Io giuro che quando lo trovo lo ammazzo, ma è mai possibile che fa sempre di testa sua e non mi permette nemmeno di essere al corrente di ciò che c'è da fare. Cavolo io se non so che cazzo ci faccio qui, perché mi hanno assunto.
Mitch non ha capito proprio nulla, sono stanca di essere sempre allo scuro di tutto.
Ritorno al computer e cerco delle informazioni che mi possano aiutare a capire dov'è.
"Durante una intervista il padre di Annika, Frad, dichiara che uccidere nel peggior modo possibile gli assassini di sua figlia. 'Morirete!' ".
Bella merda devo dire e quel cretino e fuori da solo e al buio.
Bingo, ho trovato il luogo in cui potrebbero trovarsi.
Indosso qualcosa di più comodo possibile prima di prendere tutte le armi e posarle nell'apposita cintura che ho messo.
Esco dalla struttura e trovo una delle guardie dinnanzi al cancello. Chiedo subito di aprire.
Guar: "Mitch Rapp mi ha assolutamente vietato di aprirle il cancello e lasciarla andare via da qui." Io sono sconvolta.
G: "Scusami ma tu non dovresti obbidire solamente a Hurley e gli altri responsabili ?!" Mi guarda ma non risponde.
G: "Fanculo!" Urlo prima di girarmi e andare via in fretta e furia. Devo raggiungere il retro, dove non ci sono guardie e scavalcare la recinzione. Porca vacca me la sto facendo sotto al sole pensiero.
Quando arrivo con l'agilità di un cavallo mi arrampico per scavalcare e quasi non finivo a terra. Devo dire che ho il cuore che sta andando a mille per il colpo che ho preso, mi sono vista per un frammento di tempo spiaggiata a terra.
Inizio a correre nel bosco, con il buio è difficile orientarsi e l'ansia sale perché i giochi di ombre che si creano con i rami non smettono di farmi prendere colpi inutili.
In circa un quarto d'ora riesci finalmente a raggiungere il luogo in cui, in teoria, ci sono quello stronzo di Mitch e tutti i familiari di Annika.
Mi addentro all'interno della struttura con cautela, il rumore dei miei passi non si sente. Quando sto per girare l'angolo punto la pistola verso di esso pronta a sparare in caso di necessità.
Prima che potessi continuare a camminare qualcuno da dietro mi preme una mano sulla bocca per non farmi parlare e l'altra la porge sul mio fianco per avvicinarmi a se: Mitch.
Gli mordo la mano. Mitch impreca in silenzio.
M: "perché cazzo l'hai fatto?!" Mi domanda a bassa voce.
G: "Perché sei uno stronzo! Non mi dici mai nulla e rimango come una cretina." Gli dico incazzata. Sono proprio stanca.
Senza badare a lui inizio ad avanzare per cercare la famiglia di quella stronza e ammazzarli. Sono stata io la prima ad essere stata sconvolta quando Mitch ha ucciso a sangue freddo Annika, ma mi sono altamente stancata. Devono morire per quel che hanno fatto.
Ovviamente neanche il tempo di compiere il terzo passo che Mitch mi riprende per i fianchi tirandomi di nuovo verso di lui.
G: "lasciami andare Mitch!" Sta mettendo a dura prova la mia pazienza.
Mi giro verso di lui per fulminarlo con lo sguardo.
M: "te lo scordi che ti lascio andare di lì da sola" mi dice e...guarda le mie labbra, intensamente.
Il cuore mi sta battendo di nuovo fortissima ma questa volta non è causato da uno spaventoso ma da Mitch.💜
Ciao a tutti vi ringrazio per il sostegno che state dando a questa fan fiction nell'ultimo periodo. Purtroppo non ho molto tempo per pubblicare a causa della scuola, inoltre a breve ci saranno le prove invalsi di seconda superiore e sto cercando di prepararmi al meglio. Appena posso cerco di scrivere qualcosina. Vi voglio bene e ancora grazie mille 💜🩹
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Help me Mitch! ~Dylan O'brien~
RomanceMitch Rapp dopo la perdita della sua ragazza Katrina per mano del nemico rivendica la morte di quest'ultima, e di molte altre vittime. Durante una di queste missioni una nuova ragazza entra a far parte in una sezione speciale della CIA, nella quale...