, questo è il nome che si cela dietro a quello d'arte, su gratta imbarazzato il resto della testa mentre mi risponde. È adorabile, sembra un cucciolo da proteggere.

"A me sono piaciuti tanto i Samu, forse più quello moro non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso"

Il commento di Asia mi fa venire i brividi e questa volta non per il freddo. Va contro il mio volere incenerirla con lo sguardo nonostante io con la testa sia già andata oltre il ballerino.

È solo quello stupido del mio cuore che non ha ancora capito che è una battaglia persa e stra persa.

Fortuna che da me è il cervello che prevale e lui di sicuro non scorda tutte le notti in cui andavo a dormire con le lacrime agli occhi a causa della rottura con Samu. Non dimentica e non perdona, o almeno non è ancora pronto a farlo.

Quando, però, parli del diavolo è ovvio che spuntino le corna. Dopo aver finito di sbarazzare la tavola ha deciso di raggiungere i più, facendomi perdere qualche battito al cuore.

Si appoggia ad una colonna beandosi dei complimenti dei compagni. Per un secondo sono sicura che abbia spostato lo sguardo su di me ed esso sia diventato deluso.

Che la mia figura lo riporti a qualche brutto ricordo? Potrebbe essere. Quando poi mi porto la sigaretta alle labbra capisco che forse la sua delusione sia dovuta ad essa.

Non scorderò mai le litigate dovute al fumo, vizio inconcepibile per lui. Alcune volte gli è toccato perfino nascondermi il pacchetto che evitare di farmi esagerare.

"Ma stai tremando? Tieni eh"

Wax è il primo ad accorgersi dei miei brividi, decidendo di sfilarsi di dosso la sua della nera per passarla a me. La indosso subito, avendone proprio bisogno.

"Grazie Rosso Malpelo"

Lui in risposta mi sorride avvolgendo anche un braccio intorno alle mie spalle, tutto questo mentre il mio corpo prende a scaldarsi a causa dei suoi sguardi di fuoco.

➸ Starboy || Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora