capitolo 11

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Mikasa: Mina era la mia amica immaginaria.

all'improvviso arrossisce e scuote la testa

Mikasa:solo quando ero piccola...ma adesso no!-mi guarda e si morde le labbra (dio, quant'è carina)-probabilmente mi troverai strana...come tutti.

TN: nessuno ti trova strana, siamo solo preoccupati per te.

Mikasa: voglio essere normale...

TN: non preoccuparti di questo, sii te stessa, quanto a Mina...beh voglio saperne di più su di lei.

Mikasa abbassa lo sguardo.

Mikasa: me la immaginavo in modo molto dettagliato era molto reale per me.

TN: credo che lo sia ancora, a proposito, Mina è una tipa tosta tutto merito della tua immaginazione.

Mikasa:-sorride tristemente- si...lei è tutto ciò che io non sono è questo il punto.

TN: ma è parte di te, quindi in un certo senso, lei è te.

Mikasa: tu credi?perché non ricordo nulla di ciò che accade quando Mina prende il controllo è come se mi addormetassi.-fa una pausa-

TN:sembra spaventoso ma...credo che in questa situazione sia giusto lasciare che Mina si occupi delle cose-metto una mano sulla spalla di Mikasa per rassicurarla-ora riposati un po', ma perché tu lo sappia...potrai parlare con me in qualsiasi momento.

con un sorriso riconoscente, mikasa si appoggia con la schiena al muro e chiude gli occhi, mi guardo intorno, mi chiedo cosa stia succedendo fuori dalla scuola...tiro fuori il telefono...e sospiro. E' MORTO! non ero preparata per questo...tutti quei discorsi sull'apocalisse...per me erano solo un gioco...non li ho presi mai sul serio, al contrario di Hange, ma certo! Hange avrà il caricatore!

la trovo nello spogliatoio delle ragazze mentre controlla il suo kit di pronto soccorso.

TN: ehi Hange, per caso hai il caricatore per il telefono?

lei alza il sopracciglio.

Hange: i telefoni non funzionano-apre lo zaino-ma ho una radio, non vado mai senza, ho sempre con me l'essenziale per la sopravvivenza.

sbircio nello zaino, non sta scherzando ma noto qualcosa che un po' stona...un rossetto? faccio finta di non notarlo, quando Hange lo vede, ha un piccolo sussulto, lo nasconde velocemente sotto le altre cose e io ridacchio tra me e me è davvero adorabile quando si agita in questo modo tira fuori la radio dallo zaino.

Hange:volevi questa, giusto? 

TN: possiamo usarla per scoprire cosa sta succedendo fuori?

la accendiamo.

Hange l'ha sincronizzata sul canale di emergenza della città

RADIO:i sopravvissuti si stanno radunando nelle basi militari doveri si prepareranno all'evacuazione, sopravvissuti prendete nota di tutti i punti di evacuazione.-prendo una penna e inizio a scrivermi sul braccio-

la giornalista nomina dei luoghi che si trovano a centinaia di chilometri di distanza guardo Hange scioccata 

TN: questa cosa...si è diffusa parecchio,eh?

Hange: ci saranno punti di evacuazione in una città piccola come la nostra?

TN: anche se il più vicino fosse molto distante, dovremmo provare.

per fortuna la giornalista nomima un paio della nostra zona

RADIO:vengono dispiegate le forze militari in tutto il paese per recuperare i sopravvissuti, mentre parlo stanno predisponendo nuovi punti di evacuazione, sopravvissuti siate cauti, state all'erta e restate vivi.

il messaggio inizia a ripetersi e Hange spegne la radio.

Hange: lo diciamo al professor Levi?

TN:-faccio un lungo sospiro- SI. credo proprio che dovremmo.

lui ha preso un divano da qualche parte e ci si è seduto sopra in fondo alla palestra, dando ordini a tutti .

PF.Levi: Forza, mettete tutti gli oggetti pesanti contro la porta! 

gli studenti gemono mentre lavorano ma il professore non alza un dito per aiutarli. mi sta dando sui nervi.

TN: professore è tutto inutile dovremmo prepararci a raggiungere i punti di evacuazione predisposti dai militari, invece di barricarci qui dentro quanto tempo pensa di restare qui?! non possiamo difendere la palestra da soli.

PF.Levi: "non possiamo difendere la palestra da soli." -mi sbeffeggia- non con dei perdenti scansafatiche come te, faresti meglio a non contraddirmi dovresti essere grata che ti abbia accolta qui segui i miei ordini, sono io l'adulto, chiaro? decido io.

TN: ma ha sentito la radio?

PF.Levi: chi se ne frega della radio! sono troppo lontani per preoccuparsi di noi! non possiamo fidarci di nessuno se non di noi stessi.

TN: ma è la nostra migliore possibilità di sopravvivere! se restiamo qui, in men che non si dica saremo sopraffatti dagli zombie!

tutti ci guardano. ho parlato troppo forte? il professore Levi assume un'espressione contrariata, ma poi fa un sorriso storto.
























APOCALISSE ZOMBIE! (HANGE X FEM!READER)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora