Jerek:Due Mondi Diversi.

Capitolo 60-Jen

Chiudo il libro, sospirando finalmente, dopo un lungo pomeriggio di studio nel quale Marco mi ha tenuto compagnia e aiutato. Posso dire che ora come ora sento di aver creato un bel legame con lui, di sentirmi una sua amica anche se non so, se mi vede allo stesso modo o solo come una conoscente che lo aiuta con i compiti. Ho provato a chiedere a Derek di studiare, cosa che non gli farebbe male visti i suoi ultimi voti, ma lui ha riso e si è volatilizzato dicendomi che ci saremo visti dopo lo studio. Marco si è unito poco dopo vedendomi in biblioteca seduta al nostro solito tavolo a studiare.

"Grazie per avermi tenuto compagnia. "gli dico sorridendo voltandomi a guardarlo, il quale mi osserva per poi dire "Mi piace stare con te"

"davvero?" chiedo con un gran sorriso.

"SI" mi risponde lui tranquillo alzando leggermente le spalle. 

"Non mi trovi noiosa?" chiedo quasi senza pensare, infatti mi guarda un po' confuso per poi dire "penso che sei una delle poche persone che trovo davvero interessanti"

"Anch'io penso la stessa cosa di te" dico e vedo come sgrana leggermente gli occhi per poi tornare con la sua solita facciata tranquilla e indifferente. "Quindi siamo amici"

Lui sposta i suoi occhi su di me per poi dire " Certo che lo siamo"

Sorrido contenta per poi iniziare a mettere in ordine le mie cose ma attira la mia attenzione dicendo quasi esitante "Ora che stai con Turner non smetteremo di vederci, vero?"

"Certo che no!" dico confusa da questa sua insinuazione "Derek è il mio ragazzo, non dittatore. Perchè mai dovrebbe volerlo? Siete anche compagni di stanza"

"Già" dice Marco "Ti svelo non siamo ottimi amici"

"oh " esclamo quasi delusa " Dovete solo conoscervi meglio. Come abbiamo fatto noi. Non credi?"

"SI...penso di si" 

La nostra conversazione viene interrotta proprio dall'argomento che si blocca davanti a noi, prima con sguardo serio per poi fare un mezzo sorriso "Hey,..sei qui"

"Mi hai trovata" dico sorridendo prendendo la mia roba mentre Derek mi chiede "Non credevo stessi studiando con lui"

"Oh... mi ha fatto compagnia. Abbiamo studiato insieme, mi ha aiutato con Pozioni"

"Anch'io sono molto bravo" mi dice quasi con il broncio mentre mi avvicino a lui "Tu non volevi studiare. Grazie mille Marco" mi volto verso Marco che appoggiato con la schiena sulla sedia ci guarda con sguardo impassibile dice " Figurati. Domani stessa ora?"

"certo"

"studiate di nuovo insieme domani?" chiede Derek guardandoci per poi continuare a dirmi " Domani è venerdi. Pensavo saremmo andati insieme ad Hogsmeade. "

"Non mi avevi detto niente e io mi sono ormai..."

"Tranquilla Jen, possiamo studiare insieme lunedi. Non puoi stare sempre sui libri" mi blocca Marco facendomi un sorriso.

"Mi trovo stranamente d'accordo con te" sussurra quasi Derek afferrando la mia mano stringendola "Ora noi andiamo. A più tardi "

Saluto svelta con la mano Marco poichè Derek non sembra avere intenzione di rallentare. Vuole uscire subito dalla biblioteca. Appena arriviamo fuori sembra calmarsi ma si blocca, facendomi quasi cadere, per voltarsi e baciarmi quasi con urgenza. 

Io ricambio senza pensarci per poi sorridere quando ci allontaniamo leggermente "Mi sei mancata"

"Non ci siamo visti per qualche ora"

"Troppo tempo" mi dà un bacio a stampo per poi tornare accanto a me e camminare lentamente verso la Sala comune dei Grifoni "Potevi dirmelo che studiavi con Marco."

"Non era in programma. Ci siamo incontrati semplicemente li" gli dico alzando le spalle tranquilla sentendo il calore della sua mank nella mia.

"Passi un sacco di tempo con lui'

" siamo amici"

"Sei sicura che voglia essere tuo amico? " mi chiede lui serio e io mi blocco sul posto confuso " perché? "

" perché non lo conosci da tanto e poi Potrebbe prenderti solo in giro"

"Perché mai dovrebbe? " chiedo totalmente confusa mentre ricominciamo lentamente a camminare.

"Perché è un serpeverde. "

"Non ha assolutamente senso. Scorpius è un serpeverde ed è mio amico"

"Non tutti sono come lui, Jen " dice lui più nervoso "Non sono tutti bravi e tu sei terribilmente ingenua a volte. Ti fidi troppo di tutti"

Mi blocco leggermente ferita dalle sue parole, quasi fossi una stupida " È sarebbe meglio che facessi come te?"

"Come, scusa?"

"Che non ti fidi nessuno e pensi che il mondo sia composto di cose orribili"

"Sono realista "

" anche tu sei serpeverde. Come sei tu , allora? Non dovrei fidarmi di te?"

Lui si blocca a guardarmi quasi preso in contropiede per poi sussurrare " forse no."
Lo sguardo che ha, mi porta a calmarmi e a cercare di capire .

"Derek..." sospiro afferrando la sua mano e facendo un piccolo sorriso " apprezzo che ti preoccupi per me ma non sono una bambina e nemmeno così debole come magari pensi..."

"Non penso tu sia debole, lo sai" mi dice subito con tono dolce.

"Ne sono felice " dico sorridendo " posso badare a me e poi la storia delle casate credo sia da superare. Siamo quello che scegliamo di essere. Non quello che ci viene fatto credere di essere. "

Lui mi guarda negli occhi intensamente, alzando la mano accarezzandomi delicatamente la guancia e sussurrando " scusa. Non voglio che qualcuno ti faccia del male"

"So prottegermi benissimo, non credi?" Chiedo sorridendo alzando il braccio e facendo la mossa di braccio di ferro facendolo sorridere " Forza piccoletta che ci aspettano"

Entriamo nella Sala comune dei grifondoro dove troviamo i  nlstri amici seduti a casa intenti a parlare finché non attiriamo la loro attenzione.

"Ecco qua la nostra nuova coppia" esclama Roxy "Dove eravate finiti eh?"

Divento russa ai loro sguardi mentre cerco un posto dove sedermi, anche se è tutto occupato, ma all'improvviso sento tirarmi e mi trovo seduta sulla gamba di derek, il quale mi fa allacciare le braccia attorno al suo collo e porta un suo braccio attorno alla mia vita.

Arrosisco ancora di più facendo ridacchiare qualcuno e sussurro a Derek "Ehm...mi siedo da un'altra parte"

"Ma se stai benissimo qui"

"Derek'

"Non ci sono posti"

"Posso stare in piedi" gli dico ma lui sorride spostando con la mano libera una ciocca di capelli dietro l'orecchio dicendo "Resta qui "