Capitolo 75- Jennifer

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"Cosa? No aspetti lei si sta sbagliando professoressa Mcgrannit "

" invece no, signorino Turner " conferma lei " Sarà lei a fare il discorso finale del diploma"

" ma io non fare i discorsi, non ho una grande dialettica e poi farei una figura pessima " dice Derek " non me la sento"

"Turner" gli dice con uno sguardo che trasmette dolcezza poggiando la mano sulla sua spalla " lei è un ragazzo intelligente e capace. Sono sicurissima che lei farà un discorsi perfetto se non di più, deve semplicemente ricordarsi cosa ama di questa scuola e poi le avevo promesso una punizione: questa è la sua punizione"

E dicendo le sue ultime frasi se ne va lasciandoci in mezzo al corridoio mentre Derek si siede sul davanzale della finestra con sguardo fisso nel vuoto.

"Derek, è un grande onore"

"Tragedia"

"Sei esagerato"

" caos totale"

" devi fare un discorsi non affrontare una sirena "

" affronterai più lei e un gruppo di disennatori "

Mi avvicino a lui abbracciandolo " sei molto esagerato" lei avvolge le sue braccia attorno a me e poi dopo qualche seocndo aggiunge " come mai mi stai abbracciando?"

"Non posso?"

"Ovcio che puoi ma siamo in mezzo ap corridoio dove passa gente. Tu odi queste cose"

Sospiro " lo so ma al momento sei più importante tu"

"Ti amo lo sai?" Mi sussurra mentre posa un bacio fra i miei capelli per aggiungere " Ma questo vazzo di discorso perché a me? Di norma lo fanno i ragazzi con i voti alti,quelli che si sono distinti per le loro azioni. Io che cazzo centro? Ho fatto casino proprio per evitare queste cose ed eccomi qui. Le chiedo se mi fa pulire insieme a Gazza. "

"Io credo che abbia deciso"

Lui sospira portando la testa all'indietro " mi butto dalla torre di astronomia. Schiantami. "

" credo che non sia possibile " dico sorridendo alla sua disperazione per una cosa che al confronto di tutto quello che abbiamo passato è una gran cavolata però mi piace che possiamo disperarci per stupidaggini e non cose che riguardano salvare il mondo.

Vedo appoggiata ad una finestra Penelope la quale sta leggendo un libro senza curarsi di ciò che succede attorno.

Decido di andarle a parlare così mi sposto da Derek ik qualche è in una crisi interiore " ci vediamo dopo, devo fare una cosa"

" va bene" mi pianta un bacio sulla guancia mormorando " devo andare a scrivere sto discorso del cavolo" si allontana da me così raggiungo Penelope cercando di trovare un modo carino per farmi notare.

"È molto bello il libro. L'ho letto l'anno scorso " le dico attirando la sua attenzione la quale alza lo sguardo su di me e sembra sorpresa nel vedermi di fronte a lei.

"Non è male " dice dopo essersi schiarita la gola senza più guardarmi ma alemno non mi ha cacciato via.

" Derek mi ha raccontato quello che hai fatto"

" rovinargli la reputazione e vedergli casa?"

" lo hai aiutato "dico sorridendo mentre dal suo volto scompare il suo solito sorriso derisorio lasciando spazio ad una strana serietà.

" quel matrimonio avrebbe fatto male a tutti in fondo "

" già, ma non eri obbligata "

"Lo so ma onestamente non volevo che altra finzione andasse avanti"

" lo dici riferito a qualcosa in particolare?" Le chiedo mentre lei osserva le sue mani per poi dire "No assolutamente no. Ma voglio bene a mia sorella per quanto sia una perfettina del cavolo e Derek è stato un mio amico un tempo e onestamente è troppo preso da te per vedere altro. E tu anche da lui. Poi penso sia bello sentirsi cosi amati da qualcuno"

" Volevi che ti amasse, vero? "

Lei fa un sorriso divertito " Tranquilla, non sono innamorata di derek se è di questo che ti preoccu..."

" So che non sei innamorata di Derek, Penelope" le dico guardandola negli occhi e per la prima volta noto in leo una sfumatura diversa dal suo solito.
Fa un sorriso triste " sei la prima persona ad averlo capito a quanto pare"

" Diciamo che sono brava ad osservare le persone "

" non pensi che sia una stupida ad amare qualcuno che non mi amerà mai?"

" Non sei per nulla una stupida, Penelope " le dico " Mi spiace che tu debba soffrire. Soffrire per amore è uno dei dolori più brutti"

Vedo i suoi occhi e il suo sguardo ammorbidirsi e guardare di fronte " Hai proprio ragione. E fa male non poterlo dire"

" Se avessi bisogno di dirlo a qualcuno , io ci sono " le dico " so che non siamo amiche ma non lo direi a nessuno"

"Non lo hai fatto fino ad ora " dice facendomi per la prima volta un sorriso dolce poi mi sussurra " Se lo dico ad alta voce diventerà reale, Jen"

La guardo sentendo il suo dolore sulla mia pelle anche se so che non riuscirò mai davvero a comprenderla al 100% però l'unica cosa che le dico è " Penelope, purtroppo penso che lo sia già "

Lei mi guarda negli occhi e dopo aver fatto un sorriso mi dice " Grazie ma sto bene così " scende dal davanzale e afferra le sue cose per andate via.
Compie qualche passo per allontanarsi da me ma poi si blocca. La sua schiena è davanti a me, ferma, sembra bloccata. Un pietrificus totale non potrebbe fare meglio ma poi si volta lasciando cadere le sue cose a terra e si avvicina a me, per la prima volta vedo i suoi occhi lucidi ma non piange, so che non lo farà mai poi mi dice " Io sono innamorata di Blaire." Questa frase rimane nell'aria e onestamente non rimango sorpresa perché lo avevo capito già.

" L'ho allontanata da me per questo. Ho sempre creduto che potesse capire, ma non lo ha mai fatto. Io ero lì per lei ma a lei fregava solo dei ragazzi con cui scopava e mi raccontava sempre tutto. E io la ascoltavo e intanto stavo male. Finché non ho preferito essere la più grande stronza della scuola pur di non dover stare accanto a lei"

La guardo mentre la vedo vulnerabile davanti a me, e onestamente non so cosa dire, un mi dispiace non risolverebbe nulla, vorrei abbracciarla ma non credo che sia una a cui piaccia il contatto visivo cosi prendo la mia bacchetta e all'unica lacrima che scende dal suo viso, cambio forma, trasformandola in una farfalla che faccio volare fino al palmo della sua mano che lei all'inizio guarda confuso ma poi alza lo sguardo su di me e sorride capendo che putroppo non posso fare nulla tranne che stare lì ad aiutarla a cambiare forma al suo dolore.

Jerek:Due Mondi Diversi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora