Step-Brother//Sequel<3

12

Felix pov

"CHE COSA?" urlò Jisung nel cortile dell'università.
Gli avevo appena raccontato di tutto ciò che mi era successo nel giro di una mattinata. La scoperta di ben tre cose: hyunjin capo di una gang,i miei amici sono anche suoi amici,se così si possono definire,e,la peggiore fra tutte,il progetto da fare insieme a lui.
A quanto pare il destino mi odia più di ogni altra cosa.
"Jisung non attirare attenzione.." sussurrai imbarazzato dopo che il suo 'che cosa' lo aveva sentito pure la mia famiglia in australia.
"Che avete da guardare?" lanciò un occhiata a gli studenti che ci stavano fissando. Sorrisi per evitare discussioni.
"Ma vuoi litigare con qualcuno?" sussurrai tirandolo via da gli occhi di tutti.
"Che cazzo posso farci io se la gente non impara a farsi i cazzi propri"
"Come se tu te li facessi" lo accusai.
"Ehi,io posso. Loro no"
Mi scappò una risata seguita poi da quella di Jisung.
"No ma dico sul serio? Hyunjin a capo di una gang? Era questo che mi tenena nascosto Minho?" disse deluso tornando sull'argomento iniziale.
"Non lo so Ji,credo ci sia di più ma non vogliono dirci nulla" ammisi.
Non mi stupivo mai di quanti segreti nascondessero quei due,erano sempre insieme a parlottare sin da primo giorno che sono arrivato. Non mi stupirei se ci dicessere di stare insieme!
"Si ma cazzo sono il suo ragazzo!" esclamò nervoso. Abbassò la testa subito dopo come se si fosse accorto di aver sbagliato qualcosa "o meglio lo ero".
"Sono sicuro che risolverete,tu e Minho siete fatti per stare insieme" gli avvolsi un braccio sulle spalle per confortarlo.
"A quanto pare lui non la pensa così" affermò triste.
"Non dire così,Minho ci tiene a te,ci sarà sicuramente qualcosa di importante sotto"
"si ovvero che esce con un tipo in piena notte? non prendiamoci in giro,si è solo divertito con me"
Era impossibile che Minho si fosse preso gioco di Jisung,si capiva da come lo guardava. Come se fosse il dono più prezioso che avesse mai ricevuto.
"Scusa ti sto stressando con le mie paranoie,tu come ti senti all'idea di dover fare da tutor a Hyunjin? Insomma stiamo parlando di Mr Presuntoso" cambió argomento passando ad un tasto molto dolente per me.
Era inutile negare quanto ancora lo amassi. Non lo negavo a me stesso da un po' di tempo ma avrei comunque dovuto negarlo agli altri.
"Sono furioso,il destino mi vuole male. Eppure non credo di aver fatto niente!" urlai disperato.

Mentre continuavo a lamentarmi di quanto fosse ingiusta la vita,due ragazzi della gang di Hyunjin ci raggiunsero.
Uno mi mise le mani dinanzi agli occhi e potei subito capire di chi si trattasse.
"Se indovini chi sono ti do un regalino" sussurrò a pochi centimentri dal mio orecchio provocandomi dei brividi.
"Mhh vediamo..un coglione di nome Kevin?" lo sentii ridacchiare dietro di me. La sua risata era musica per le mie orecchie ma di certo non era paragonabile a quella di Hyunjin.
Kevin era un bravo ragazzo e mi piaceva passare il tempo con lui,ma il mio cuore apparteneva a Hyunjin. Sapevo che non se lo meritava ma purtroppo se lo è preso è difficilmente riuscirà a darlo a qualcun'altro.

Basta pensare a lui!

Giusto,basta Hyunjin per oggi.

"Il coglione ti vuole portare a fare un giro in moto,ci stai?" spuntò di fronte a me con un sorriso a trentadue denti.
"Ammetti che sei un coglione?" lo sfidai.
Lui accennò un sorriso malizioso e si avvicinò pericolosamente al mio viso,quasi a sfiorarmi le labbra.
"Sono il tuo coglione preferito,ammettilo" ghignó.
La sua vicinanza era molto pericolosa. Non ero mai stata così vicina ad un ragazzo che non fosse Hyunjin e questa cosa iniziava a farsi evidente. Con una mano lo spostai in avanti facendolo ridere di gusto.
"La prossima volta prendetevi una stanza,io e Jisung abbiamo appena avuto un trauma" affermò Joshua con una mano sulla spalla del mio amico.
Avevo notato quanto Joshua stesse appiccicato a Jisung nonostante sapesse della sua relazione con Minho.
"Ma che stanza,non stiamo facendo niente" mi staccai imbarazzato.
"Si come no,che piccioncini" ridacchiò Joshua.
"Chiudi la bocca e usala per quando fai i pompini a quelle troie che ti scopi coglione" affermò Kevin.
"Almeno io lo faccio,tu? Vai in bianco anche stanotte?" lo sfidò con un ghigno sul volto.
Kevin lo ignoró e si concentrò nuovamente su di me.