Capitolo 30-Derek

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Mi sveglio di merda quando sento qualcuno suonare senza freno al citofono della villa.
Cosa cazzo vi suonate?

Alle 10 di mattina. Voglio dormire, cazzo.

Mi alzo dal letto scalzo mettendomi solamente una maglietta a maniche corte sopra i pantaloni del pigiama per poi andare ad aprire al mio disturbatore seriale.

So che dovrebbe andare Kreus ma gli ho detto che non deve andare sempre lui, che ordine di merda che ho dato.

Mentre scendo assonato e scocciato dalle scale con i piedi che toccano il pavimento freddo della casa, penso a chi possa essere e mi viene in mente quella sclerata della Weasley Maschiaccio pronta a raccontarmi un altro disastro di merda che ha combinato.
Ho capito che siamo diventati BFF ma così mi sembra esagerato.

Apro la porta dicendo "Senti mi hai rotto con le tu storie del caz..." mi fermo quando noto che di Weasley non c'è un cazzo e che davanti alla porta c'è l'ultima persona che mai avrei immaginato di vedere davanti casa mia. Una villa così oscura.

Indossa dei pantaloni jeans con sotto degli stivaletti neri, mentre di sopra ha un maglioncino bianco con sopra un capotto nero aperto, i capelli biondo cenere lasciati sciolti che a causa del vento si muovono un po' , il viso senza trucco, come sempre bello.

Lei è bella.

"Cosa fai qui?" Chiedo quasi scontroso e maleducato nel vederla.

Lei si guarda un po' attorno in imbarazzo, come se non lo sapesse neanche lei poi alza la mano e mostra un sacchetto dicendo "Ho portato la colazione "

La guardo ancora confuso ma decido di non investigare oltre così le chiedo " Ciambelle o cornetto?"

"Ho preso entrambi " dice facendomi un piccolo sorriso così ni sposto dalla porta e dico "puoi entrare "

Appena entra , mi aspetto una qualche strana reazione da parte sua sulla mia casa ma l'unica cosa che mi dice è "La cucina?"

"Di qua" le dico facendo segno di seguirmi. Però poi mi fermo dicendo "In realtà abbiamo una grande sala da pranzo che è da quell'altra parte, in cucina c'è solo un piccolo bancone quindi..."

"Per me va benissimo la cucina " mi dice sorridendo e così andiamo nella cucina che è lo stesso grande ma dove c'è un bancone con due sgabelli per sedersi.

"Molto carina " mi dice appoggiando il sacchetto sul bancone e mettendo le mani bel capotto per stringersi di più in esso.

"Ti fa freddo?"

"No perché? " mi chiede confusa.

"Ti tieni così al cappotto " le dico divertito immitandola  "Puoi togliertelo"

Lei mi sorride, se lo toglie e lo tiene sotto braccio, così lo prendo e vado a metterlo nell apendiabiti nel corridoio mentre penso a cosa cazzo stia succedendo esattamente.

"Scusa se ti ho svegliato " mi dice quando ci mettiamo per mangiare  i vari cornetti e ciambelle che ha comprato.

"Tranquilla" le dico mentre mordo una ciambella "sono buone"

"Nel mio paesino sono le migliori di tutti" mi dice soddisfatta.

"I babbani sono bravi "

" Già e pensa che fanno tutto senza uso della magia. " dice lei prendendo un'altra ciambella.

"Quante ne hai comprate? " chiedo divertito mentre ne vedo uscire sempre di più dalla busta.

"Diciamo che la signora mi conosce e me ne da sempre fin troppi " dice timida " non vuole manco essere pagata"

Jerek:Due Mondi Diversi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora