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10 febbraio

-Mi raccomando, non farti intimorire. Sei cambiato, sei una persona nuova. Ci vediamo tra mezz'ora qui fuori- mi diede un bacio e ognuno prese la sua strada.

-Sono forte, sono forte, sono forte- feci un grande respiro e dissi alla guardia di aprire la porta.

C'erano donne di mezza età che parlavano probabilmente con i figli; o mariti che parlavano con le mogli psicopatiche. Un ragazzo mi disse di accomodarmi su una sedia e così feci.

Mi sedetti e aspettai davanti quella lastra di plexiglas rafforzata e aspettai.

Era fastidioso doverlo rivedere ma mi doveva delle spiegazioni e le avrei ricevute.

Una porta si spalancò e lo vidi arrivare. Continuava a dimenarsi, io presi il telefono pogiato al muro per parlare e lo avvicinai all'orecchio.

-mi mancava un sacco da box su cui sfogarmi- disse Endevor

-e io voglio sapere la verità e anche velocemente. Perché mi hai rapito? Voglio tutta la storia- scandì bene

-e perchè dovrei raccontartela? Sapevo che dovevo ucciderti tempo fa, come feci con quella donna. Non ricordo nemmeno come si chiamasse- se la rise di gusto

-Mama non la devi toccare era una ragazza perfetta! Fai schifo. Me le devi delle spiegazioni, tu mi hai ucciso-

-Era solo una puttana! Non era brava a fare il suo lavoro, solo perchè ogni tanto sorrideva non voleva dire che fosse felice o buona. Cosa vuoi sapere? Perchè ti ho fatto rapire? Ci arrivi benissimo da solo, vuoi che te lo dica io per sentirmi in colpa?- sorrisi e inchiodai il mio sguardo su di lui

-Voglio sentirlo da te perchè solo tu puoi darmi queste risposte. È vero che mio padre è lo stilista piu famoso del Giappone? RISPONDIMI PERCHÈ LO HAI FATTO?!- sbattei i pugni sul tavolo

-signore abbassi i toni la prego- disse una guardia dietro di me

-Solo perchè non voglio stare in cella di nuovo e spero che questo ti faccia malissimo perchè è colpa tua se ora sono qui- rispose alzando gli occhi al cielo

-non puoi aver fatto tutto questo solo per-

-circa una ventina di anni fa, tuo padre si trovava in Francia per lavoro, si parlava tanto di questo famigerato figlio che dovesse avere. Secondo me anche troppo. Così appena tornò in Giappone ti feci rapire, sai, mi mancava un po' di personale. Ma non sono mai riuscito a buttarlo giù, è sempre stato il primo. Anche dopo il divorzio di tua madre, non è più lo stesso però. In ogni caso non mi avevano mai scoperto prima che tu scappassi. Perchè tuo padre... era il mio migliore amico-

Qualche secondo passò, e riaffiorarono più dubbi nella mia mente.
-dove abita? E perc-

-L'invidia gira il mondo. Ora non mi va più di parlare, ti auguro di non tornare mai più qui- posò il telefono

-DOVE ABITA? ENJI! RISPONDIMI! HAI ROVINATO AMCHE LA TUA FAMIGLIA PER QUESTA STRONZATA NON TI FAI SCHIFO?! SHOTO TI- VAFFANCULO- Ero confuso, non sapevo cosa pensare ma mi alzai e me ne andai, magari a Katsuki era andata meglio...

Bakugo's pov

-ma come hai potuto fare una cosa del genere? Tentare di uccidere Eijiro? Una persona Uraraka- la guardavo quasi shookato, incredulo. Era tutto così impossibile, queste cose non si vedevano nemmeno nei film

-sono venuto solo per chiarire, lo sai. Io non ti ho mai amato e se devo dire la verità ora sto provando un gran senso di paura e ribrezzo verso di te. Cioè sei sempre stata la solita ragazza egocentrica e viziata. Perchè ti sei spinta a tanto?- per la prima volta la vedevo senza trucco.

-grazie ora che me lo hai detto probabilemte riuscirò a dormire- fece una strana faccia schifata

-smettila. Come hai potuto? Non sei una delle migliori persone ma non credevo potessi arrivare a tanato. Potevi parlarne con me, con tuo padre-

-Basta Katsuki, ho sbagliato, come sempre in tutta la mia vita! Adesso vattene via, passerò questo tempo a riflettere, mi serve- mi lasciò lì, così. E se ne tornò in cella. Forse aveva capito i suoi errori? Non lo sapevo, in ogni caso dovevo solo lasciarla e tornare da Eijiro. Così era stato e mi andava bene.

Mi recai all'uscita e lo aspettai con impazienza.

-Eiji! Stai piangendo?- corsi ad asciugargli gli occhi con un fazzoletto

-per invidia? Ma è serio? Rovinare la vita a delle persone per cosa? Io non posso crederci- diede un calcio ad un bidone dell'immondizia.

-senti, io so che suona molto da egoisti però se non fosse successo questo noi non ci saremmo mai conosciuti. E questo mi ha salvato la vita- mi baciò e io sorrisi felicissimo.

-grazie- arrossì

-Non devi ringeraziarmi, comuqnue ora andiamo in macchina- lo presi per la mano e ci muovemmo.

-vorrei conoscere mio padre, non so nemmeno se sia stato informato di tutto questo- prese il mio cellulare e iniziò a digitare qualcosa

-credo di aver trovato il suo indirizzo-

Happy Sugar Life KIRIBAKU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora