➥✱ SMUT alert
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È un po' come nei film.
Non so se avete presente, quelle scene nei film d'azione alla Indiana Jones dove i personaggi sono intrappolati dentro una scatola, una stanza, un'auto che si regge su di una corda incagliata non so dove.
Quelle in cui si sente la tensione che cresce, che sale, i secondi che scorrono e il sudore che scende sulle tempie, quelle in cui non sai cosa sta per succedere ma lo stai al tempo stesso, quelle lì.
Quelle in cui si vede la corda sfilacciarsi un secondo alla volta, rosa dai topi o dalla tensione eccessiva. Si smaglia un istante alla volta, diventa piccola, più piccola, più sottile, più fragile.
E poi si spezza.
Si spezza e tutti cadono.
Non si sa dove, non si sa con quale espediente creativo il regista decida di farli sopravvivere o meno.
Ma la corda si spezza sempre.
Ed è la corda che si spezza in me quando le mie labbra incontrano quelle di Bokuto.
Non è che non ci siamo mai baciati, anzi, giusto ieri sera eravamo avvinghiati come due adolescenti alla prima uscita seria, è che... è diverso.
Ora è diverso.
È semplicemente diverso.
All'inizio non reagisce, come se fosse scioccato, come se non se lo aspettasse.
Intimidito da me stesso mi stacco e cerco il suo sguardo per capire se non fosse la cosa giusta da fare, se magari avessi frainteso.
Ma non ho frainteso.
E Bokuto aveva solo bisogno di metabolizzare.
La differenza tra ieri ed oggi, sta nel fatto che non c'è nessuno di cui attirare l'attenzione, nessuna musica intossicante nelle nostre orecchie e nessun vestito succinto col solo scopo di sedurre.
Sta nel fatto che sono in pigiama, a casa mia, e siamo completamente soli.
Sta nel fatto che...
Sbatte le palpebre, le ciglia chiare catturano la luce e le pupille si espandono appena.
Poi, come la corda che si spezza e scompare, così scompare qualsiasi forma d'incertezza in lui.
Sorride, ma è un sorriso accennato, quasi di riflesso, stringe appena la mascella, inspira e l'istante dopo le sue mani sono sulle mie cosce, la mia schiena è attaccata al legno e sono a mezz'aria, stretto fra lui e la porta, con le gambe chiuse attorno alla sua vita e la sua bocca sulla mia.
Io...
Cazzo.
Cazzo, cazzo, cazzo.
In questo ambito, non credo che esista un modo "giusto" o "sbagliato di fare le cose. Certo, esistono punti da toccare e cose da sapere, ma alla fine si riduce tutto ad un puro gusto personale.
Credo di averlo già fatto capire, ma amo gli uomini che mi fanno sentire... piccolo.
Esile, sottile, persino fragile.
Sono una persona fredda, logica, forse calcolatrice, è difficile che molli le redini ed è difficile che perda il controllo, che dica che basta così, che non posso fare tutto io, che ho bisogno d'aiuto.
Ma in questo contesto, quel che voglio è l'inverso.
Voglio essere debole.
Piccolo, nel senso fisico del termine.
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angel with a shotgun || bokuaka
Fanfic➭ 𝗕𝗼𝗸𝘂𝗔𝗸𝗮 ➭ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 ➭ 𝗗𝗘𝗧𝗘𝗖𝗧𝗜𝗩𝗘! 𝗔𝗨 ➭ Akaashi Keiji è un ottimo detective. Sa di esserlo, ne è sicuro. Non è di certo l'uomo più sveglio del mondo, o il più talentuoso, ma sa fare bene il suo lavoro e sa farlo bene da solo...