❃ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟕 - 𝐃𝐈𝐑𝐈𝐓𝐓𝐎 𝐋𝐄𝐆𝐈𝐓𝐓𝐈𝐌𝐎

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Dopo aver viaggiato per ore, finalmente quel trio apparentemente scomposto riuscì a raggiungere il villaggio di Yandong senza aver paura di essere inseguiti o di star rischiando la vita

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Dopo aver viaggiato per ore, finalmente quel trio apparentemente scomposto riuscì a raggiungere il villaggio di Yandong senza aver paura di essere inseguiti o di star rischiando la vita.
Una volta essere approdati in quel territorio, fu Namjoon il primo a mettere in regola tutto per l'arrivo del sovrano: si era occupato di chiamare a raccolta i soldati lì presenti per fare in modo che venisse data una sistemazione più che decorosa a Yoongi, il quale era esausto dopo la giornata trascorsa.

Ovviamente tutti i popolani del piccolo villaggio mostrarono subito devozione e accoglienza nei confronti dell'uomo e quando vennero a sapere che il regno fosse in pericolo per via di alcuni usurpatori che si erano permessi di aggredire le sfere alte del governo, iniziò a regnare del caos e incertezza riguardo alle sorti di quel che stava per accadere.

A Yoongi non piacque per niente vivere in quel disordine, motivo per cui si era occupato di incaricare Namjoon di tranquillizzare tutti con dei messaggi lasciati a voce proprio per evitare che succedesse qualcosa di ancora più grande di quello che già era presente.
Non poteva permettere che il suo popolo perdesse la calma, altrimenti avrebbe avuto troppi dettagli a cui pensare.

Per quanto riguardava Nari, invece, era preoccupata per le sorti di entrambi i lati: lei era fuggita con il re e il suo generale, era stata ospitata in quel villaggio di cui aveva ignorato totalmente l'esistenza, ignorando allo stesso modo le sorti di suo fratello.

Per quanto Toshiro avesse perso la testa e avesse sbagliato, non poteva lasciare da parte il legame di sangue che li univa da anni, né poteva sottovalutare ciò che sarebbe stato in grado di combinare: più loro sarebbero stati lontani dal palazzo, più il maggiore sarebbe stato capace di richiamare a sé più congiurati possibili che fino a quel momento si erano nascosti ovunque per il regno per via della loro persecuzione.

Era come se fosse stato stabilito un ordine del tutto nuovo, in cui chi prima era stato considerato un fuorilegge in quel momento, con Toshiro al comando, fosse di nuovo autorizzato a compiere quegli atti che andavano contro la morale di chiunque.

Passarono tre giorni da quando i tre erano riusciti a mettersi in salvo da quella situazione che aveva rischiato di condurli a morte certa e finalmente il sovrano riuscì a rimettersi in piedi senza subire troppo gli effetti delle ferite che piano piano stavano lasciando posto alla pelle che cercava di rimarginarsi.

Nari, la quale non aveva potuto fare molto per organizzare qualcosa dal punto di vista logistico e militare, si era limitata a seguire e a prendersi cura del sovrano, il quale aveva pensato di non aver mai sofferto così tanto come gli era capitato per quell'occasione.

Quando alla fine del terzo giorno la corvina decise di entrare nella piccola abitazione che era stata predisposta per lui, notò che l'uomo avesse aperto gli occhi e stava ancora girato su un fianco per evitare di creare un impatto troppo forte tra la superficie su cui aveva riposato e la sua schiena.

«Non dovrebbe essere sveglio.» mormorò lei, appoggiando la bacinella dell'acqua che le era stata offerta accanto al letto del sovrano

«Credo di aver riposato a sufficienza.» mugolò lui, facendole notare quanto fosse ancora dolorante solo parlando

❃𝐓𝐇𝐄 𝐊𝐈𝐍𝐆'𝐒 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐑𝐄𝐒𝐒 [𝐌𝐢𝐧 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora