열셋

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JISUNG POV :

Ero su un treno sulla via di ritorno a Seoul. Stavo guardando fuori dal finestrino al buio, rendendomi conto che in realtà non avevo mai viaggiato così tardi. In treno non c'era quasi nessuno, ma nonostante ciò tenevo la borsa vicino a me un po' spaventato, con pensieri diversi che mi scorrevano per la testa, uno di quelli era Minho. Toccai il mio cuore sorridendo come un bambino.

"... Amo questa sensazione...."

Quando il treno arrivò alla stazione avevo paura di incontrarlo.

sono venuto fin qui, e adesso?

L'agitazione prese il controllo sul mio debole corpo e iniziai a battere nervosamente il piede per terra cercando di domarla.

Stavo per scendere e dal vetro della porta potevo vedere che Minho era precisamente fuori dalla mia porta.

Quando uscii rimasi immobile di fronte a lui imbarazzato, dopo qualche secondo mi sorrise avvolgendo le braccia intorno a me.

Fui sorpreso, rimasi lì per un istante metabolizzando la cosa prima di ricambiare l'abbraccio.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi e abbandonandomi al suo calore.

Gli misi le mani intorno al collo e mi alzai in punta di piedi abbracciandolo come si deve, aveva un profumo così buono.

"Mi sei mancato tanto"

La sua mano mi accarezzò i capelli e mi baciò la testa, lasciandomi senza parole e con la tachicardia, stavo davvero per piangere dalla felicità.

Ci staccammo lentamente dall'abbraccio, lui mise entrambe le mani al collo costringendomi a guardarlo negli occhi, e le mie mani erano basse a tenere gli angoli della sua giacca.

"Jisung... vuoi essere il mio ragazzo?"

"E-eh?..."

Che cosa? Già? feci qualche passo indietro sorpreso ma ovviamente felice.

"D-di già?"

Rise continuando a tenermi il collo. Abbassai la testa sentendo le mie guance infuocarsi, lui ci poggiò le mani fresche e mi rialzò la testa.

"Io ti piaccio, tu mi piaci... cos'altro dobbiamo aspettare?" disse con un sorriso, ma io scossi lentamente la testa.

"I-io non sono s-sicuro"

"Perché? ...Non ti fidi di me?"

THIRD POV :

Jisung guardò i loro piedi e scosse lentamente la testa in un "sì". Minho si sentì un po' ferito e gli tolse le mani da dosso, non voleva metterlo ancora più a disagio.

"...perché?..."

Jisung lo guardò di nuovo, avrebbe fatto passare Minho come una brutta persona dicendolo in quel modo, ma non trovava altre parole "Io... ho la s-sensazione che p-prima o poi tu t-ti stancherai e c-che te ne andrai da qualcuno che non ha probl-"

"Jisung! Ey ey fermo. Mi piaci perché sei tu, e mi piaci proprio così come sei." disse prendendo di nuovo le sue guance gonfie tra le mani sorridendogli.

"Mi piaci così tanto jisung, nelle ultime settimane ho continuato a pensarti ogni giorno, ogni secondo, chiedendomi se stavi bene, come avevi passato la giornata...e ora voglio davvero conoscerti meglio come persona. So che potresti pensare della tua salute come un ostacolo tra di noi, ma lasciami essere onesto, non mi dispiace affatto perché fa parte di te e voglio conoscerla proprio come te....non riesco a immaginare la mia giornata senza vederti...e voglio restare vicino a te adesso, domani, dopo domani e anche dopo quel giorno... io ho solo bisogno di sapere come stai per sentirmi meglio, anche se decidessi di non accettare la mia proposta."

moon || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora