➥✱ SMUT alert
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– Kōtarō... basta, ti prego. Ti pre... –
– Stai zitto. –
Sento la sua mano premersi sul retro del mio collo, spingermi in basso verso il letto, tenermi giù immobile a sua disposizione.
Le mie ginocchia tremano, la schiena è inarcata tanto che mi sembra stia per rompersi, le dita cercano appiglio fra le lenzuola.
Ho il fiato corto, il mio cervello è un miscuglio inutile di parole che si ripetono, mi sento...
– Ti prego, ti prego, ti pre... –
– Ti ho detto che devi stare zitto. –
Le sue dita affondano di nuovo dentro di me, le mi cosce si aprono e sento le lacrime sgorgarmi dagli occhi e bagnare il letto sotto la mia guancia.
Mi sta preparando da...
Quasi quaranta minuti.
Non si muove.
Non fa...
Lui non fa...
Stringo ancora più forte le lenzuola, sento per l'ennesima volta il mio corpo tendersi e avvicinarsi al punto di non ritorno, al baratro e alla sensazione di sciogliermi, ma...
Come mi stringo addosso a lui, lui si ferma.
E io singhiozzo forte e sento un dolore pungente bucarmi la pancia quando lo fa, distrutto e devastato dall'essere qui senza ottenere niente in cambio.
– Kōtarō! –
– Se fossi stato zitto te l'avrei lasciato fare. –
– Kōtarō, cazzo, Kō... –
– La prossima volta comportati meglio. –
Non so cosa pensare e non penso, rimango fermo, là, a subire tutto il vortice delle sue emozioni su di me perché non posso fare altro e perché, per quanto sia doloroso, questo è esattamente il posto in cui voglio essere.
Voglio essere qui a...
Non pensare, non fare, non decidere.
Subire.
Lasciare che sia Kōtarō a governare su di me e su come mi rapporto al mondo, mollargli le redini e il controllo, farmi fare quel che vuole farmi, anche se fa male.
Amo quest'uomo.
Lo amo davvero.
Perché sa di cosa ho bisogno sempre, e ha bisogno delle stesse cose di cui ho bisogno io, e perché...
Mi giro e lo guardo con gli occhi pieni di lacrime.
Ecco, se posso concedermi un attimo di pragmatismo...
Lo anche perché è dannatamente bello e anche solo vederlo mi smuove gli ormoni, mi fa battere forte il cuore e mi fa sentire al settimo cielo.
Ha ancora i pantaloni addosso, il bottone centrale è slacciato e cadono un po' più verso il basso di prima, si vede chiaramente la "v" dei suoi addominali e la striscia di peli chiari che scende dall'ombelico, non ha la maglietta.
Si tira indietro i capelli dal viso e si lecca le labbra con lo sguardo fisso su di me, qualcosa mi si accende dentro, nonostante stia piangendo perché mi sta deliberatamente torturando... sorrido.
E pensare che un tempo fare sesso mi faceva sentire come se stessi sbagliando e rotolando nei miei sbagli.
Pensare che mi sentivo osceno, schifoso, mi vergognavo di me stesso.
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angel with a shotgun || bokuaka
أدب الهواة➭ 𝗕𝗼𝗸𝘂𝗔𝗸𝗮 ➭ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 ➭ 𝗗𝗘𝗧𝗘𝗖𝗧𝗜𝗩𝗘! 𝗔𝗨 ➭ Akaashi Keiji è un ottimo detective. Sa di esserlo, ne è sicuro. Non è di certo l'uomo più sveglio del mondo, o il più talentuoso, ma sa fare bene il suo lavoro e sa farlo bene da solo...