다섯

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Il corpo di Minho voleva più di ogni altra cosa lasciarlo andare e scappare perché nessuno aveva mai visto quel suo lato sensibile.

Il cuore di Jisung aveva iniziato a battere all'impazzata, facendo soffrire ancora di più il suo corpo per gli effetti.

La situazione si faceva sempre più scomoda, anche se stava durando pochi secondi per loro sembrava che il tempo si fosse fermato.

Minho con le sue forze sollevò Jisung in piedi, poi si girò rapidamente asciugandosi le lacrime con la manica in modo che il più piccolo non lo vedesse.

Jisung era semplicemente lì in piedi ad aspettare che Minho si riprendesse prima di avvicinarsi lentamente e posare delicatamente la mano sulla spalla del ragazzo.

"M-minho... lui... sapeva che non ce l'avr-"

"Aveva soltanto cinque anni, cazzo!!" gridò Minho facendo sussultare Jisung.

"Non i-importa quanti anni avesse, il dolore che provava... n-non voleva più soffrire. Sapeva che non sarebbe durato per sempre... perché n-non rispetti la sua decisione e lo lasci riposare in pace...?"

Minho si voltò con rabbia verso di lui con gli occhi rossi.

"Dovresti rispettare la sua decisione Minho....g-guardami... sai quanto fa male che io non venga a-accettato dalla società? Tutti mi evitano.... sono il "ragazzo con problemi di salute", tutti d-dicono sempre "per favore prenditi cura di lui".....non voglio che la gente si senta dispiaciuta per me.... Io voglio che la gente mi guardi solo come un normale essere u-umano. Non è f-facile rinunciare a se stessi, ma quando vedi che è così.... che non c'è più nulla da fare, l'unica cosa che sai di p-poter fare è rinunciare e lasciare che il tuo corpo faccia d-da sé.  Anche io ho p-pensato di rinunciare tempo fa, sai? ...ma ho a-ancora speranza..... spero solo che il domani sia solo un po' diverso..."

Entrambi avevano i volti gonfi dalle lacrime, Minho era rimasto ad ascoltare Jisung in silenzio non sapendo cosa dire.

"Allora ogni bambino malato dovrebbe arrendersi?..."

Jisung sorrise tra le lacrime.

"Dipende dalla p-persona... non t-tutti si sentono allo stesso modo... una cosa di cui abbiamo bisogno è che le persone ci trattino proprio come t-tutti gli altri... "

Minho annuì ancora in lacrime "Ti credo...." disse girandosi, Jisung gli afferrò il braccio facendolo girare di nuovo lentamente.

"Dovresti andare a parlargli... probabilmente gli manchi tanto hyung."

Minho scosse la testa mentre guardava verso il cimitero e poi si girò di nuovo verso Jisung.

"Non sono pronto."

Jisung annuì comprendendo.

L'intera situazione per Minho e Jisung era completamente nuova, per la prima volta avevano parlato seriamente.

[...]

Giorno dopo giorno, Jisung pensava che lui e Minho si stessero avvicinando, anche se il corvino si teneva sempre a distanza e non voleva che nessuno pensasse che fosse amico di Jisung.

Minho lasciava sempre libero il posto affianco a lui sull'autobus, facendo finta di niente, ma in realtà lo dava a Jisung aspettando che si sedesse. Minho cambiava argomento ogni volta che sua madre infastidiva Jisung con qualche storia noiosa su di lei, aiutandolo a scappare. Minho si fermava casualmente davanti alla porta della stanza di Jisung e guardava il muro prima di partire. Prendeva le sue pillole ogni volta che Jisung le chiedeva e la mattina lasciava andare prima in bagno il più piccolo.

moon || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora