Capitolo 50- Jen

583 32 47
                                    

"Guarda che quest'anno vinciamo noi la coppa"

"Beh forse"

"Tu pensi di no" mi guarda un po' male voltando il viso su di me.

"Non voglio fare conclusioni affrettate..."

"Sopprimi questo lato gentile" dice lui "E dimmi la verità "

"Va bene. Penso che Corvonero abbia grande probabilità di vincere quest'anno " affermo sistemandomi meglio sul suo braccio anche se un po' timidamente.

"Corvonero? Accettavo persino Grifondoro. " borbotta Derek facendomi ridacchiare " davvero?"

"No. Solo serpeverde deve vincere "

"Non devi essere così competitivo" gli dico e lui ripete la mia frase prendendomi in giro scherzosamente "Smettila Derek"

Lui smette di ridere però rimane col sorriso stringendo il braccio attorno alle spalle avvicinandomi a lui facendomi arrossire "Mi piaci quando arrossisci"

Arrossisco ancora di più distogliendo lo sguardo da lui puntandolo al soffiro della stanza.

Lui però si avvicina a me, lasciandomi un bacio a stampo, per poi staccarsi e guardandrmi negli occhi. Mi guarda in maniera intensa come nessuno mai mi ha guardata o almeno lo credo.

Poi si avvicina a me e approfondisce il bacio che ricambio, sentendo le farfalle allo stomaco, una sensazione mai provata prima.

"Devo...andare " dico quando ci stacchiamo ma lui afferra delicatamente il mio viso tornando a baciarmi.

"Davvero" bacio " devo " bacio "  " andare"

Lui sta volta mi risponde "Resta dai"

"Marco mi aspetta per le ripetizioni " dico e vedo il suo sguardo cambiare, farsi più serio.
In questa settimana ci siamo visti di nascosto varie volte, siamo stati insieme, cercando di capire cosa proviamo e abbiamo parlato fra un bacio e l'altro.
Qualche volta ho dovuto lasciarlo per andare da Marco e il suo sguardo si faceva più serio e mi diceva "Vai, hai ragione" invece sta volta il suo sguardo era più serio del solito, infastidito " Ma Marco fa così schifo che ha bisogno di te ogni giorno? "

"No però se ha bisogno del mio aiuto non lo lascio sicuro " gli dico mettendomi seduta sulle ginocchia mentre lui ancora sdraiato porta la sua mano sulla mia guancia accarezzandomi e mormora "Lui non vuole solo il tuo aiuto "

"Che vuoi dire?"

"Nulla vai " dice lui smettendo di accarezzarmi mettendosi seduto.  "Ti starà aspettando "

"Ti dà così...fastidio "

Lui fa una risata per nulla divertita "Non me ne frega nulla " e un po' questa frase mi ferisce.
Non voglio che sia geloso o qualcosa ma sembra ammettere che non gli importi nulla di me.

"Senti...questa cosa fra noi.." cerco di dire torturandomi le mani nervosa ma lui risponde secco "Ti ho già detto cosa ne penso "

"Si ma non voglio continuare a mentire, sopratutto alle mie amiche" gli dico sincero "e poi le cose nascoste..."

" e cosa vorresti dire? Che stiamo insieme ?" Chiede facendo un sorrisetto.

"Beh pensavo di si"

"Credevi male " mi dice ferendomi ancora di più " allora perché hai detto che ti piaccio? Perché questa settimana ci siamo comportati così? "

"Perché mi andava, sai che non sono fatto per stare insieme a qualcuno. Le cose da coppietta e tutto il resto. Credevo lo sapessi " mi spiega senza guardarmi.

"Già. Lo sapevo ma credevo fosse diverso..."

"Con te?" Mi chiede facendomi sembrare una stupida.

"Hai ragione " dico alzandomi afferrando il mio zaino da terra " Sono stata stupida a pensare..."

Metto lo zaino sulle spalle pronta per andarmene,  con le lacrime che minacciano di uscire , ma non voglio piangere, non voglio lasciarmi ferire ancora così mi volto " Io non sono fatta per questo. Per mentite alle mie amiche e non voglio... essere un passatempo. Se non vuoi stare con me lo capisco. Ci sono mille ragazze la fuori "

I suoi occhi un po' sorpresi si alzano su di me confondendomi ancora di più, sembra persino pentito ma la sua bocca lascia fuori solo brutte parole "Andrò da loro allora. Tu stai già facendo attendere il tuo studente preferito "

"Bene. Andrò da lui. " dico lasciandolo in quella stanza da sola con delle lacrime che escono lentamente bagnando le mie guance.

*
*
*

" Indovina chi ha preso una E al test di storia della magia?" Si avvicina al mio banco,mentre mi sto alzando,Marco tutto contento.

Sorrido per poi buttarmi ad abbracciarlo contenta per il suo risultato "bravissimo " e lui stringe dopo qualche secondo le sue braccia attorno al mio corpo.  "Grazie a te"

Mi allontano dall'abbraccio sorridendo anche se un po' imbarazzata "Ma sei tu che ti sei impegnato "

"La mia insegnante ha reso tutto molto più semplice " mi dice facendomi arrossire " quindi vorrei fare qualcosa per sdebitarmi "

"Non devi. L'ho fatto volentieri lo sai"

"Lo so ma voglio ringraziarti come si deve quindi sabato non prendere impegni. " mi dice facendomi l'occhiolino e onestamente mi trovo in imbarazzo non capendo se sia un appuntamento o no.
Non voglio farlo dopo aver 'rotto' con Derek in questi modo.

"Io...Marco...vorrei ma"

"Non è un...appuntamento " puntualizza schierandosi la voce "È un'uscita amichevole che spero tu accetta. Ti porto a mangiare qualcosa di sublime per ringraziarti e poi ci tengo "

"Se è così... va bene "

"Ottimo" mi sorride per poi portarmi una ciocca di capelli dietro all'orecchio "Stai bene?"

"Ehm si perché? "

"Ti vedo un po' strana in questi giorni " mi rivela sorprendomi "quasi triste"

"Tranquillo...sono solo stanca"

" capito " mi dice per poi appoggiare la mano sul mio braccio "se mai dovessi avere qualsiasi problema, fammelo sapere "

"Certo" dico per poi aspettare che faccia una qualche mossa ma lui rimane a guardarmi, osservare ogni mia mossa mentre io lo guardo  confusa "Andiamo?"

"Certo" sussurra gentilmente facendosi da parte , facendomi passare per prima.

Appena usciamo fuori dalla classe,  mi blocco quando scorgo una scena che mi paralizza. Derek che parla con una ragazza e dal suo modo di fare capisco benissimo che ci sta provando con lei.

Stupida me a credere che gli piacessi davvero, in fondo cosa dovevo aspettarmi?

Forse sentendosi osservato alza gli occhi dalal ragazza e li punta verso di me per poi fissarsi alla figura accanto a me che mi appoggia una mano sulla spalla "Jen sicura che vada tutto bene?"

"Sisi " dico guardandolo "sei gentile a preoccuparti "

Lui però mi guarda per poi osservare qualcuno alle mie spalle, lo osserva serio stringendo un pochino le dita sulla mia spalla però senza farmi male " Ti guarda "

"Cosa?" Chiedo sorpresa dalla sua affermazione continuando ad osservarlo confusa così Marco si morde il labbro inferiore per poi dire " Non fa altro che guardarti "

Jerek:Due Mondi Diversi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora