Jerek:Due Mondi Diversi.

Capitolo 41- Derek

Ma io sono coglione.

E se prima non fosse chiaro adesso lo è ancora di più.

Non mi avvicinerò mai più a Jen quando sto morendo di sonno. Mai più.
Sono peggio di quando sono ubriaco e vedo Voldemort ballare con Nagini.

Cammino per la stanza nervoso mentre mi preparo mentre sento degli sguardi su di me "Che c'è? "

" Stai bene? Sembri nervoso" mi dice Albus che è già preparato.

"Io nervoso? Sto benissimo. Una meraviglia. " rispondo io quasi isterico.

"Da quando sei così isterico?" Mi chiede Scorpius confuso.

"Io non sono isterico" sbotto sistemando la cravatta o almeno ci provo anche se mi viene una merda.

"Hai dormito male?"

"Non voglio sentire quella parola!" Esclamo puntando il dito contro Albus che mi guarda come fossi inpazzito.

"Quale? Dormire o male?"

"La prima. Non la voglio sentire " dico tornando alla mia cravatta.

"Credevo fossi stupido ma esaurito " dice Albus appoggiandosi alla porta. "Perché non vuoi sentire quella parola?"

"Tu ami farlo "dice Scorpius

"No invece!  Finiamo questo discorso "

"Va bene vado a controllare che Roxy si ricordi della pozione"

"Non nominare manco quello!"

"Curati"

"Non voglio sentire 'dormire ' 'pozione ' ' spalla' ' problemi ' anzi non voglio sentire una sola parola. Muoviamoci"

"Sta male " sento dire prima di uscire dalla stanza con loro dietro di me.

×
×
×

"Tutti stanno parlando della festa di sabato " sento Albus mentre siamo seduti a dei muretti fuori la scuola.

"Mi dovrò occupare dell'alcol " dico sorridendo.

"Io non capirò mai come fai a non farti sgamare " mi dice Scorpius ma io sorrido dicendo "Sono un uomo pieno di assi nella manica"

"Un genio del male direi " mi dice Lorcan diverito e io gli do conforma indicandolo facendo un occhiolino.

"Tu invece sembri occupato a voler diventare un genio" nota divertito Albus

"Emma lo sta tenendo sotto tiro" dice ridendo Lysander mentre il gemello lo colpisce alla nuca " Emma ci tiene"

Fingo di tossire "carcerato " ricevendo un'occhiataccia da parte sua che continua però a dire "Emma ci tiene un sacco e non mi va di deludere le sue aspettative"

"Hai paura che ti trovi stupido w ti lasci?" Chiedo "Non ti preoccupare,  lo sa già che lo sei"

"Domanda: ma lui deve sempre essere presente? " chiedi agli altri facendoci ridere.

"Senza di me, che sono l'unico single insieme a Matt il disperato, avreste una vita triste "

"Non sono disperato " Esclama Matt stizzito "E poi Charlie mi sta perdonando"
"Davvero? "
"Si"

"Adesso ti saluta alzando la mano vero?" Chiedo e lui mi colpisce con un pugno sulla spalla dicendo "Sono d'accordo con Lorcan. Perché deve stare qua?"

"Siete tutti molto permalosi,  sapete?"

"Roxy si è ricordata della pozione?" Chiede poi Albus ad Scorpius per poi lanciarmi un'occhiata ma quest'ultimo risponde "si ha detto che sabato mattina la consegna la fiala "

"Come se finito a farle fare il passaggio finale?" Chiede Lysander confuso ma io rispondo al posto suo "Rose ha sbattuto le palpebre e lui ha annuito"

Lui sospira volendo uccidermi "Un giorno avrò la mia vendetta"

"Non credo" cantileno allegro sentendomi molto meglio da stamattina.

In quel momento ci passa davanti con un libro in mano il famoso Charlie che non sembra neanche accorgersi di noi.

"Ciao Charlie" lo saluta Matt contento e con uno sguardo che mai gli ho visto lanciare a qualcuno.
Charlie alzo lo sguardo e ci osserva per poi fare un mezzo sorriso e dire "ciao Matt, ragazzi " poi si volta per continuare a camminare e leggere il suo libro.

Rimaniamo in silenzio a guardare Matt che sospira "Forse non hai torto Derek. " poi ci saluta e decide di andarsene.

E posso dire di aver sentito il suo cuore da custode dorato spezzarsi.

×
×
×

Sbuffo pensando a quante pergamene debba ancora scrivere da dover consegnare tra pochi giorni. La mia voglia è pari a zero ma decido lo stesso di andare a prendere un libro da cui poter copiare mezzo tema.
O meglio rielaborare artisticamente.

Appena entrato noto poche persone presenti, in effetti è quasi ora di cena e nessuno pensa a stare fino a tardi rintanato qua dentro.

Cammino per i vari scaffali guardando i vari libri finché non sento una leggera risata, fin troppo conosciuta alle mie orecchie, provenire accanto a me. Mi sposto un po' con un libro in mano e vedo in un tavolo seduti Jennifer che sorride,  indicando un punto sul libro, a un sorridente Marco che sta li ad ascoltarla attentamente.
Sarà sicuro per le ripetizioni e io adesso mi sento di nuovo come stamattina.

Appoggio il libro sullo scaffalw con fin troppa forza,  facendo un gran tonfo , visto che non c'è quasi nessuno, attirando l'attenzione dei due che si soffermano a guardarmi.

"Ehi Derek" mi saluta Jen sorridendo e io mi avvicino ricambiando il saluto e facendo un cenno a Marco che ricambia.

"Cosa fate?" Come se non fosse ovvio. Grande domanda Derek.

"Studiamo storia della magia" mi risponde Jen "tu come mai qui?"

"Cercavo un libro per fare una relazione per Erbologia " ammetto continuando a guardarla mentre mi osserva attentamente in viso, sembra come cercare di capire se sia stanco o no.

"Beh quello che tenevi in mano era del tutto fuori argomento " mi dice Marco

"Per questo l'ho appoggiato, non credi?" Dico guardandolo quasi male per poi chiedere "venite alla festa?"

Bravo Derek, gioca la carta della gentilezza.

"Credo di si, con le altre " dice facendo un piccolo sorriso "sperando che qualcuno ci faccia entrare senza troppe storie"

" ero ubriaco quella sera" dice Marco "ti pare che non ti avrei fatto entrare?"

Vorrei capire il senso della sua frase ma rimango colpito a guardare qualcosa al collo di Jen di cui non avevo mai indagato molto, avevo sempre notato una specie di catenina ma mai avevo osservato bene.

Il ciondolo è appoggiato sulla sua camicia ,al contrario di altre volte in cui stava al suo interno, e noto che è imprinto di mille colori e sorrido.
Lo ha sempre messo. E non me ne ero mai accorto .

"Ci sei Derek?" Mi chiede Marco passandomi una mano davanti agli occhi facendomi distogliere lo sguardo.

"Sisi stavo solo...bella collana Jen" le dico facendole un grand sorriso, notando come porta la mano sul ciondolo arrossendo "Grazie "