𝚢𝚘𝚞'𝚟𝚎 𝚐𝚘𝚝 𝚝𝚘 𝚜𝚒𝚗

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Pochi istanti dopo, il corpo di Iwaizumi che fa strada e il rumore della discoteca che si avvicina alle mie orecchie, sto mettendo timidamente piede nella sala principale.

Non vado in discoteca da...

Da un po', ora che ci penso.

Sono sempre stato il tipo di persona che si diverte in quelle occasioni.

Sono sempre stato piuttosto consapevole del mio corpo, piuttosto divertito dal vedere le reazioni degli altri al modo in cui mi presento. Sono sempre stato quel tipo di persona insicura ma consapevole insieme, che da sola non regge il peso di dirsi che vale ma che cerca l'attrazione altrui per gonfiare la propria autostima.

Prima che iniziassi questo lavoro, prima che trovassi uno spazio da chiamare "mio" in cui non serviva che agitassi il culo e mostrassi le gambe, la discoteca era uno dei miei luoghi preferiti.

Andavo spesso.

Molto spesso.

Sembro e sono, ora, che gli anni sono un po' più di prima, una persona noiosa, una persona seria e fredda.

Ma sono stato, ed è per questo che apprezzo il cambiamento, qualcuno che usa la sensualità per ottenere quel che vuole.

Sento la mano di Bokuto rimanere sulla mia schiena dentro il locale, mi lascio andare al contatto.

Non sono educato o elegante come credi io sia, Bokuto-san.

Non sono sempre stato così.

E non so per quale motivo, ora che ci sei tu, qui dentro, mi viene quasi voglia di ripescare quell'Akaashi dal passato e dargli la possibilità di rifare la sua magia.

Le persone parlano, urlano e cantano, le luci sono colorate e il ghiaccio secco fa un fumo denso che ha un odore dolciastro.

Mi sento...

Dovrei sentirmi soffocato, infastidito.

Ma non sono sempre quel che sembra io sia, credo. Non sono solo quell'Akaashi della centrale di polizia.

Mi sento un po' più leggero, un po' più libero.

Il disagio di essere mezzo nudo?

Scomparso quando ho visto gli occhi dorati di qualcuno brillare verso di me.

Spazzi via le incertezze che mi sono costruito per dare di me un'immagine professionale, Bokuto-san, non te ne rendi conto? Mi fai sentire l'Akaashi tutto intero che lavora col cervello ma mostra la pelle quando ce n'è bisogno.

Miseria, se non sei meraviglioso.

Iwaizumi sposta una persona col braccio, facendo attenzione ma non troppa, e fissa con gli occhi stretti lo stronzo che incolla lo sguardo su Oikawa come se volesse spogliarlo.

Loro due sono comodi nell'ambiente.

Oikawa è come me, sotto questo punto di vista, ma senza le pretese di non esserlo.

Lui è fatto così e, a differenza mia, non lo nasconde.

È sempre stato una persona seria, un gran lavoratore, intelligente, brillante, talentuoso. Lo vedi tutti i giorni col camice che corre fra le corsie dell'Ospedale a salvare vite, paroloni medici fra le labbra e strumenti del mestiere in mano.

Mica s'imbarazza, lui, di dire che per allentare lo stress si addentra fra le luci stroboscopiche di una discoteca. Mica s'imbarazza di dire che gli piace essere guardato, farsi guardare, vestirsi come se fosse uno spogliarellista per accaldare la stanza e farsi adorare.

angel with a shotgun || bokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora