삼십 삼

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JISUNG POV

Attraverso un sogno in una notte tranquilla e pacifica qualcosa scosse il mio cuore. Sentivo le mie palpebre pesanti e non avevo più la forza di sollevarle. Il mio respiro diventava sempre più debole. Ero rattristato e sentivo le lacrime scendere lentamente lungo le mie guance, ma anche quella sensazione stava lentamente svanendo. Perché? Perché ora? Ci sono molte cose che volevo fare. Ma questo sembrava essere il mio destino. Sentii i miei organi smettere lentamente di funzionare, sembrava essere la mia fine. Non avevo nemmeno la forza di guardarlo o baciarlo un'ultima volta. Gli strinsi forte la mano, era l'unica cosa che potevo fare.

...Ti amo.

THIRD POV

"J-Jisung?..."

Gli toccò le guance e lo scosse lentamente ma non rispose. Le lacrime stavano già scendendo sulle sue guance, lentamente e spaventosamente abbassò la testa sul petto.

E scoppiò a piangere. Cominciò a tremare, si avvicinò al viso e gli baciò le labbra.

"N-no.......per f-favore..... no... ti prego!!"

Le sue lacrime coprivano il viso freddo di Jisung.
Voleva solo una risposta da parte sua, rimpiangeva di non aver avuto la possibilità di salutarlo, di sapere che era l'ultima volta che gli avrebbe detto che lo amava.

Sua madre chiese l'aiuto dei vicini, per separare Minho dal corpo di Jisung. Era distrutta, non aveva mai visto suo figlio così. Nemmeno alla morte del fratello.

"No!... Vi prego!.... L-Lasciatemi andare!! Jisung! Jisung!"

Lo separarono dal corpo di Jisung e lo rinchiusero nella sua stanza con sua madre.

"Mamma! Ti prego! È ancora vivo- ha solo bisogno di un bicchiere d'acqua!!... s-starà bene- ho b-bisogno di aiutarlo.... lui... lui aveva freddo... probabilmente non l'ho abbracciato abbastanza forte-"

"Minho calmati! Calmati!! Per favore tesoro..."

Minho urlava tra le lacrime. Probabilmente sarebbe stato meno male se qualcuno gli avesse sparato dritto al cuore.

"Mamma starà bene? Giusto?!" cadde a terra e pianse. Sua madre non lo lasciò andare dalle sue braccia.

"D-dovevo comprargli una sedia a rotelle cosicché potessimo andare insieme a fare una passeggiata... doveva esporre il suo quadro alla mostra... lui dovrebbe... dovrebbe essere ancora qui con me..." non riusciva a smettere di pensare che fosse morto tra le sue mani, sul suo petto.

Sua madre lo confortava mentre piangeva incessantemente.


[...]

Il giorno del funerale fu un vero inferno per Minho. Ricoperto di lacrime se ne stava con il suo abito nero sulla tomba di Jisung.

Hyunjin lo teneva perché riusciva a malapena a stare in piedi. Tremava tutto e le lacrime cadevano costantemente come un fiume.

Quando il funerale finì, tutti se ne andarono ma lui rimase seduto accanto alla sua tomba. Non poteva credere che fosse giunto il giorno di guardare quella lastra di marmo, non poteva credere di aver seppellito suo fratello e il suo amore nello stesso cimitero, era troppo dolore per lui.

"Mi manchi, già..." fece un respiro profondo. Il suo cuore soffriva.

"S-sto così male senza di te..." si toccò il cuore chiedendosi per quanto tempo avrebbe sofferto ancora.

"...spero tu possa riposarti sulla luna..."

[...]

Secondi, minuti, giorni erano un inferno per Minho, non vedeva il senso della vita senza Jisung, gli mancava tutto di lui. La depressione aveva preso il controllo del suo corpo, non voleva mangiare, vedere nessuno, nemmeno sua madre che cercava di parlargli.

Sapeva di starsi comportando da egoista nei confronti di sua madre, ma il dolore nel suo cuore era insopportabile. Per la prima volta, aveva cercato di annegarsi in una vasca piena d'acqua nella speranza di poter rivedere Jisung e risparmiarsi il dolore che si stava portando nel cuore. Ma sua madre lo aveva salvato per un soffio. Poi una notte aveva provato ad andare in overdose ingerendo le pillole di Jisung che erano ancora nel suo cassetto. Ma ancora una volta sua madre era riuscita a salvarlo, non voleva perdere di nuovo un altro figlio.

Erano passati tre mesi dalla morte di Jisung, le condizioni di Minho erano le stesse del primo giorno, solo che i suoi occhi non avevano più lacrime per il pianto.

Era sdraiato sul letto del suo ragazzo, tenendo saldamente in mano i suoi occhiali. Sua madre entrò nella stanza e gli portò del cibo che lui non avrebbe mangiato. Minho si limitò a guardarla con gli occhi spenti.

MINHO'S MOTHER POV

Non ero consapevole di quanto lo amasse finché non accadde il peggio. Pensavo che l'avrebbe superata prima o poi, ma era sempre lo stesso. Non riuscivo a guardare mio figlio cadere a pezzi.

Improvvisamente ricordai cosa gli aveva lasciato Jisung.

*Flashback*

"...Zia..."

Mentre stavo preparando il pranzo, Jisung venne da me.

"Sì, tesoro?"

Vidi che teneva qualcosa in mano, un CD?

"...Uhm... non sono s-sicuro quando saranno i miei ultimi g-giorni..... quindi v-vorrei che tu consegnassi questo a M-Minho quando... succederà......"

Le lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance.

"S-scusa, non volevo f-farti piangere..."

Mi asciugai le lacrime e sorrisi.
Quando me lo porse lo abbracciai, non avevo manco le forze per arrabbiarmi perché stava con mio figlio.

"Lo farò tesoro... glielo darò..."

*Fine flashback*

THIRD POV

La donna sospirò. Non aveva voluto dargli il CD perché sperava che lo avrebbe dimenticato, ma sapeva che non l'avrebbe mai fatto.

"Jisung ha lasciato qualcosa per te..."

Uscì dalla sua stanza e tornò con il CD in mano, poi lo porse a Minho. Lui era confuso ma lo prese immediatamente tra le mani quando vide la scritta su di esso "per il mio chiaro di Luna".

"Ha lasciato questo per m-me?" sua madre annuì piangendo.

"Mi dispiace... avrei dovuto dartelo prima..."

Minho la guardò con le lacrime agli occhi. Lei uscì dalla stanza lasciandolo solo a guardare il video.

Minho tremava mentre metteva il CD.
Si mise seduto davanti al lettore e schiacciò 'play' sul telecomando per farlo iniziare.

"Ah- oh... F-funziona?..."

Il video era iniziato, stava sistemando la telecamera. Minho si coprì il volto e scoppiò in lacrime quando vide immediatamente Jisung sullo schermo.

•••
questa storia mi ha distrutta, mi distrugge e continuerà a farlo.

moon || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora