I fell in love next to you
Burning fires in this room
It just fits light and smooth
Like my feet in my shoes
A scuola, quella mattina, ricorda che non ci voleva andare: era appena tornato suo padre che non vedeva da anni, lo stesso che lo aveva abbandonato con sua madre in lacrime senza motivo e che ora voleva recuperarlo nella sua vita. Non funzionava così, secondo Simone.
E mentre proprio lui faceva una presentazione alla sua classe, eccolo il ritardatario, Manuel Ferro, il casco in mano, la giacca verde militare. Aveva chiesto scusa, poi si era seduto accanto a lui. Lo detestava senza avere una motivazione valida, lo guardava storto, mentre la classe continuava a scambiare battute con suo padre. La presenza di Manuel Ferro, nuovo compagno di classe ripetente, lo faceva incazzare. Ma intanto lo guardava, e non riusciva a smettere di pensare che fosse bello, con quei lineamenti, i capelli che sembravano morbidissimi al tatto, la luce del sole affilava il tutto. Laura gli scosse un braccio preoccupata. No, a lui piacevano le ragazze, ne era sicuro. E allora perché non riusciva a smettere di guardare Manuel in quel modo?Little one, lie with me
Sew you heart to my sleeve
We'll stay quiet underneath shooting stars
If it helps you sleep
<Manuel non riesco a dormire, vieni da me?> chiede Simone rigirandosi per l'ennesima volta nel letto. Era da poco tornato a casa dopo l'incidente e aveva molta difficoltà a dormire pacificamente, non solo a prendere il sonno: aveva l'ansia, spesso si svegliava sudato dopo un incubo.
Manuel arriva dopo dieci minuti e Simone gli apre la porta offrendogli una tazza di camomilla che lui accetta, poi si spostano in camera, sdraiandosi sul letto di Simone. <Mi puoi abbraccia' se voi, ma non te ce abitua', che poi sfiguro> spezza il silenzio il maggiore. Simone, senza rifletterci ancora a lungo, si accoccola contro il suo petto. Dopo un paio di minuti, è nel mondo dei sogni. Manuel sorride e lo segue poco dopo.And hold me tight
Don't let me breathe
Feelin' like you won't believe
There's a firefly loose tonight
Better catch it before it burns this place down
And I lie if I don't feel so right
But the world looks better through your eyes
Sdraiati sul prato vicino alla piscina, chiacchieravano di tutto e nulla, facendo mille progetti. <Sta estate che famo?> chiede Manuel ad un tratto. <Penso che andrò a Glasgow da mamma per un paio di settimane>. Il mondo di Manuel si blocca, rinsavendo dieci secondi dopo: <E io che faccio?> incalza, sollevandosi mentre puntella un gomito per terra. Fissa Simone colpito dai raggi della luna e non riesce a pensare ad altro tranne al fatto che non voglia separarsi da lui per due settimane. <Vabbé ma che vuoi che siano due settimane> ridacchia lui imbarazzato sentendo lo sguardo di Manuel addosso. <Vengo anche io. Ce noleggiamo na macchina e andiamo a spasso> propone entusiasta. Simone ride euforico. <Te porto ovunque Simò, tu chiedi e te ce porto>. Il minore sorride con il labbro inferiore tra i denti, immaginando di vedere il mondo con gli occhi di Manuel e non riesce a fare a meno di annuire. Due minuti dopo, stanno cercando i voli di andata e ritorno e Simone scrive a sua madre.Teach my skin those new tricks
Warm me up with your lips
Heart to heart, melt me down
It's too cold in this town
Stavolta era Manuel ad aver bisogno di Simone: era davanti a lui, il naso congelato per freddo di novembre e gli occhi lucidi. Si erano baciati sull'uscio, poi si erano spostati in camera dove, staccandosi, Manuel si era cambiato con gli abiti puliti dati da Simone. Si erano abbracciati nell'oscurità. Nessuno aveva spiccicato verbo, parola, neanche una frase per sbaglio: si erano limitati a carezze, sfioramenti di labbra, abbracci e strette di mano. Manuel si era calmato e il sonno lo aveva avvolto sereno.Close your eyes, lean on me
Face to mouth, lips to cheek
Feeling numb in my feet
You're the one to help me get to sleep
Svegliandosi il mattino dopo, il maggiore si era sorpreso a trovarsi in quella posizione stretto a Simone, si era sorpreso ai ricordi della sera prima. Aveva fissato il ragazzo dormire beatamente accanto a sé finché non si era svegliato: <Stai bene?> fu la prima preoccupazione dell'altro, la voce roca. All'annuire di Manuel, era seguita una risposta verbale: <Simò, sto sempre bene co' te. Sei l'unico che mi fa sentì così bene, che me fa dormì bene>.It's only been one night of love
And maybe that is not enough
Hold me tight, don't let me breathe
Feeling like you won't believe
La notte in cui era ricapitato, erano entrambi sobri e consapevoli: stavano guardando un programma stupido su Italia 1, quando Manuel aveva iniziato a fissare insistentemente Simone. Era accaduto tutto velocemente, ma lentamente. Sapeva che il giorno dopo il più piccolo avrebbe voluto, come la prima volta, delle risposte, e non sapeva però di avercele davvero. E poi, sarebbe stata abbastanza un'altra notte insieme per convincerlo veramente a stare con lui, un disastro vivente? Manuel non pensò, si godette il momento. E poi quando arrivò la mattina, fu Simone a non dire nulla, a non fare domande, mentre lui sì, senza ottenere risposte. Simone si era allontanato e distaccato. <Perché non me credi? Sto a fa' sul serio!> aveva urlato all'ennesima occhiata gelida. Simone aveva scosso la testa. <Senti, senti quanto-> e si era bloccato, all'improvviso senza fiato: realizzarlo gli sembrava incredibile e spaventoso. Simone sgranò gli occhi: <Smettila di dire cazzate Manuel, non si scherza così, non mi puoi trattare così!> aveva esclamato tremando. Manuel lo aveva semplicemente tirato a sé baciandolo con trasporto, Simone era diventato malleabile tra le sue mani.
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Playlist/Simone e Manuel
FanfictionOne shots che si intrecciano con canzoni che urlano Simuel