19

246 22 5
                                    

22 dicembre

-che ne dici?- domandai mordendomi le unghie

-mmh, scusami Bakugou però non credo ti rispecchi a pieno. Sembra quasi come se qualcuno ti avesse costretto a scriverlo- annuì

-oramai credo di conoscerti almeno al 65% e questo non sei tu. Penso che l'idea per una storia "perfetta" ti verrà quando smetterai di stressarti così tanto, quando non ci penserai più. Dovresti solo, vivere. Magari vai in qualche posto, a vedere un bel paesaggio, raccogli le idee e forma qualcosa di bello come tu sai fare no? In queste quattro mura non troverai un fantasy- rimasi con la bocca aperta e gli occhi pieni di luce.

-HAI RAGIONE! Grazie Eijiro- presi il giubbino e corsi fuori, verso chissà che luogo. In cerca dell'ispirazione.

Quando sentì urlare dalla porta un:
-il pranzo!- rientrai, afferrai il bento e uscì nuovamente.

Eijiro's pov

17:30

Presi i soldi che avevo trovato per strada tempo fa e corsi a comprare un regalo per Natale prima che Bakugou tornasse a casa.

Avevo già le idee chiare, una bellissima pianta di rose rosse. Ultimamente lo vedevo perso, rimurginare sempre sull'angolino dove tempo fa giaceva quella pianta.

Pensai che questa, anche se non fosse stata l'originale, sarebbe comunque stato un bel pensiero. Insomma, che lo avrebbe fatto felice.

Respirai, come mi aveva insegnato Bakugou, e poi entrai nel negozio.

-Buonasera posso esserle d'aiuto signore?- mi guardai attorno. L'odore dei fiori mi invase le narici. Tutto era molto colorato e pieno di vita.

-mi serve una pianta di rose per una persona speciale- girai lo sguardo e portai i miei capelli dietro l'orecchio.

-ohh ho capito- mi fece l'occhiolino, cosa che io non riuscì ad interpretare molto bene.

Le sue mani intrecciarono, tagliarono e piantarono. Poi mi passò un fogliettino bianco con su scritto: buon Natale

-può scrivere qualcosa alla sua "persona speciale" così poi la spillo con il pacchetto- mi spiegò.

Quando mi passò la penna, la mia mano scrisse da sola, senza che io avessi bisogno di pensare a cosa dirgli.

Il regalo si presentava davvero bene. Era una confezione rossa, con un fiocchettino, da cui sporgevano tre rose rosse come i suoi occhi. La presi, pagai e tornai a casa fiero del mio acquisto. Ma prima che io potessi incamminarmi sentì la campanellina del negozio suonare e segnare alla fioraia l'arrivo di nuovi clienti. Non ci diedi molto peso, continuai a guardare d'avanti a me fino al mio palazzo.

Fortunatamente, non era ancora tornato. Così, potei nascondere la nostra nuova amica.

Approposito, l'otto dicembre avevamo anche decorato abitazione. Avevamo fatto l'albero in salone, messo le ghirlande e le lucine.

Casa.

Mi sentivo a casa.

Il Natale però mi ricordava Mama. Mi sarebbe piaciuto decorare casa con lei ancora una volta.

Io mi sarei vendicato. Prima o poi.

Bakugo's pov

Mi trovavo su una collinetta abbastanza lontana dalla città. Guardavo il tramonto con un taccuino e una penna in mano. Avevo finalmente deciso.

Avrei narrato di un ragazzo senza poteri circondato da eroi molto talentuosi. Beh, era tutto ancora da aggiustare però ci stavo lavorando. Qualche idea l'avevo trovata.

Era praticamente una rivisitazione più sofisticata della storia che scrissi quando ero un bambino. Quella che mia madre apprezzò molto. In quei giorni l'avevo pensata molto, non avevo più nulla che mi ricordasse di lei apparte i miei ricordi, che mi tornavano in mente ogni giorno. Sospirai.

Corsi in macchina per andare a casa e mettermi subito a scrivere. Intanto avevo pensato anche al regalo di Natale di Eiji, dovetti solo scrivere un messaggio.

___________________________________

Mina vagante:

Io:
Hey, potresti svolgermi un
servizzietto entro Natale?
17:39


Inoltre dovevo ricordarmi di accennare alla mia ragazza che stavo dividendo casa con un mio amico. Altrimenti quando sarebbe tornata sarebbe stato tutto più complicato.

Già sentivo la sua irritante voce: "gen gne ma sei diventato un barbone? Non devi avere amici oltre me bla bla bla. Non mi ami più" Avrei risposto che volevo comprarmi una casa più grande e trasferirmi più vicino a miss lamentina, o farle dei regali ancora più costosi.

Sinceramente pensando al futuro non vedevo una relazione con lei, quindi dovevo trovare un altro lavoro al più presto. Dovevo vivere una vita felice.

? Pov

-conosce questo ragazzo o no!?- la ragazzina che sembrava avere intorno ai vent'anni indietreggiò e minacciò di chiamare la polizia

-lo conosci o no?!- non mi servivano le sue lacrime, ma informazioni sul ragazzo di cui stavo mostrando la foto.

-basta diciamo al capo che è morto- il moro dietro di me continuava a dire stronzate al posto di aiutarmi.

-si così il capo ci uccide. Lo sa che Kirishima non è stupido, inoltre non è stato trovato nessun corpo nulla, lo abbiamo visto quella volta al supermercato. Ora dobbiamo solo riportarlo alla villa e finalmente potremmo essere ben ricompensati. Quindi muoviti- il ragazzo continuava a sbuffare.

Uscimmo da quel negozio senza informazioni. Quel maggiordomo era più intelligente di quanto pensassimo.

Happy Sugar Life KIRIBAKU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora