HELL LOVE WINS [Part # 2: You Drive Me Tracey]

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As you slither down to your lair
Forked tongues spread
The poison with a toxic sting
So much pain their serpentine
Inhibitions bring

No Doubt, Snakes

Tracey Davies si decise a fare la sua prima sortita fuori dal bagno del secondo piano che già era passate l'una.

Era la sera del suo riscatto, il momento della sua rivincita su tutti quelli che la prendevano in giro da anni. Su quella sera aveva investito tutto, tempo, denaro, dignità. Si guardò allo specchio per l'ultima volta e quello che vide le piacque moltissimo.

Il vestito giusto poteva fare miracoli e quello che lei aveva comprato, scegliendolo con pazienza da voluminosi cataloghi per corrispondenza, le si adattava perfettamente. Era un semplice tubino nero dalla linea molto essenziale che le arrivava sopra le ginocchia e le lasciava completamente scoperte le spalle, con increspature di pizzo nero all'altezza del seno che mascheravano il fatto che la natura in quella zona non era stata particolarmente generosa con lei.

L'acconciatura alta aveva impiegato ore a farla ma adesso il collo lungo e sottile era accarezzato solo da pochi riccioli che poi esplodevano in una gloriosa cascata in cima alla testa. Anche il trucco aveva richiesto ore intere, ma adesso la sua pelle appariva serica e levigata, sfumata di rosa sugli zigomi e le ciglia lunghe a sfrangiarle gli occhi lucidi di aspettative. Mentre il resto del suo dormitorio si affollava in sala comune per prendere le passaporte per la Stamberga Strillante, lei aveva avuto cura di tenersi lontana da Malfoy e accuratamente avvolta nel mantello nero e col cappuccio ben calato sulla testa.

Per lui sarebbe stata una sorpresa.

Lo sguardo degli occhi nerissimi di Tracey si velarono di una luce sognante mentre, finalmente, dopo essersi rivolta un ultimo sorriso, usciva per salire fino al salone principale.

Comprese di aver fatto la mossa giusta quando vide Tiger buttarle un'occhiata distratta e poi girarsi di nuovo di botto verso di lei mentre la mascella gli cadeva in picchiata verso il pavimento. Goyle sembrava troppo allibito per fare altro che fissarla con gli occhi sbarrati e si rovesciò addosso tutto il contenuto del suo bicchiere.

Tracey sorrise: andava tutto per il meglio.

Tanto per saggiare le sue nuove possibilità fece una sfilata davanti a un gruppetto di Ravenclaw del quarto anno e invece dei soliti miagolii di scherno fu ricompensata da rossori e piccoli fischi stupiti.

Provò a sorridere a due o tre Hufflepuff più grandicelli e quelli le restituirono il sorriso con sguardi d'apprezzamento tutto maschile.

Di molto rassicurata scandagliò tutta la sala alla ricerca della sua preda.

Ed eccolo lì, Draco Malfoy, in mezzo a un gruppetto di Slytherin che chiacchieravano e ridevano lui sembrava come sempre così distaccato come se non appartenesse affatto al luogo in cui si trovava. Tracey prese un profondo respiro e attese; quando lo vide allontanarsi dagli amici dirigendosi verso uno dei tavoli del buffet, si affrettò da quella parte.

Lo colse mentre svuotava nel proprio bicchiere una bottiglia di Firewhisky e per richiamare la sua attenzione lo chiamò dolcemente - Draco? -

Lui si voltò e la fissò con espressione assente. Dopo un attimo sbarrò gli occhi - Davies? -

- Già, proprio io - rispose lei soddisfatta, poi chiamando a accolta tutto il suo coraggio disse - Mi chiedevo se ti andrebbe di ballare con me -

Il lampo di terribile impazienza che gli vide nello sguardo la fece quasi scoppiare in lacrime, tuttavia quando le rispose, Malfoy, lo fece con molta educazione - Mi dispiace ma per questa sera credo di aver ballato abbastanza -

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