FEDERICA POV
Mi svegliai per colpa di un lampo di luce che mi colpì gli occhi, tastai il letto di fianco a me, ma non sentì nulla o meglio nessuno.
Scesi dal letto e mi vesti velocemente e andai verso la cucina, ma era buia.
Possibile che non ci fosse nessuno? Accesi la luce e Simone spuntò da dietro abbracciandomi e facendomi spaventare.
"Dio sei così stupido" dissi e lui rise, ma c'era qualcosa di strano nella sua risata, mi girai e notai che era suo fratello, Marco, aveva gli occhi dello stesso colore del fratello, però era piu alto e più muscoloso e aveva 3 anni in più.
Mi allontanai immediatamente e lo guardai chiedendo spiegazioni.
"Ehi dai ragazzina, tuo fratello è uscito, abbiamo un po' di tempo" disse avvicinandosi a me con sguardo malizioso.
"Sta lontano da me" dissi andando dalla parte opposta.
Iniziò a ridere e io non capì.
"tesoro, tu sei la ragazza di cui mio fratello si è innamorato, non ti farò niente" si fermò "lo faccio solo con le puttanelle che si portava a casa prima di te" disse guardandomi, io rimasi zitta e lui si avvicinò a me.
"Davvero, non sono un maniaco era uno scherzo" disse guardandomi più serio vedendo che ero spaventata.
"O-okay, ma non farlo più" dissi.
"Tranquilla" rise "comunque squisite le lasagne di ieri sera" si congratulò.
"Grazie" risposi con un sorriso.
Sapevi che quelle parole mi avrebbero rovinato, non avrei dovuto ascoltarle, ma era tardi e ora quella parole mi giravano per testa "le puttanelle che si portava a casa" mo avrebbero tormentata finché non avrei chiesto spiegazioni a Simone, solo che non sapevo come fare e ora lui non c'era neanche, poteva essere con qualche ragazza, o puttanella come le chiama Marco, a scopare
"Hai fatto colazione?" Mi domandò sentendo il mio stomaco fare rumore e prendendo dei cereali al cioccolato.
"No"
"Hai fame?"
"Si... Tanta"
"Va bene il latte, credo che abbiamo solo quello" disse Marco
"Certo, grazie" dissi con un sorriso avvinandomi a lui.
Riscaldò il latte.
"Quanti cucchiaini di zucchero?" Chiese
"Mh.. 2 grazie, dov'è Simone?" Chiesi.
"Non lo so, ma credo sia andato al supermercato"
Mise lo zucchero nelle due tazze e ci verso sopra dei cereali, poi prese la sua tazza e andò verso il divano.
"Io guardo film, vuoi vederlo con me o rimanere lì in piedi?" Disse ridendo.
"Che film guardiamo?" Chiesi curiosa.
"Cosa ti piace?"
"Un po' di tutto" dissi.
"Mh.. Okay" disse iniziando a scorrere i vari film e serie tv, ad un tratto si bloccò e si girò verso di me.
"Dimmi che ti piace o che almeno conosci The Walking Dead" disse, quando pronunciò quel nome gli si illuminarono gli occhi.
"Si, si certo che la conosco, amo quella serie, sto aspettando che esca la nuova stagione" appena dissi quelle parole, lui si alzò e iniziò a saltare e abbracciandomi urlando frasi tipo "una ragazza a cui piace sta serie" "o mio dio non ci credo" "mio fratello se le sceglie proprio bene" dopo alcuni minuti si calmò e si sedette e fece partire una puntata della quarta stagione.
Dopo venti minuti di zombie che mangiano persone e persone che uccidono zombie, che io non riuscì a seguire perché ero tormentata dal pensiero del ragazzo che amo con un altra, Simone entrò, posò le buste della spesa, come aveva detto Marco era andato al supermercato e i miei dubbi che potesse essere con un altra si recarono in un angolo remoto della mia mente, Simone venne verso di me mi diede un bacio e si sedette tra me e Marco, mi appoggiai al suo petto e lui mi mise un braccio sulle spalle.
Restammo così a guardare due puntate di fila, quando il campanello suonò ed entrarono gli amici di Marco, guardarono me e poi Simone e Marco, che gli bisbiglio qualcosa e ci lasciarono stare. Simone andò in camera e io lo seguì.
"Ehi che succede?" Gli chiesi vedendo che era incazzato.
"Quei bastardi amici di mio fratello" si interrubbe "io li odio e non voglio che vengano a casa, sono cattive persone e non voglio neanche che mio fratello li frequenta sono persone di merda" disse tutto d'un fiato.
"Ehi ehi calmati, tuo fratello è grande sa come cavarsela" gli dissi guardando negli occhi e accarezzandogli il viso.
Si avvicinò a me e fece sfiorare le nostre labbra, poi in seguito mi diede un bacio casto, uno di quei baci che ti trasmettono il calore e l'amore che l'altra persona prova per te, un rumore di qualcosa di vetro che si rompeva attirò la nostra attenzione separandoci da quel bacio che amavo.
"Cazzo" disse a qualche centimetro dal mio viso. "Resta qui" mi ordinò.
Andò di là, ma non riuscì a sentire nulla, solo Marco e Simone discutere, ma non riuscivo a capire cosa dicessero, poco dopo rientrò in camera.
"Hanno rotto un vaso di mia madre" disse sedendosi sul letto.
"Mi dispiace"
"Non hai nulla da dispiacerti non è tua la colpa se mio fratello ha come amici dei perfetti coglioni." Disse ancora più nervoso.
"Okay amore ma adesso cerca di calmarti, okay?"
"No. Cazzo non riesco a calmarmi okay? Quelli di là sono degli stronzi che hanno rovinato mio fratello già una volta non voglio che succeda di nuovo, Dio. Odio chi mi dice di calmarmi quando sono incazzato nero, perché non serve a niente serve solo a far peggiorare la situazione, quindi se mi devi dire un fottuto "mi dispiace" sta zitta." Disse per poi girarsi e tirare un pugno sul muro e un calcio sul comodino. Io mi avvicinai a lui e nonostante le sue parole mi avevano fatto male, sapevo che le aveva dette perchè era arrabbiato e con qualcuno doveva sfogarsi non dico che è giusto il fatto che mi abbia trattata in quel modo, però aveva solo bisogno di sfogarsi e calamarsi e un litigio con la ragazza che ama non sarebbe il massimo, mi avvicinai di più a lui e mentre gli stavo per appoggiare la mano sulla spalla, lui si girò e tirò la lampada che aveva sul comodino dall'altra parte della stanza, io mi spaventai dal gesto fatto all'improvviso e balzai indietro e feci un urlo per poi coprirmi la bocca con le mani.
Lui appena sentì l'urlo si girò verso di me, con sguardo preoccupato.
"T-ti ho preso?" Disse avvicinandosi per vedere se stavo bene.
"No.. solo che mi stavo avvicinando e mi hai presa alla sprovvista" dissi guardandomi le mani.
"Sai che non ti farei mai del male, vero?" Chiese e io annuì, lui avvolse le sue braccia a me e mi attirò a se per darmi un bacio sui capelli e sussurrai "scusa" e "ti amo" che ricambiai baciandolo, lo sentì rilassarsi con i miei baci nel petto e le carezze nella schiena.Ciao ragazzi, questo è il muco capitolo spero vi sia piaciuto, so che non è il massimo, mi dispiace. :(
Volevo pubblicizzare la storia di XxstylesscharmxX quindi passate a leggere la sua storia "Marriage" è una bella storia, che seguo personalmente.
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Non smettere di amarmi.
ChickLitDopo alcuni balletti Federica si sedette ormai stanca sul divano con lui, e senza accorgersene erano a pochi centimetri una dalle labbra dell'altro. Il suo cuore iniziò a battere forte, la distanza diminuiva sempre di più, il bacio era inevitabile. ...