I raggi caldi del sole attraversavano la tenda della stanza, riflettendosi sui loro volti. Minho fu il primo a svegliarsi, si stropicciò gli occhi e guardò Jisung che dormiva dolcemente con la mano stretta nella sua. Sorrise e subito gli baciò le labbra.
Si sollevò leggermente sopra di lui per guardarlo meglio, come fa ad essere mozzafiato in qualsiasi momento? pensò.
I suoi occhi notarono il suo succhiotto scuro che aveva stampato sul collo del minore e sorrise, poi guardò le sue bellissime labbra che aveva baciato tutta la notte e toccò le guance gonfie.
Gli sollevò la mano e la baciò dolcemente. La sua bellissima mano voleva tenerla fino a quando la morte non li avrebbe fatti a pezzi.
In quel momento Minho si rese conto di una cosa. Aveva appena compiuto diciannove anni e immaginava tutta la sua vita con Jisung. Non riusciva ad immaginarsi con qualcun altro, che le sue labbra toccassero quelle di un'altra persona, a guardare qualcuno con gli stessi occhi con cui guardava Jisung, non riusciva proprio a immaginarlo.
Si voltò verso la sveglia poggiata sul comodino, chiedendosi che ora fosse.
Aveva bisogno di svegliare Jisung, anche se era sabato, era tardi."Piccolo..." sorrise.
Jisung doveva essere davvero in un sonno profondo, Minho gli baciò il naso e poi scese sulle sue labbra. Si allontanò un pochino confuso quando notò il suo respiro essere un po' troppo tranquillo.
"...Jisung?..."
Il suo cuore prese a battere velocemente, si tirò su mettendosi in ginocchio affianco a lui e gli accarezzò le guance agitato.
"Jisung?!...Jisung s-svegliati..."
Jisung rabbrividì nel sonno e di scatto aprì gli occhi. Minho sospirò sollevato e gli baciò la fronte.
"Mi hai spaventato...." lo guardò di nuovo e un sorriso apparve sul volto di Jisung.
"P-perché ti ho s-spaventato?"
"Non mi hai sentito? Ti ho chiamato un paio di volte..."
Il più piccolo lo guardò un po' confuso mentre il corvino gli spostava la frangia dalla fronte.
"No... n-non ti ho sentito." scosse lentamente la testa. Minho gli baciò di nuovo la fronte e lo abbracciò.
"Non preoccuparti, ora va tutto bene..." lo staccò lentamente dall'abbraccio e gli diede un'occhiata.
"Stai bene?"
L'altro annuì sorridendo un po' pensieroso, poi provò a muoversi ma sussultò per il dolore.
"Mi fa u-un po' male... e sono s-stanchissimo."
"Oggi è meglio se stai a letto."
Lui annuì e dopo essersi dati un bacio, Minho uscì dalla stanza e scese al piano di sotto per la colazione.
In cucina c'era sua madre seduta al tavolo, impegnata a sorseggiare la sua tazza di caffè mentre leggeva qualche notizia sul telefono. Quando i loro sguardi s'incontrarono, l'espressione della donna cambiò completamente.
Il figlio aveva notato come giorno dopo giorno sua madre sembrasse sempre più arrabbiata con lui, ma non sapeva il perché."Giorno" disse mettendo su un vassoio la colazione per Jisung e si diresse poi verso le scale.
"Dove vai con quello?"
"Lo porto a Sungie."
"Sungie? Sta bene? Perché non può fare colazione giù?"
Il ragazzo la guardò freddamente e tornò da Jisung senza rispondere.
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moon || minsung
Fanfichjs + lmh "è solo un ragazzo malato" non volevo ammetterlo ma mi importava di lui... era così innocente... tw !! bullismo violenza smut angst questa non è la mia storia , sto solo traducendo quella di @_cherryoon !