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Jisung's pov

Felix era andato dallo psicologo mentre io stavo lavando i piatti del suo pranzo.Finalmente ero riuscito a fargli mangiare qualcosa visto le sue continue lamentele e il suo continuo disprezzare qualsiasi cibo. In fondo sapevo che lui voleva mangiare ma per qualche strano motivo si rifiutava di farlo.
"Ei" entrò Minho nella cucina.
Non mi girai a guardarlo perché ero ancora furioso con lui. Non aveva aperto bocca riguardo la nostra discussione,non aveva nemmeno provato a giustificarsi.
"Non puoi continuare ad ignorarmi Jisung,sono il tuo ragazzo" si mise a braccia conserte.
"Tu sei il mio ragazzo? E vale solo per me? Cosa sono io per te? Un punto insignificante?"
"Sai che non è così,tu sei tutto Jisung"
Persi un battito,ancora mi faceva sentire bene quella frase proprio come la prima volta.
"Io sono tutto? Da quando in qua per te sono tutto? Mi tieni sempre fuori dalla tua vita senza mai spiegarmi dove scappi la notte,con chi parli sempre al telefono oppure perché continui a stare dalla parte di Hyunjin. Per me sei un punto interrogativo" mi girai verso di lui furioso.
Mi ero stufato di sentire solo bugie e mi ero stufato di essere la seconda scelta,il problema che si risolve per ultimo,il ragazzo rompiscatole...ruoli che non mi appartenevano per nulla.
"Come puoi dire che ti tengo fuori dalla mia vita? Io ti ho dato tutto,ti ho spiegato i miei problemi,ti ho dato la mia casa,la mia fiducia-"
"A quanto pare non è così. Non ti fidi di me come io mi fido di te"
"Certo che mi fido di te,sei l'unica persona di cui mi fido sul serio"
"Ah si? Allora dimmi tutta la verità,con chi parli al cellulare? Dove scappi la notte? Perché difendi Hyunjin?"
Sapcvo di stargli riempendo la testa di domande ma io avevo bisogno di risposte. Gli stavo dando un ultima chance per fidarsi di me e se avrebbe sprecato anche questa allora significava la fine di entrambi.
"N-non posso parlarne con te"
Lo gurdai deluso dal suo comportamento.
Sapevo che avrebbe evitato di nuovo di parlarne ma avevo un minimo di speranza che mi fossi sbagliato.
"Minho hai un'altro?"
Mi venne spontaneo domandargli se si fosse innamorato di un'altra persona. Era un sospetto che stavo inziando ad avere negli ultimi mesi di relazione.
"Cosa? Mi credi capace di tradirti?" domandò quasi deluso.
"Credi che per me sia facile accusarti di avermi tradito? Ma era l'unica spiegazione che potevo darmi,nel bel mezzo della notte vai via e sei sempre attaccato a quel telefono" iniziarono a raffiorarmi i ricordi.
Mi vedetti sul divano alle cinque di mattina ad aspettare un suo ritorno a casa o un suo messaggio.
Mi vedetti da solo nel letto a piangere cercando di darmi una spiegazione.
Mi vedetti nervoso urlare contro di lui cosa mi stesse nascondendo.
Mi vedetti felice fra le sue braccia dimostrandogli tutto l'amore che provo per lui.
Ma un particolare ricordo mi tornò in mente.
La foto di instagram di Minho e un certo commento di Sunhee...Quel maledetto ragazzo che non riuscivo a capire né da dove venisse né chi fosse effettivamente.
E se lui fosse...
"Sunhee.."
"Come?" mi domandò sopreso.
"Chi cazzo é Sunhee?" lo guardai con le lacrime agli occhi.
"Jisung non è come credi tu,stai saltando a conclusioni affrettate" tentò di spiegarmi ma io ormai avevo la vista offuscata dalle lacrime e senso di vuoto nel petto.
Lo sapevo..
"Conclusioni affrettate? Ho passato notti intere ad arrivare ad una conclusione. Ne ho pensate di tutti i colori Minho,ho provato a pensare che fosse solo un stupido periodo e che avessi bisogno dei tuoi spazi..ma il tuo periodo è diventato un'anno e mezzo" mi asciugai un lacrima velocemente non curandomi delle altre.
"Jisung non è come pensi sul serio" provó ad avvicinarsi ma io indietreggiai.
"Allora dimmi che cazzo succede" la sua ultima occasione.
"Ti prego non puoi farmi questo,non posso parlar-"
"Sai cosa ne ho abbastanza" lo sorpassai e mi diressi verso la nostra camera ma che ormai sarebbe diventata solo sua.
"Jisung non andartene,no no no non posso vivere senza di te" mi seguii mentre io mettevo il minimo indispensabile in un borsone.
"Lo hai fatto fino ad ora e puoi continuare a farlo"
"Jisung ti prego parliamone"
"Ci ho provato cazzo,ci ho provato in tutti i cazzo di modi ma adesso basta. Non posso continuare a svegliarmi pensando a te nel letto di un'altro" chiusi il borsone e me lo misi sulle spalle. Uscii dalla camera con Minho alle calcagna.
"Non sono stato con nessuno"
"Minho hai un'ultima possibilità e credimi te ne ho date tante. Chi cazzo è Sunhee?"
In cambio ricevetti il silenzio.
"Bene" mi girai e uscii di casa.
"Jisung..." fu l'ultima cosa che riuscii a sentire prima di scappare via in lacrime.
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Felix's pov

"È stata un ottima seduta Felix,ci vediamo Lunedì?" domandò il dottor Kim stringendomi cordialmente la mano.
"Certamente grazie mille" lo salutai e mi diressi all'uscita di quel maledetto ospedale.
La puzza di morto non faceva altro che farsi presente fra le narici e la voglia di tornare a casa saliva sempre di più.
Appena uscii dall'ospedale notai una moto nera che giurai di aver già visto da qualche parte.
"Scusa Lee Felix il pazzo psicopatico?"
"Kevin! Ma cosa ci fai qui?" lo abbracciai.
"Sono venuto a prenderti,ho chiesto a Jisung dove fossi e mi ha detto che eri in ospedale per le visite settimanali"
Aish Jisung
"Non dovevi disturbarti Kev,saresti potuto restare a casa"
"E lasciarti tornare da solo in queste strade infestate?" si avvicinò facendomi l'imitazione di un fantasma.
"Idiota" gli diedi un colpetto sulla spalla ridendo "chi credi che mi rapisca?"
"Queste strade sono infestate Felix,magari u morti risorgono e ti rapiscono"
"Guardi troppi film Kev" ridacchiai.
"Com'è andata la prima seduta?" domandò poggiandosi sulla sua moto.
"Per essere la prima volta abbastanza bene,non mi sono aperto del tutto ma è stato interessante" misi le braccia conserte a causa del freddo.
"Ei vieni qui" si tolse la sua giacca e me la porse.
"Ma sei pazzo,sei a maniche corte e fa un freddo cane,mettila tu" insistí ma lui non volle sentire un no come risposta.
"Io sono forte e muscoloso posso reggere il freddo non come te che sei una femminuccia"
"Gne gne gne" gli feci il verso del bambino e mi sistemai meglio la sua giacca.
"Salta su che ti accompagno a casa" mi fece un'occhiolino.
No ma va non ho mica pensato un doppio senso...nono.
"Non provare a farmi l'occhiolino o ti stacco le pupille" gli puntai un dito contro e lui alzò le mani in alto.
"Agli ordini capitano Lee"
"Dai testa di cazzo aiutami a salire su questa cosa,aish quanto cazzo é alta" tentai di salire sulla moto ma era davvero troppo alta per me.
"Sei alto un metro e un tappo Lix è normale che tu non ci riesca" inzió a ridere di me.
"Se non la smetti il metro e un tappo ti stacca le palle" sorrisi ironico.
Lui mi afferrò i fianchi delicatamente e mi fece salire sulla moto. Mi guardò per qualche minuto negli occhi come se ci si stesse perdendo dentro.
"Accontentata sua maestà" si inchinó e per poco non persi l'equilibrio sulla moto.
Per fotuna Kevin mi prese in tempo impedendo di farmi cadere. Le nostre labbra erano molto vicine quasi si sfioravano mentre i nostri occhi stavano comunicando.
"Ehm ecco i-io, devo andare  a-a casa" mi distaccai da lui sentendomi in completo imbarazzo.
"Si certo andiamo"
Montó anche lui sulla moto.
Mi strinsi al suo busto sentendo il vento scorrerrmi sul viso.
Era davvero une bella senzazione.

Step-Brother//Sequel<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora