Felix's pov
Erano ormai passati tre giorni da quando ero finito in ospedale. Non potevo dire di star bene perché era tutto l'opposto. Provavo,però, a fingere che tutto fosse cambiato,che io stavo meglio e che ero forte anche se non lo ero sul serio.
In quei giorni erano venute a trovarmi molte persone e non potei non esserne grato. Mi stupi la visita di Joshua e dei suoi amici che vollero assicurarsi che io stessi bene nonostante ci conoscessimo da nemmeno un giorno. Mi fece molto piacere vederli.
La visita che più mi preoccupó fu quella di Hyunjin. Vederlo davanti al letto di ospedale preoccuparsi per me mi aveva fatto sentire importante e aveva cancellato per un momento tutto il dolore che provavo. Non abbiamo parlato tanto dato che una volta che si fosse assicurato che io stessi bene scappò via come se potessi attaccargli la peste. Non posso non negare che mi era piaciuto vederlo preoccuparsi per me ma allo stesso tempo mi preoccupó. Avevo paura di tornare di nuovo ad essere dipendente da lui per poi finire ad essere il suo giocattolo preferito così come lo ero stato in passato.Stavo preparando la valigia che Chan mi aveva portato in ospedale il giorno in cui ci ero finito dentro. La valigia però non sembrava chiudersi e notai la cerniera incastrata.
"Ci mancava solo che la valigia non si chiudesse" sbuffai rumorosamente e poi mi sedetti per terra cercando di riparare la cerniera.
"Siamo di cattivo umore questa mattina?" entrò tutto sorridente il mio migliore amico accompagnato,come sempre ormai,dalla sua dama rompicoglioni.
"Non ti ci mettere pure tu,ho già male alla testa" mi girai due secondi giusto il tempo di rivolgere un'occhiataccia a Namra per poi tornare a concertrarmi sulla cerniera della valigia.
"Da qua faccio io"
Chan si sedette al mio fianco e con la sua impressionabile forza provó ad aggiustare la valigia. Nel frattempo mi alzai e mi misi le scarpe.
"Come stai?" domandò Chan con però lo sguardo verso l'aggeggio rotto.
"Sto bene,ho solo un po' di male alla testa ma tutto nella norma" risposi infilandomi la scarpa destra.
"Oggi pomeriggio devi andare dallo psicologo,vuoi che ti accompagno?"
Ci pensai un attimo prima di rispondere.
Se fosse venuto lui sarebbe venuta anche la principessina sul pisello e io non la volevo fra i piedi anche quando andavo dallo strizza cervelli.
"No tranquillo,posso andarci anche da solo" mi allaciai la scarpa destra guardando male Namra.
"Chan vado a prendere un caffè e poi torno" gli diede un bacio sulla guancia e poi usci di fretta.
Guardai schifato la scena.
"Se è lei il tuo problema puoi dirmelo Lix,ma sappi che non la lascerò solo perché a te sta antipatica" non mi guardò perché stava continuando ad aggiustare la valigia che non ne voleva sapere di chiudersi.
"Non ti ho detto di lasciarla perché sta antipatica a me,apri gli occhi Chan. Ti tratta come se fossi il suo burattino,ti manovra costantemente,é come se dipendessi da lei"
"Sai bene che non dipendo da nessuno,ha solo bisogno dei suoi spazi a volte" disse lui con però un tono diverso come se nemmeno lui ci credesse.
"Contento tu.." fini di allacciarmi entrambe le scarpe e mi alzai "ma sappi che quando aprirai gli occhi perché lei ti avrà fatto del male,le staccherò quei capelli finti dalla testa"
Chan ridacchiò e tirò un ultima volta la cerniera finendo per chiudere definitivamente la valigia.
"Non farai niente a nessuno perché non mi farà soffire,ne sono certo"
Io un po' meno.
"Chan andiamo? Stiamo facendo tardi a lezione" entrò la sua rompi palle interropendo la nostra discussione.
"Io non ne sarei poi così certo Chan" gli dissi prima di prendere la mia valigia e poi uscire dalla stanza per tornare casa mia
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-"Felix o mangi o giuro che te lo faccio ingoiare"
Jisung stava provando a farmi mangiare del kimichi che aveva preparato per il mio ritorno a casa. Purtroppo però non mi andava di mangiare nulla ma solo di dormire un po' ma senza aver mangiato non avrei potuto prendere le mie medicine.
"Jisung ti ho detto che non lo voglio" alzai gli occhi al cielo.
"Devi mangiare per prendere le medicine e devi essere in forma per andare dallo psicologo"
Mi mise il piatto davanti e fui obbligato a mangiarlo.
"Alloraaa,chi è questo Joshua?"
"Non iniziare" capii subito dove voleva andare a parare ma no,non sei rimasto al suo gioco.
"Ei non rispondermi così" i miei modi erano leggermente cambiati tanto da rispondere male alla maggior parte dei miei amici "e comunque volevo solo sapere chi fosse.." fece una faccia offesa e mi penti di averlo trattato in quel modo.
"L'ho conosciuto al bar,sembra simpatico" mi portai un po' di kimichi alla bocca e sbuffai mentalmente sapendo di stargli dando corda.
Jisung batté le mani entusiasta.
"LO SAPEVO"
"No ti prego,siamo solo amici"
"Sempre la solita scusa del 'siamo solo amici',non puoi inziare a pensare un po' a te stesso?"
Jisung non aveva tutti i torti. Avrei dovuto dimenticare definitivamente Hyunjin e continuare per la mia strada ignorando chi mi impediva di essere felice. Il problema però era che io non volevo dimenticare l'unica persona che mi aveva fatto stare bene. L'unica persona che con una semplice carezza mi migliorava l'umore. L'unica persona che con un semplice sguardo anche privo di emozioni mi creava una strana senzazione nello stomaco.
"Penso a me,ma Joshua non è il mio tipo" non era proprio una scusa. Sembrava il classico bravo ragazzo e di tutto punto che a me non piaceva affatto.
"Ah giusto,a te interessa Kevin,il ragazzo misterioso e pericoloso che però ha il suo fascino"
Kevin sarebbe stato il mio tipo.
Gentile ma non troppo,egocentrico ma non troppo,pericoloso ma fino ad un certo punto.
Non era nemmeno un brutto ragazzo,anzi era fra i più belli dell'università. Lo avrei preso in considerazione se non mi fossi innamorato di un ragazzo freddo,apatico e dalla chioma mora.
"Si Kevin non è male,ma non ci sarà mai nulla fra noi"
"Blah blah blah le solite scuse. Prima o poi vedrai che avrò ragione" ridacchiò sbattendo di nuovo la mani.
"Piuttosto a te come sta andando con Minho?" domandai cambiando discorso "ho notato che non andate molto d'accordo in questo periodo".
Quel parlare di me e dei miei sentimenti mi stava annoiando e mettendo a disagio.
"Sapevo che te ne saresti accorto" sbuffò e si poggiò con i gomiti sul tavolo e un espressione triste sul volto.
"Avete litigato?" domandai continuando a mangiare. In fondo quel kimichi non mi dispiaceva.
"Più o meno,il giorno che sei finito in ospedale,Chan e Hyunjin hanno discusso"Che cosa?
"Cosa? E perché?"
"Perché Chan voleva che Hyunjin ti stesse il più lontano possibile" comprensibile da parte sua.
"Ma comunque il punto era un'altro. Minho sembrava dar ragione a Hyunjin nonostante sapesse tutto quanto"
"Non ti seguo"
"Hyunjin e Minho nascondono qualcosa,l'ho notato io e lo ha notato anche Chan. Ma nessuno dei due vuole dirci nulla e posso capirlo da parte di Hyunjin ma Minho...Sono il suo ragazzo"
Come sempre Jisung non aveva torto,Minho e Hyunjin stavano nascondendo un qualcosa che sembra essere più grande di loro.
"Cosa hai intenzione di fare?"
"Proverò a parlargli un ultima volta per cercare di farmi dire cosa cavolo sta succedendo"
"E se non funzionasse?"
"Beh.." pensò per un po' "significa che non si fida di me" assunse un espressione triste.
"Io credo che sia Hyunjin a trattenerlo dal non dirti nulla,sono amici in fondo dovevi aspettartelo"
"Non si sono parlati per un po' di tempo dopo quello che è successo. Minho non ne voleva più sapere di lui e gli credevo. Ma poi un giorno ha inziato a sparire,uscire tardi,al non rispondermi nè ai messaggi e nè alle chiamate. Ed lí che iniziarono i nostri litigi"Wow,avrà passato davvero un brutto periodo.
"Senti prova a parlargli di nuovo e mettigli in chiaro le cose"
Lui annuì.
Guardò il mio piatto e sorrise
"Era buono?"
"Squisito"
Ridemmo entrambi.Mi era mancato ridere insieme a lui senza pensare a quanto la mia vita facesse schifo.
L'amicizia era tutto per me e Jisung era un mio amico che non mi sarei mai fatto scappare.holaaa
spero non ci siano errorri.
🫶🏻
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Step-Brother//Sequel<3
RomanceDue anni e mezzo dopo essersi separati,Hyunjin e Felix si incontreranno nuovamente ma ognuno di loro affronterà la situazione in modo differente. Entrambi hanno delle ferite aperte e per loro sarà difficile provare a curarle ma insieme piano piano p...