Run me in circles like you always do
Mess with me on purpose, so I'll hang on to you
Simone aveva preso le distanze, in senso romantico almeno, da Manuel, dopo essere stato rifiutato prima dell'incidente e dopo la sua convalescenza. Si era messo l'anima in pace e aveva deciso di racchiudere in una scatoletta tutti i suoi sentimenti per quello che era ormai il suo migliore amico. Ma a volte, notava Balestra junior, era veramente complicato e difficile farlo, soprattutto perché Manuel dava spesso e volentieri, segnali contrastanti. Ogni volta che Simone raccontava del suo rapporto con Manuel e di ciò accadeva a grandi linee (insomma un po' come sto introducendo io, per farla chiara), la gente aggrottava la sopracciglia in un cipiglio dubbioso. Allora Simone si prodigava a fare una lunga lista di atteggiamenti non proprio normali per uno che si definiva il suo migliore amico e basta: ricordava in particolare la volta che aveva parlato di un altro ragazzo in presenza dell'amico, venendo poi redarguito (sai non è carino che tu parli davanti a Massimiliano di come ti senti, anche perché a lui interessi), per poi però ricevere battutine a doppi sensi da Manuel stesso che prima si era tanto premurato di non ferire i sentimenti di suddetto Massimiliano; o come quelle volte che parlava di Massimiliano stesso in presenza di Manuel, Luna e Chicca in cerca di consigli, seguiti da Manuel che peggio di una cozza poi non lo mollava più, per non parlare dell'interesse del suo migliore amico negli allenamenti di rugby che seguiva tutte quelle volte a settimana, o delle sue serie TV preferite (ho iniziata a guardarla perché piaceva a te, quindi...).
I know what you mean when you act like that
But you don't know it's breaking my heart
Said that it was just never gonna happen
Then almost kissed me in the dark
Every time we talk, it just hurts so bad
'Cause I don't even know what we are
I don't even know where to start
But I can play the part
Manuel abbracciava spesso Simone, Manuel baciava spesso le guance di Simone, Manuel spesso lo pizzicava sui fianchi, Manuel spesso cercava del contatto fisico, per farla breve. E Simone era perfettamente consapevole che fosse il suo modo di dimostrargli affetto, dirgli che era accanto a lui fisicamente, ma Simone si illudeva sempre un sacco e poi la finiva a rigirarsi nel letto come una salamoia sotto sale e cumulava quattro ore di sonno a notte, se gli andava bene, e tanta tanta frustrazione.
Manuel ricordava sempre a Simone, tra le altre cose, quanto fosse etero e quanto fra loro fosse impossibile che accadesse qualcosa. Eppure una notte, durante una delle loro serate film, Manuel si era sporto verso il minore cercando un contatto con le sue labbra. Si era poi ritratto, scappando via in piena notte, lasciando Simone confuso e perplesso sul divano che però il giorno dopo si era comportato come se nulla fosse, recitando di nuovo la parte del migliore amico sfigato con sentimenti, ma modello.
We say we're friends, but I'm catching you across the room
It makes no sense 'cause were fighting over what we do
And there's no way that I'll end up being with you
But friends don't look at friends that way
Friends don't look at friends that way
Ad una festa, Simone aveva percepito uno sguardo insistente addosso, quasi controllante e inquisitorio. Aveva pensato a tante persone: qualcuno a cui stava poco simpatico, Pin a volte geloso di Laura (accadeva veramente pochissime volte e infatti Simone scartò subito questa ipotesi), ma il nome del suo migliore amico non gli passò mai per la testa. E invece ecco lì, Manuel Ferro, dall'altra parte della stanza che lo fissava in cagnesco mentre parlava con Mimmo, il ragazzo che suo padre aveva tirato fuori dalla realtà complessa di Napoli e del carcere minorile di Nisida. <Scusa un attimo> aveva detto Simone al suo "ospite" e Mimmo si era limitato ad annuire mentre aveva visto il ragazzo avvicinarsi a Manuel, dall'altra parte della sala con le mani in tasca. I due si erano poi spostati fuori. <Perché continui a parlarci a distanza di palmo con quello, eh?> aveva sbottato Manuel mentre l'aria estiva lo colpiva in pieno viso, causando uno sbalzo termico rispetto alla temperatura della sala con l'aria condizionata a temperatura bassa. <Perché non ci sentivamo con tutta quella musica, coglione> rispose Simone, lasciando andare parte della sua frustrazione. <Simò non mi parlare così eh, non è serata> controbattè Manuel. <Dici che siamo amici, e poi sei geloso, e poi vedo che mi osservi tutta la sera, e poi mi mezzo baci. Cosa cazzo siamo Manuel?! Gli amici non fanno così!> aveva sbottato con le lacrime agli occhi. Manuel non lo aveva guardato in faccia ed era andato via.
Can't even tell if I love or hate you more
You've got me addicted and I can't tell who's keeping score
Simone aveva pianto una fontana alla fine della festa, tra le braccia di Mimmo. Odiava quella situazione e Manuel per il suo modo insensibile di gestirla. Sapeva anche che però non avrebbe potuto rinunciare all'altro ragazzo o lasciarlo solo. Sembrava una battaglia destinata alla sconfitta, ma Simone decise comunque di calmarsi, scrivergli un messaggio di scuse e riposarsi.
Il giorno dopo, Manuel si presentò con un vassoio di paste e un biglietto di scuse. Fecero finta di nulla.
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Playlist/Simone e Manuel
Fiksi PenggemarOne shots che si intrecciano con canzoni che urlano Simuel