14.

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Greeicy-
Ma porca troia ma perché non si può mai stare tranquilli. Eravamo usciti semplicemente per mangiare qualcosa e ora mi ritrovo per terra con Mitch che rincorre un uomo che ha tentato di spararmi. Perché?
Mi alzo velocemente e mi catapultato fuori dal ristorante, dove cazzo sei andato a finire?
Ah ecco. Nemmeno il tempo di dirlo che scorgi Mitch correre molto lontano. Inizio a correre anche io con la speranza di riuscirlo a raggiungere senza tanta difficoltà.
Ciò però ovviamente non va come dovrebbe, visto che la caviglia riprende a farmi malissimo e lo stesso il dolore nella zona dell'osso sacro. Nonostante tutto continuo a correre fino a che riesco finalmente a raggiungere Mitch.
Nel giro di cinque minuti siamo finiti in una zona apparta, anzi quasi deserta, in cui Mitch è riuscito a prendere l'uomo che ora sta letteralmente massacrando.
G: "Mitch fermati!" Gli ordini fermandomi dietro di lui.
Come se non avessi detto nulla continua a menare l'uomo del quale ormai non si vede bene il volto perché coperto di sangue.
G: "Mitch basta!" Urlo cercando di riuscire a fermarlo prendendolo per un braccio. È troppo forte rispetto a me, ma quando gli prende il braccio rallenta fino a fermarsi e lasciare ricadere sul cofano di una macchina l'uomo.
Si gira verso di me e mi guarda, i suoi occhi sono lucidi.
G: "Mitch lo sai che non devi agire in questo modo!" Gli dico cercando di sembrare arrabbiata. Hurley ci ha sempre insegnato ad agire in maniera diversa, non così e in effetti lui sta facendo completamente il contrario. Anche se avessi avuto le forze, confesso che anche io non avrei avuto alcuna pietà.
M: "Questo bastardo ha cercato di farti fuori e io non dovrei reagire così?! È un di quei gran bastardi."
Distolgo lo sguardo da Mitch e torno a guardare l'uomo in fin di vita.
G: "Chi stra cazzo sei?" Urlo prendendolo per il colletto. L'uomo sembra quasi star per rispondere ma si ferma, esita.
Gli tiro uno schiaffo così forte che la testa si gira così tanto che per poco penso gli si sia quasi rotto l'osso del collo.
X: "ok ok" dice ansimante di dolore "io sono...lo zio di Annika e voi pagherete per la sua morte!" Urla. Lo lascio ricadere facendogli sbattere di conseguenza la testa sul cofano della macchina. Riporto lo sguardo su Mitch e lui riesce subito a comprendere cosa gli voglio dire.
M: "ci sono altre persone di cui ci dobbiamo sbarazzare oltre te?"
X: "Uh si che c'è ne sono, sono tante, tantissimo pronti ha infliggervi le peggiori torture che siano mai esistite."
Dopo queste parole Mitch estrae la pistola dalla quale parte un colpo che colpisce l'uomo in piena fronte.
Ok ora arriva il bello, ci sono persone che ci stanno cercando per rivendicare la morte di Annika.
M:"Greeicy tu stai bene?" Mi riporta alla realtà.
G: "si Mitch e grazie per prima, altrimenti ora non sarei qui. Posso abbracciarti?" Gli chiedo e lui mi fa cenno di avvicinarmi. Mi accoglie tra le sue braccia, appoggio la testa sul suo petto e finalmente mi sento al sicuro. Lui mi stringe forte a se.
Ora dobbiamo recuperare la macchina e ritornare subito alla base.

Help me Mitch! ~Dylan O'brien~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora