We're not
No we're not friends
Nor have we ever been
We just try to keep those secrets in a lie
And if they find out, will it all go wrong?
And heaven knows no one wants it to
Simone costipava nel suo petto i sentimenti nei confronti del suo compagno di classe Manuel ormai già da un anno, da quando il maggiore, ripetente, era entrato per la prima volta nella sua classe e si era seduto dietro di lui. Aveva cercato di reprimere tutto, negare a se stesso (e a tutti coloro che lo circondavano) la verità, ovvero che non solo gli piacevano i ragazzi (e in particolare uno), ma che era anche un suo amico, l'oggetto del suo interesse. Dopo vari casini, Simone si era messo il cuore in pace e aveva deciso di non chiedere più a Manuel spiegazioni sui suoi atteggiamenti (essere geloso quando Simone usciva con un ragazzo o aveva una qualsiasi interazione con uno di questi, stare attaccato a lui le sere durante Sanremo quando il divano aveva mille posti liberi, le sue carezze, i suoi "facciamo una foto" per poi stritolarlo a sé con un sorriso furbo alla prima occasione disponibile, e via dicendo) e viveva la sua vita tranquillamente, alternando le sue riflessioni amorose allo studio e agli allenamenti. Si illuse di star andando avanti.
So I could take the back road
But your eyes will lead me straight back home
And if you know me like I know you
You should love me, you should know
Dopo due settimane di distacco tra i due, in cui i rapporti, per fortuna di Simone, sembravano veramente sulla via del raffreddarsi, i suoi amici avevano deciso di organizzare una festa di fine anno per salutarsi prima di rivedersi in quinta. Simone era tornato giusto in tempo per la suddetta festa perché prima aveva deciso di fare un salto velocissimo a Glasgow da sua madre. Era arrivato a pomeriggio inoltrato, aveva svuotato lo zaino, fatto una doccia, cenato in fretta e in sella alla sua Vespa era arrivato a casa di uno degli amici di Chicca. Aveva bevuto un po', cercando di far passare la sensazione di ansia e nausea all'altezza dello stomaco, senza riuscirci veramente perché Manuel, quella sera, sembrava destinato a rendergli il proseguimento della festa impossibile. Con tutto lo spazio disponibile, si era incastrato tra il corpo di Simone e il bracciolo del divano, per tutta la sera lo aveva stuzzicato (forse incoraggiato anche dall'alcol) su argomenti per Simone, un po' timido, tabù (come il sesso e i suoi derivati). Alla fine della serata, erano rimasti in sei: Chicca, il suo amico proprietario della casa, un amico aggregato da Manuel di cui aveva dimenticato il nome, Mimmo (persona che avrebbe segnato il momento di tornare a casa), Luna e Matteo. Stavano facendo dei discorsi filosofici, mentre lui qualche volta aggiungeva delle riflessioni e continuava a bere vodka e lemon. Era lucido, ma non abbastanza da capire cosa sarebbe successo poco dopo. A causa del freddo, erano tornati in casa dopo la pausa sigaretta in balcone, e mentre gli altri si erano ritirati nelle varie stanze libere e Mimmo, ormai stanco, aveva deciso di tornare a casa, lui e Manuel erano rimasti gli unici svegli e gli unici sui divani. Simone gli si spalmò addosso, sul fianco sinistro, arpionando il braccio dell'amico e poggiando la testa sulla sua spalla. Manuel, che per il resto della sera non aveva fatto altro che abbracciarlo, prenderlo per mano e di tanto in tanto accarezzargli la coscia, si era prestato. Poi non si sa come, si erano abbracciati più forte, con il viso di Simone incastrato nell'incavo del collo di Manuel. Qualche volta si sbiascicavano qualcosa e mentre Simone viveva nell'ignoranza del poter andarsene a breve rimanendo indenne da quel fine serata inaspettato, Manuel gli stampò un bacio velato sulle labbra. Simone sentì il suo cuore saltare qualche battito, poi ricambiò. Con calma e con una certa apprensione allo stesso tempo, il bacio si trasformò in altro e Manuel, tra il precedente e il successivo, cantilenava di non dirlo a nessuno, di tenerselo tra loro e di rimanere amici. Simone sentì il suo cuore battere e allo stesso sgretolarsi per tutta la fine della sera, mentre pensava che lui era bravissimo a far finta di nulla (ormai era due anni che faceva finta, si considerava un maestro nel farlo, anche con una certa modestia) e che anche se gli faceva male, per quella sera poteva far finta di nulla, lasciare il dolore che sarebbe arrivato dopo in un angolo remoto e polveroso della sua testa e concentrarsi sul calore delle labbra di Manuel, sul suo accarezzargli i fianchi, la guancia, la schiena, i capelli, biascicando frasi senza senso nel frattempo. Simone non pensava a nulla, se non a godersi il momento perché sapeva che mai più sarebbe tornato.
Friends just sleep in another bed
And friends don't treat me like you do
Well, I know that there's a limit to everything
But my friends won't love me like you
No, my friends won't love me like you
Si addormentarono insieme sullo stesso divano che avevano occupato durante tutta la sera. Alle sei, Manuel lo aveva svegliato e con tutta nonchalance lo aveva riaccompagnato a casa, gli aveva preparato il caffè e come se nulla fosse, era andato via. Non si era fatto sentire per due giorni e mentre Simone cercava di sistemare il suo cuore infranto da solo, si dava mentalmente dell'idiota per aver lasciato che una cosa del genere potesse accadere e nel frattempo si chiedeva come Manuel facesse a far finta di nulla dopo ciò che era successo e che, ormai da due anni, era palese, ovvero che nutrisse dei sentimenti molto forti nei suoi confronti.
We're not friends
We could be anything
If we try to keep those secrets safe
No one will find out
If it all went wrong
They'll never know what we've been through
Simone aveva dormito male due notti di fila, alla terza mattina insonne Manuel si era ripresentato a scuola con tutta tranquillità e lo aveva salutato con un bacetto sulla guancia, come faceva prima di quella sera. Simone non aveva resistito nel guardarlo interagire con tutti tranne che con lui, chiedendosi che cosa avesse di sbagliato. Manuel non lo guardava neanche più negli occhi, e con la consapevolezza che nulla sarebbe stato più come prima e con il cuore a pezzi, concluse quella prima settimana.
So I could take the back road
But your eyes'll lead me straight back home
And if you know me like I know you
You should love me, you should know
Simone non era bravo a fingere, scoprì. Per due anni aveva marciato sulla sua capacità di correggere le espressioni facciali, distribuire gli stessi gesti d'affetto e le stesse parole gentili a tutti. Ma realizzò più che mai durante quel periodo di felicità forzata che in realtà lui non era capace. Non era capace perché quando Manuel si ricordava di un suo dettaglio, prendeva a sorridere a trentadue denti, e invece quando dedicava particolare attenzione a qualcun altro dei loro amici, si trovava a fissare un punto lontano della stanza e a ripensare a quella notte. Simone cercava di allontanarsi da Manuel, ma bastava uno sguardo e tornava indietro, in quello che lui sentiva come un porto sicuro, anche se realmente forse non lo era.
That friends just sleep in another bed
And friends don't treat me like you do
And I know that there's a limit to everything
But my friends won't love me like you
No, my friends won't love me like you
Simone continuò a tormentarsi per due settimane buone, dove ogni atteggiamento di Manuel lo faceva sentire unico o un deficiente completo. Manuel invece sembrava essere lo stesso di sempre. E mentre nessuno dei due parlava all'altro, si avvicinava il momento in cui Simone sarebbe stato per un mese dalla madre a Glasgow, rivedendo Manuel a settembre. Sapeva di avere poco tempo per chiedere spiegazioni, ma: -non voleva essere rifiutato; -non voleva dare a Manuel la soddisfazione di ammettere di essere innamorato di lui da un po' di tempo; -non riusciva a cercare le parole adatte per ciò che sentiva. L'unica cosa di cui era certo è che loro non sarebbero mai stati amici.
But then again, if we're not friends
Someone else might love you too
And then again, if we're not friends
There'd be nothing I could do
Simone aveva deciso di far finta di nulla per quei giorni che lo separavano dalla sua partenza: si era prefissato l'obiettivo di stare lontano da Manuel il più possibile, cercare di prendere con le pinze ogni suo atteggiamento. Ma una sera Manuel riprese il suo gioco: a mezzanotte e mezza inoltrata, con una scusa, aveva iniziato a provocarlo e gli aveva chiesto di uscire con lui, ma alla fine non era passato a prenderlo. Il giorno dopo, a scuola, si comportò come se nulla fosse. Simone rimase in silenzio, deluso e di nuovo amareggiato, ma consapevole del fatto che ormai quell'atteggiamento era ovvio, se lo aspettava, e che Manuel non sarebbe mai cambiato per lui, nonostante non fossero amici. Perché Simone, imperterrito, nella sua testa continuava a girare e rigirare tutti gli episodi che lo vedevano coinvolto con Manuel e si convinceva che non potessero essere amici (perché gli amici non si baciano, non dormono nello stesso letto, non hanno quelle attenzioni nei corrispettivi riguardi), ma anche che non potessero essere altro. Simone realizzò tutto, incassando il colpo come un pugile attempato. Ma la notte prima della sua partenza, dove fu organizzata una festa in suo onore con tanto di vodka e lemon (scelta da Manuel perché sapeva che a lui piaceva), si ripetè la scena di due sere prima: Manuel che lo invitava ad orari improponibili, ma senza poi passare a prenderlo. Simone, che con amarezza aveva realizzato di aver sprecato una grandiosa ultima volta con Manuel (in tutti i sensi, anche platonico-sentimentali) aveva dormito per l'ennesima volta con il cuore in frantumi, mettendosi in testa che dovesse lasciarlo andare. E così fece.
And that's why friends should sleep in other beds
And friends shouldn't kiss me like you do
And I know that there's a limit to everything
But my friends won't love me like you
No, my friends won't love me like you
Oh, my friends will never love me like you
Al suo rientro, i rapporti si erano raffreddati. Durante la festa in onore del suo ritorno, Simone e Manuel avevano scambiato poche parole, pochi abbracci (se non per salutarsi) e non si erano fatti domande a vicenda. Simone aveva sentito un senso di chiusura, mentre Manuel sembrava impassibile come sempre, mentre lo scrutava dall'altro lato del tavolo. Perché gli amici dovrebbero dormire in altri letti, gli amici non si dovrebbero baciare come facevano loro. E Simone era consapevole, sapeva che ci fossero dei limiti in tutto, a tutto, ma sapeva anche che i suoi amici non gli avrebbero voluto bene come Manuel e che lui non avrebbe amato i suoi amici come amava Manuel.
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Playlist/Simone e Manuel
FanfictionOne shots che si intrecciano con canzoni che urlano Simuel