𝑪apitolo sette

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La classifica mi lascia più che soddisfatta, dato che con il mio otto sono nella parte più alta di essa.

Capolista è Samu, con uno strepitoso 9+ super meritato. Ancora sento i brividi dovuti alla sua esibizione fenomenale.

Appena ci spostiamo in sala relax mi fiondo ad abbracciare uno sconsolato Wax, arrivato ultimo e che deve ancora riconfermare la maglia.

"Rosso Malpelo che fai ti fai abbattere da un voto?"

Le mie braccia gli abbracciano il collo, mentre le sue in pochi istanti vanno a cingere i miei fianchi. Non mi risponde nascondendo il volto nell'incavo del mio collo. Mi dispiace per la sua delusione ma so che questo lo spingerà a far di più, molto di più.

"Sto bene, non preoccuparti"

Finalmente lo sento dire qualcosa e questa frase mi fa scoppiare a ridere. In ogni istante della sua vita deve dimostrarsi forte anche quando magari vorrebbe solo scoppiare a piangere.

"Ricordati che non sei solo un voto, capito?"

In risposta annuisce con la testa, mentre si stacca dal mio corpo permettendomi di lasciargli un bacio sulla guancia lentigginosa.

Lo saluto velocemente, avendo qualcun'altro da cui andare.

No, non mi sto riferendo a Samu per vostra sfortuna. Il mio obbiettivo ha un sorriso stampato sulle sue labbra, dovuto alla vittoria della gara d'improvvisazione.

"Ma che bomba che sei amica mia"

Mi ci fiondo addosso stringendola affettuosamente a me. Se l'è meritato, su questo non c'è dubbio, eppure c'è una piccola parte di me che non riesce ad essere felice. Per me c'era un solo vincitorice, ma avrà altre occasioni per poter brillare, questo è ovvio.

Tra una congratulazione e l'altra non mi sono accorta di essere rimasta io e pochi ragazzi, tra cui guarda caso un Samu abbastanza innervosito.

Uscendo dagli studi sento un freddo congelarmi fino a dentro, dato che come una stupida mi sono dimentica la felpa come sempre.

D'un tratto un calore esterno mi riscalda e ci metto poco a capire che Samu mi ha appoggiato la sua giacca sulle spalle.

"Sei sempre la solita"

Mi rimprovera, ma nella sua voce c'è soddisfazione forse perché nonostante il mio atteggiamento freddo non sono cambiata più di tanto dall'ultima volta che ci siamo visti.

Notando che non avrei continuato la conversazione, riprende a parlare. Da quando è qui non ha mai parlato tanto con nessuno e questo, internamente, fa sorridere me.

"Sei andata alla grande oggi"

"Tu hai spaccato, non serve che te lo dica io"

Il suo tenero sorriso si palesa prepotentemente sul suo viso, che mi concedo di guardare per pochi istanti. È maturato dall'ultima volta.

Dalla rottura non avevo mai nemmeno una volta sbirciato il suo profilo instagram perciò non avevo idea del suo cambiamento. Ma infondo ha solo tenuto fede alla sua parola: si sarebbe concentrato su di se è così ha fatto.

"Dopo possiamo parlare?"

È insicuro mentre mormora queste parole ma la mia risposta affermativa mette fine alla sua agitazione.

"Magari dopo cena"

Con ansia la serata passa, dopo aver chiacchierato per almeno un'ora con il Rosso Malpelo. Mi piace quel qualcosa che sta nascendo fra di noi, ma parlo solamente dell'aspetto di amicizia.

Mi piace che si comporti solo con me in un determinato modo e che mi conceda il privilegio di conoscere il vero se.

"Buonanotte piccola sophia"

Con un bacio sulla guancia mi lascia sola sui divanetti fuori, facendo riemergere l'agitazione che avevo messo da parte fra una risata e l'altra.

Non passa, probabilmente, nemmeno un secondo dall'uscita del rosso e l'arrivo del moro.

Non ha una bella cera, riconosco dai suoi lineamenti nervosismo e probabilmente fastidio.

"Fortuna che dovevamo parlare"

Si butta poco graziosamente sul divano di fianco al mio, mentre io ignoro questo suo commento per dedicarmi all'accendermi una sigaretta.

"Non cambi mai, a quanto vedo"

Alzo le spalle, in attesa del vero discorso che aveva preparato per me.

"So che sono stato uno stronzo, ma avevo bisogno per un attimo della mia vita di essere solo io. Da sempre non ho mai fatto nulla senza che tu ci fossi, non sto dicendo che mi dispiace eh, volevo capire cosa sarei stato senza di te. Certe volte non riesco a vedere Samuele ma solo Samuele e Sophia e avevo bisogno di ritrovarmi. Credo di esserci riuscito, ma solo con la consapevolezza di volerti comunque sempre al mio fianco. Appena ho saputo della tua domanda ad Amici sono volato ad iscrivermi sperando di poterti incontrare e così è stato. Poi alla fine era anche quello che volevi tu perciò perché non possiamo riprovarci? Sei la mia migliore amica e spero che per te sia lo stesso, quindi possiamo tornare a prima?"

Il suo discorso mi fa prima rimanere male e poi mi spezza il cuore. Mi ha dato la sensazione che io certe volte fossi di troppo nella sua vita ma non mi soffermo su quello, dato che alcune volte ho avuto la stessa impressione. Ma è anche ovvio quando vivi quasi in simbiosi con una persona. La vera mazzata è il suo volermi come amica, come se sei anni di relazione non fossero mai esistiti. Quello che ho capito però in questa nostra separazione è che ho bisogno di lui e per rispetto mio non posso averlo nella mia vita come ragazzo.

La sua mancanza è stata come un vuoto costante allo stomaco che sono decisa a riempire con la stessa medicina che l'ha creato.

Quindi con uno slancio l'abbraccio, soffocando quasi per sempre l'amore che provo per lui.

"Ti voglio bene Samu"

➸ Starboy || Samu SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora