O MIO DIO, RAGAZZE MI SIETE MANCATE, SCUSATE MA IN STO PERIODO SONO DAVVERO PIENA DI VERIFICHE E DEVO ANCHE RECUPERARE DELLE MATERIE.
PERDONATEMI.spero che il capitolo vi piaccia.
Grazie di tutto.
Vi voglio bene.
Buona lettura, lasciate una stellina ❤❤POV Federica
Un rumore forte mi svegliò, proveniva da qualche parte in casa, mi alzai e andai a vedere, in cucina c'era mia nonna, per terra, che piangeva per il dolore che sentiva alla gamba e si lamentava, io non sapendo che fare, le andai vicino e la consolai, dopo un po' smise di piangere e io mi tranquillizzai, si era addormentata.
Dopo un po' entrò mia madre e la vide lì per terra e chiamò subito l'ambulanza, arrivò poco dopo, la portarono in ospedale.
Il giorno dopo lei non poteva più camminare ed fu messa in una sedia a rotelle.
La vidi entrare, in sedia rotella, nulla di rotto, solo che non poteva più camminare.Mi svegliai di soprassalto, facevo sempre più spesso quel sogno e mi sentivo sempre più in colpa.
Avevo 11 anni quando successe il tutto, non capivo cosa stava succedendo e nessuno mi aveva detto la gravità della malattia... Solo quando la vidi entrare capì quanto grave potesse essere la sua malattia, solo in quel momento, capì che la malattia me la stava portando via.
Decisi di alzarmi è andare al piano di sotto, vidi mia mamma che parlava al telefono, le chiesi mimando chi era ma lei mi fece segno di stare zitta... Anche se non stavo parlando, quando attaccò parlò
"Devo andare in ospedale, tu vai a scuola"
"Perché? Che succede?" Chiesi preoccupata.
"Per ora niente di grave"
"Comunque Mami oggi è sabato..."
"Oh.. allora sistema la casa e cucina qualcosa per gli altri a pranzo"
Non mi diede tempo di rispondere che se ne andò lasciando con un bacio, un "grazie" e un "ci vediamo dopo" in lontananza.
Aveva detto che non era grave, quindi non mi preoccupai, mi sedetti sul divano a vedere un film.
Poco dopo mi arrivò un messaggio
"Da Simone A Federica:
Amore, oggi pomeriggio posso passare da te?"
Ero arrabbiata con lui, per quel bacio che mi aveva nascosto, o magari di più e volevo mettere le cose bene in chiaro.
Non ti lamentavi mentre ansimavi il mio nome, quelle parole si ripetevano nella mia mente dalla sera prima.
Risposi un semplice si e tornai a guardare il film.
...POV SIMONE
Stavo andando da fede, cioè in realtà ero già sotto casa sua, ma mi dovevo calmare prima di suonare.
Ad un tratto la porta si aprì e ne uscì una Federica, in pigiama e con dell'immondizia in mano, ma con il sorriso che mi fece innamorare in passato, era sempre bellissima e l'amavo un sacco.
Mi diressi verso di lei e la salutai, ma lei si allontanò da me. Era ancora incazzata.
"Ehi" disse
"Chi ci fai qui?" Mormorò.
"Sono venuto per parlare con te" dissi.
"Oh. Ehm. Okay.. dimmi"
"Riferito a quel bacio, io .. mi dispiace" perché non riuscivo a trovare le parole, non ci riuscivo mai.
"Pensi che un "mi dispiace" sistemi tutto? TU HAI BACIATO UN ALTRA E FORSE FATTO DI PIÙ." Disse alzando la voce.
"Lo so, ma non ho scuse, okay? Ero ubriaco ad una festa e c'era pure lei è sai com'è lei con me.." Mi interruppe.
"Si lo so com'è, non c'è davvero bisogno che mi spieghi. Tu hai preferito lei, e io sono stata quella presa in giro da tutti perché il ragazzo la tradiva di continuo, ma lei era troppo accecata, dall'amore -mimò delle virgolette- per vedere la realtà di persona che aveva davanti" parlò di sé in terza persona.
"Chi ti prendeva in giro?" dissi
"Tu dopo ciò che ti ho detto pensi a chi mi ha preso in giro?"
"Si, voglio sapere chi ti ha detto ste cazzate! Perché è successo una sola volta"
"Quando?" Chiese.
"Dopo due settimane dal nostro fidanzamento" dissi sincero.
"È successo di nuovo?" Non riuscivo a leggere i suoi pensieri, era così vuoto quello sguardo, di solito trasmetteva felicità.
"No. Mai. "
"Perché mentre stavo scopando con lei mi sono reso conto che io immaginavo te" dissi spiegandole.
"Potevo essere io, invece di un'altra" rimasi confuso da quelle parole, voleva dire che era pronta?
Mi avvicinai e la baciai, ma non ricambiò
"Ti prego" dissi strappandogli un altro bacio.
"Fede" mormorai.
La baciai di nuovo e sta volta ricambiò, picchiettai, con la lingua sulle sue labbra per ricevere l'accesso alla sua, e appena socchiuse le labbra, ci baciammo in un bacio passionale, che fecero vedere quanto realmente ci eravamo mancati.
Ci staccammo e lei mi sussurrò all'orecchio.
"Sta sera dormiamo insieme?"
"Si"
"Vengo io da te" disse.
"Okay" mi allontanai ma prima le lasciai un lungo bacio.
Mi aveva perdonato? In fondo era passato e io ero stupido.
...
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Non smettere di amarmi.
Literatura FemininaDopo alcuni balletti Federica si sedette ormai stanca sul divano con lui, e senza accorgersene erano a pochi centimetri una dalle labbra dell'altro. Il suo cuore iniziò a battere forte, la distanza diminuiva sempre di più, il bacio era inevitabile. ...