6 novembre
Sero mi scrisse la sera stessa. Chiesi ad Eiji se avesse preferito che io rimanessi al di fuori dei suoi problemi. Ma mi disse di non preoccuparmi, e che comunque una persona ad aiutarla non gli sarebbe dispiaciuta. Lui non sapeva gestire quei disturbi, e la mia mano non avrebbe fatto altro che aiutare.
Così la sera stessa leggemmo assieme il messaggio inviatomi da Sero.
In sintesi diceva che il mio amico avrebbe potuto avere una forma di depressione lieve ma con tendenza a corniciarsi nel tempo; varie insicurezze, anche a livello fisico; ansia sociale... e chi più ne ha più ne metta.
-È grave Signore? Non guarirò mai?! Lei non mi vorrà più e dovrò tornare alla villa?- singhiozzò e corse a chiudersi in bagno piangendo.
Immediatamente abbandonai il telefono sul divano e cercai di non fargli chiudere la porta, ma arrivai tardi. Aveva già chiuso a chiave.
Bussai in modo calmo e razionale.
-Eijiro, non farti film mentali. Io voglio aiutarti, ti starò vicino, te lo giuro. Lì affronteremo assieme, non sembra, però dopo tutti questi giorni di convivenza ho capito che sto iniziando a tenerci a te, sei una brava persona Eijiro. Noi siamo... amici-
Sentivo i suoi singhiozzi provenire dal basso, probabilmente si era seduto e poggiato con la schiena alla porta.
Mi abbassai d'istinto anche io. Posai la mano sulla porta
-perfavore apri- un pensiero mi passo veloce per la testa.
Volevo baciarlo.
Pogiare le mie mani sulle sue guance e far unire le nostre labbra. Assaporarle passionalmente, farle coincidere. Era così carino...
Oddio, ma cosa andavo a pensare?!
Non lo conoscevo molto, vivevamo semplicemente assieme. Nulla di più. Era stata solo una sensazione. Capitava a tutti no?!
Inoltre Eijiro assomigliava al mio prototipo di ragazza ideale.
PERÒ AVEVA IL PENE
Certo, mia madre mi diceva spesso che potevo amare chiunque volessi, però mi sembrava così strano. Molti miei amici erano gay ma io ero super etero.
Anche quando al liceo conobbi quella ragazza... con il fratello palestrato....
Cercai di riprendermi più in fretta possibile.
Ero un uomo fidanzato io.
Mi rialzai. Quando il moro ritornò da me con un fazzoletto in mano non riuscì a resistere, lo strinsi forte a me.
Un tipo menefreghista e antipatico che asciugava le lacrime di un ragazzo che conosceva da poco più di un mese. Stavo cambiando, questa persona mi stava facendo cambiare.
Non era un romanticone, ma pensava che l'amore potesse cambiarlo.
Distolsi lo sguardo, il moro si era poggiato sulla mia spalla. Le sue gote erano arrossate e i suoi occhi un po' rossi.
Mi allontanai piano
-cosa vuol dire essere amici?- oramai mi ero abituato a dovergli spiegare quelle piccole cose
Ci spostammo in camera mia, dove lo invitai a sedersi sul letto.
-vediamo, mhm, un amico è una persona con cui non hai legami di sangue ma a cui tieni particolarmente. Ma che assolutamente, non vuoi baciare-
Scossi la testa
-ho capito, grazie. È una cosa bella allora, ci tieni a me!- si sedè sul letto
Cercai di nascondere il mio sorriso portandomi una mano alla bocca.
-wow Bakugou! Il tuo letto è davvero soffice e morbido, posso?- domandò titubante prima di sedersi
-si che puoi- aspetta, mi hai chiamato Bakugou!- ero davvero sorpreso, il nostro rapporto stava maturando
-scus-
-NO! Assolutamente, anzi, sei stato molto bravo- arrossì e lasciò farmi vedere i suoi occhi portando indietro i capelli.-Guardati, stai già facendo passi da gigante- gli feci notare
Chiacchierammo un altro po', successivamente lui ringraziò ancora e decise di andare a dormire. Mi diede la buonanotte e chiuse la porta della mia stanza.
Aprì il balcone e presi la mia pianta di rose, qualche petalo cadde, la spostai dentro.
Sapevo che sarebbe morta a breve. La pianta. Il clima non era adatto a lei. Cercavo di salvarla come meglio potevo, finchè sarebbe durata l'avrei tenuta.
Mi sdraiai sotto le coperte, quando certi pensieri tornarono.
Cosa mi era passato per la testa cazzo? Baciare Eiji?! Non potevo credere di averlo anche solo pensato
Anche se, non era di certo un brutto ragazzo. Aveva dei lineamenti delicati e la pelle candida come quella di una ragazza.
Passai una mano su tutto il mio corpo
Gli occhi grandi, le guancia rosse e le labbra carnose. Espirai. Baciarle sarebbe stato un esplosione di passione probabilmente.
Una mia mano si mosse automaticamente verso i miei boxer. Non lo facevo da molto.
Con il suo carattere timido in quel caso si sarebbe certamente vergognato, coprendosi la faccia e chiedendomi di smettere di provocarlo o di andare più piano.
Respiravo forte mentre la mia mano si muoveva sempre più velocemente.
-mhh- riuscivo a vedere la sua pelle chiara che baciavo, mordicchiavo e succhiavo. Lui gemeva sempre più forte
Era tutto troppo. Un pensiero fugace mi portò alla mia ragazza
Venni.
Acceai la luce e mi pulì con i fazzoletti pogiati sul comodino. Passai una mano sulla mia testa.
Provai una sensazione di tristezza e vuoto, mi stropicciai gli occhi.
Beh, oggi ero solo stressato. Pensai.
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Happy Sugar Life KIRIBAKU
FanfictionBakugo vive la sua vita normalmente, sembra non gli manchi nulla. La casa, gli amici, la fidanzata e un lavoro... ma dentro sente ancora un vuoto. Potrà trovare qualcosa che sconvolgerà la propria vita proprio ai suoi piedi? ⚠️ATTENZIONE⚠️ Boyxboy ...