COME ME- Achille Lauro

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È come me
Un po' sola e un po' insensibile
Sì, ma come se
Come se non gli importasse
Ma lo so che lo fa
Mette il cuore in una scatola
Non è teatralità
È un incendio ad una recita
Manuel aveva sempre pensato di essere diverso da Simone: nell'aspetto fisico, nel carattere, nei modi di fare. Ma in realtà non si era mai accorto quanto si somigliassero: entrambi avevano delle famiglie un po' sfaldate, erano insicuri, timorosi e si coprivano i sentimenti con il cellofan intorno per evitare il dolore della caduta. Manuel lo realizzò una sera di fine giugno durante una grigliata con Simone e qualche compagno. E mentre fumavano una sigaretta prima di andare a dormire, aveva notato il distacco dal mondo di Simone, il suo essere solo in mezzo ad una balia immaginaria, il suo essere vuoto, ma pieno di sentimenti. La consapevolezza di avere davanti a sé una versione diversa, ma così corrispondente alla sua per certi aspetti, lo aveva colpito in faccia come uno schiaffo, così come la realizzazione di tutti quei sentimenti repressi nel suo petto di cellofan che era esploso dentro di sé.

Sai che se voglio, che se voglio, che se voglio
Mi si sdraiano ai piedi
Che se io volessi, volessi, se solo volessi
Ti farei un bouquet di pianeti
Da quella sera lì, aveva realizzato di voler essere ogni possibile realtà di Simone, di non fargli mancare nulla: lo aveva portato alla terrazza del Pincio per vedere l'alba su Roma, lo aveva portato ad Anzio a mangiare pesce, ad Ostia per guardare il tramonto sul mare, lo aveva portato a cena fuori e avevano mangiato la carbonara dietro Campo de' Fiori, lo aveva stretto a sé durante le notti che avevano condiviso insieme. Manuel era sempre spaventato da tutti quei sentimenti, e a volte si era ritrovato a respingere l'altro (non ci metto niente ad andarmene da qualcun'altra Simò, c'ho ' a fila), per poi tornare su suoi passi e chiedere scusa.

Ma cosa vuol dire il tuo amore?
Che cosa vuol dire?
Che cosa alla fine è l'amore?
Che cos'è alla fine
Che causa alla fine 'st'amore
Che causa alla fine
Che cosa è alla fine l'amore?
Simone aveva iniziato a collegare i punti di tutto quel cambiamento riversato nei suoi confronti e aveva capito cosa stesse accadendo. Domande esistenziali lo affliggevano quotidianamente soprattutto con i litigi di mezzo, ma guardando Manuel sorridere con le luci arancioni del sole, guardando Manuel mangiare la carbonara e rubargli una forchettata di cacio e pepe e bere vino rosso, gli risolveva tutti i dubbi, rimettendo a posto tutti i pezzi fuori posto.

Ridi di me, io di te
Ma siamo uguali, soli e uguali
<Sai Simò che me piaci proprio tanto? Te regalerei tutta Roma se potessi> aveva asserito serio, mentre camminavano tra i Fori. Le loro mani si sfioravano mentre passeggiavano, e Simone a stento aveva trattenuto una risata, suscitando un interrogativo all'altro. <Manuel dici tanto che ti fanno schifo le smancerie e poi te ne esci con una frase così. Dopo questa, direi che puoi anche smetterla di prendermi in giro per i film che guardo, dato che sei uguale a me> aveva risposto Simone, sorridendo con ironia e dolcezza. Manuel era diventato bordeaux, poi aveva sorriso: <Hai ragione>.

Lui non è me, nessuno è te
Ma poi siamo uguali, soli e uguali
Simone aveva fatto amicizia con un ragazzo conosciuto tramite amici, che si chiamava come lui ed era di due anni più grande. Avevano iniziato ad uscire come amici, ma a Manuel era sfuggito quest'ultimo dettaglio e quindi si era lasciato corrodere dalla gelosia per almeno due settimane buone prima di esplodere contro il minore: <Me so' rotto er cazzo de vedette con quel pinguino> aveva sbottato una sera in officina. Simone si era limitato a baciarlo a fior di labbra.

È come me
Vuole solo se è impossibile
Sì, ma solo se
Solo se sa che non l'avrà mai
Fatalità
Solo quello che si immagina
Non è teatralità
Come se non gli importasse ma
Manuel era una mina pronta ad esplodere al minimo tocco, e questo lo avevano appurato tutti, compreso Simone stesso che però, da perfetto masochista crocerossino, continuava a stargli dietro e provare e provare. Litigavano spesso per le insicurezze di Manuel e la voglia di avere certezze di Simone. Ma bastava che quest'ultimo facesse qualche passo troppo in là rispetto alla traiettoria di Manuel, che scattava subito a riprenderselo.

Sai che se voglio, che se voglio, che se voglio
Faccio atterrare aerei
Se voglio per luglio e agosto ti prendo Via del Corso
E ci metto i camerieri
Alla fine Manuel aveva ceduto a tutto ciò che sentiva dentro di sé: aveva tolto il cellofan dal cuore, aveva messo da parte le sue insicurezze e aveva deciso di dire tutto a Simone che, inutile dire, aveva accettato il gran discorso di Manuel decorato da scuse più che numerose: <La affrontiamo insieme, in fondo siamo uguali>

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