"T-ti importa di me?"
Le parole lasciarono dolcemente la bocca di Jisung."Ti piacerebbe" rispose l'altro.
*crack*
Quello che lo aveva ferito più di quelle parole era stata la reazione di Minho, rise.
Jisung abbassò la testa già pentito di tutto quello che aveva detto.
A Minho non importava nemmeno, non significava niente per lui, mentre per Jisung era diverso.Minho senza dire nulla si alzò lasciando la sala.
Jisung appoggiò la testa all'indietro sul divano, le lacrime gli scendevano lungo le guance. Lentamente se le asciugò e prese un respiro profondo.
"...P-perché ci ho sperato?" si odiava per cercar sempre speranza in qualcosa di impossibile, gli procurava solo dolore che influiva negativamente sulla sua salute.
"Vivo per la speranza che muore non appena la trovo." pensò, chiedendosi perché il suo cuore continuasse a sperare in qualcosa di più.
Sapeva il suo posto ma il suo cuore voleva lo stesso quel di più.Si strofinò la faccia bagnata con le maniche della felpa, gli era difficile trattenere i singhiozzi e cercava di mantenere il respiro in uno stato normale.
Si alzò subito dal divano, spense la tv e andò in camera sua. Si diresse verso la finestra e aprì le tende trovando un cielo limpido con dei puntini lucenti. Tirò fuori dal colletto della maglietta la collana a forma di luna piena e se la passò tra le dita.
"Io...n-non vedo l'ora di andarci..."
Per Jisung la luna era il paradiso.
Da bambino aveva sempre voluto andare sulla luna, ma con l'aggravarsi della sua salute ci pensava sempre meno.
La gente aveva sempre descritto il paradiso come un bellissimo posto bianco sopra le nuvole, dove solo gli angeli potevano andare quindi Jisung pensava che tutti quelli che andavano in paradiso in realtà andassero sulla luna.Era consapevole che non avrebbe avuto una lunga vita e il suo ultimo desiderio era proprio quello di andare sulla luna.
Rimase a guardarla con un sorriso esausto, poi tornò a letto.
[...]
Sarebbe stato meglio se Jisung non avesse mai detto quella frase a Minho, perché quelle piccole cose che prima lo rendevano felice, Minho non le stava più facendo.
Ignorava Jisung tutto il tempo, non pranzavano più insieme, non si schierava dalla sua parte per salvarlo dalla madre e dalle sue storie noiose, non sbirciava attraverso la porta per guardare Jisung dipingere il suo muro... nulla.
Jisung stava tornando alla sua vita normale, con tutti intorno che lo ignoravano.
[...]
Quando Jisung tornò da scuola sapeva che Minho doveva essere già a casa perché aveva meno lezioni di lui, ma la porta era chiusa a chiave. Jisung fece un passo indietro cercando le chiavi nello zaino
Non dovrebbe essere già a casa? pensò.[...]
Il pomeriggio era passato e Minho non era ancora tornato, Jisung stava nella sua stanza a studiare ma pensava costantemente al corvino e a dove potesse essersi cacciato.
Non aveva nemmeno il suo numero di telefono per poterlo chiamare, e sua madre ovviamente non era in casa.
Dopo un po' Jisung sentì il rumore di chiavi e la porta principale aprirsi.
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moon || minsung
Fanfictionhjs + lmh "è solo un ragazzo malato" non volevo ammetterlo ma mi importava di lui... era così innocente... tw !! bullismo violenza smut angst questa non è la mia storia , sto solo traducendo quella di @_cherryoon !