5.

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^Greeicy^
G:"Mitch...Mitch dove sei?" Sussurro cercando Mitch nel luogo segreto. Alla fine, ovviamente, l'ho seguito; non lo lascerei andare da solo, soprattutto in un luogo del genere e con canaglie così. È molto pericoloso per entrambi, anche se so che per lui difendersi è semplice come bere un bicchier d'acqua, mentre per me non sarebbe lo stesso.
G:"Mitch dove cazzo ti sei cacciato?!" È assurdo che in meno di un minuto si sia già volatilizzato.
Mi nascondo dietro un angolo, ma senza che io quasi me ne accorgo qualcuno mi afferra da dietro tappandomi la bocca. Ok, sono decisamente nella merda.
G:"mh-mh" cerco di urlare, ma non ci riesco. La mano mi ha completamente tappato la bocca, tanto che non riesco nemmeno ad aprirla per tirare un morso e liberarmi. Mi trascinano in una stanza priva di porta e mi legano ad una sedia. I miei tentativi di liberarmi sono vani;
A:"Guardate chi abbiamo qui, la mia amata Greeicy agente della CIA. Come ci si sente ad essere impotenti, eh? Come ci si sente?! Stavolta non hai nessuno che ti possa salvare, nemmeno Mitch verrà in tuo soccorso. Certo che è stato sciocco da parte tua venire qui da sola, ma in fondo cosa ci si può aspettare da una come te se non questo" conclude iniziando a ridere. La strozzerei con le mie stesse mani se ne avessi la possibilità.
Annika si avvicina sempre di più al mio viso fino a staccarmi i pezzo di scotch più forte che esista dalla bocca.
G:" stronza eri e stronza sei rimasta Annika. I tuoi genitori non ti hanno insegnato proprio le buone maniere, gli ospiti si accolgono calorosamente." Dico quasi a provocarla
A:"risparmi pure il fiato per dopo Greeicy... ti aspetta un bel interrogatorio prima di una morte lenta e dolorosa." Sul suo volto si forma un ghigno vittorioso.
G:"l'importante è crederci"
Finalmente riesco a vedere la figura che prima mi ha colto alle spalle. È un uomo alto, robusto e vestito interamente di nero, come me d'altronde.
A:"Jake ora andiamo a prendere tutto l'occorrente per poi iniziare, ma prima tappa la bocca di quel inutile essere umano"
L'uomo mi mette un altro pezzo di scotch per poi sparire assieme ad Annika. Chiudono anche il cancello d'ingresso.
Dopo pochi minuti che sembravano un'eternità sento un grande tonfo. Penso che Mitch sia riuscito a raggiungermi.
M:"Sei qui" mi guarda con uno sguardo ricco di sollievo.
M:"pensavo ti avessero portato insieme"
Mi toglie lo scotch dalla bocca, stavolta con più delicatezza.
G:"grazie mille per non avermi lasciata sotto le grinfie di quella befana"
M:"sai che sarei venuto a prenderti in un modo o nell'altro" mi sorride, uno dei sorrisi più sinceri che io abbia mai visto.
^Mitch^
M:"È ora di andarcene, abbiamo perso le sue tracce"
Finalmente riesco a slegarla, e la prima cosa anche fa è abbracciarmi.
G:"grazie mille Mitch" le sorrido
M:"è arrivata l'ora di andarcene... C'è solo un piccolo problemino: ha chiuso il cancello"

Help me Mitch! ~Dylan O'brien~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora