𝚊 𝚜𝚘𝚕𝚍𝚒𝚎𝚛 𝚒 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚋𝚎

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Ad alcune persone piace avere gli occhi addosso.

In generale, intendo, ad alcune persone piace farsi guardare. Fermare qualcuno con un solo sguardo in mezzo alla strada, farsi vedere, mostrarsi, mettersi in mostra.

Non è che io lo detesti in ogni occasione.

Anzi, in effetti c'è un certo senso di potere, nell'essere l'oggetto degli sguardi di qualcuno.

Ti sale quest'autostima fulminea nelle vene e ti senti adorato, ti senti fissato, e ti piace. Guardatemi, guardatemi tutti, perché sono meraviglioso e lo sapete quando me.

Certo, però, ci sono situazioni e situazioni.

Ti piace quando sei in mezzo alla gente, al sicuro, quando vai a ballare, quando esci a bere qualcosa e gli sguardi degli altri ti trattano come se fossi il centro della serata, l'attore su cui punta ogni luce della ribalta.

Ti piace un po' meno quando...

Non posso negare che sia piacevole.

Kōtarō che mi bacia e mi stringe i fianchi è indubbiamente piacevole.

Ma...

Sento gli occhi sulla pelle.

Sento innumerevoli coppie di occhi che mi bucano la carnagione, che mi s'infilano sotto la camicia mezza aperta, che bruciano addosso a me.

Non guardatemi.

Non guardatemi più.

Se mi guardate così, mi fate solo sentire... sporco.

Cerco di rilassarmi.

C'è Bokuto Kōtarō, quel Bokuto Kōtarō, che mi sta baciando, non ho certo nient'altro a cui pensare, no?

Non è che lui si senta tanto meglio di me.

Lo sento dal modo in cui mi stringe a sé.

Non possessivo, ma... di protezione. Mi stringe forte, avvita le braccia dietro la mia schiena come se stesse cercando di coprirmi, mi spreme contro di sé.

Le sue spalle sono rigide, i muscoli contratti.

Vorrei che fossimo a casa mia da soli.

Vorrei che fossimo solo io e te, tutto questo sarebbe sicuramente molto più dolce, molto più divertente, molto più... onesto.

Qui mi fa schifo.

Mi fa schifo davvero.

Non so come io possa aver fatto questa vita prima, ora la sento completamente distante da tutto quello che sono.

Non dico che non possa essere piacevole, ma...

Il lavoro che ho fatto per qualche anno prima di entrare in polizia per un magico congiungimento cosmico, ad alcune persone piace. Non è che ci sia vergogna o imbarazzo nel dirlo, è possibile che piaccia, è pur sempre un lavoro, me l'ha detto Bokuto, no?

Il problema sta sempre dall'altra parte.

Sta nel fatto che alcune persone, alcuni clienti, sono peggio di altri.

E questi che mi guardano come se fossi feccia fatta per compiacere ad un loro desiderio voyeristico di osservare da vicino, sono peggio di tutti.

Sospiro e cerco di trattenere un gemito quando Kōtarō affonda i denti sul mio collo.

Meno, meno, meno.

Non farmi esporre troppo, non...

Bacia il morso, poi sale su, verso l'orecchio.

angel with a shotgun || bokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora