Capitolo 1

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SONIA

Sento una strana musica nel bel mezzo del mio sogno contorto. Ci sono io che cado in un enorme buco nero da una sedia.

Dopo essermi un attimo svegliata mi rendo conto che è la sveglia.

La spengo e mi rigiro dall'altra parte con l'intento di continuare a dormire, ma mia mamma ha altri progetti. Viene vicina al letto e comincia a scuotermi un braccio. Non si può mai dormire in pace in questa casa.

Borbotto qualcosa tipo "Si, si mi alzo" continuando a tenere gli occhi chiusi e lei se ne va.

Quando, con molta fatica riesco ad alzarmi, scendo al piano terra dove si trovano la cucina, il bagno, un piccolo ripostiglio e il garage. Vado in bagno e mi lavo la faccia, mi vesto con una maglia grigia con un fiore rosso al centro, dei leggins neri, una felpa bianca e le mie amate converse nere alte.

Faccio colazione con yogurt e pane con la marmellata, mi lavo i denti, mi metto il cappotto, l'orologio e salgo in macchina per andare a scuola.

Per fortuna sono arrivata in tempo per stare un po' con le mie amiche: Sara, Elisa, Iris ed Ilaria; la mia compagnia. Iris ed Ilaria le conosco da una vita, ci siamo conosciute all'asilo. Sara ed Elisa le abbiamo conosciute in prima media, invece. Loro vengono da un paesino vicino al nostro ma vengono a scuola qua.

Iris è magra e di carnagione molto chiara, ha degli occhi marrone scuro molto espressivi e un faccino adorabile. All'esterno sembra molto fragile e timida me se si impara a conoscerla si scopre che invece è una ragazza dalla forte personalità.

Ilaria è una ragazza alta, con gli occhi marroni e i capelli castano chiaro, è quella che organizza le uscite e la più festaiola tra di noi.

Sara ed Elisa invece sono gemelle e sono identiche: hanno entrambe i capelli castano chiaro e gli occhi marrone scuro, entrambe hanno un carattere forte e deciso. Sostanzialmente sono loro l'anima del gruppo, semplicemente perché la loro risata è contagiosa.

Comincio a pensare a come sarebbe stata la mia vita scolastica senza di loro. Probabilmente sarebbe stata incredibilmente noiosa e lenta. Sono loro che rallegrano le mie giornate e le fanno diventare spettacolari. Ebbiamo sempre vissuto così vicine le une dalle altre, senza mai accorgercene. Eravamo destinate ad incontrarci, come due rette parallele che alla fine finiscono per scontrarsi.

Dopo essermi svegliata dai miei pensieri mi accorgo che la campanella è suonata e che tutti stanno entrando, quindi ci affrettiamo ad entrare.

Le ore in questa dannata scuola non passano mai ma finalmente suona la campanella e noi possiamo tornare a casa.

Saluto Elisa e Sara che hanno il pulmino con un bacio sulla guancia, e scendo le scale per ultima, come sempre, con Emma, Ilaria ed Iris. Salutiamo Iris al cancello e ci dividiamo.

Tornata a casa trovo già il pranzo pronto e, dopo aver aspettato mia sorella, mangiamo tagliatelle con il ragù e l' insalata.

Finito di mangiare decido che non ho molta voglia di fare i compiti, quindi esco di casa e faccio una passeggiata con la mia amata cagnolina Lulù.

Lulù è un bastardino con il pelo a macchie marroni e bianche. È adorabile quando, dopo essere tornata a casa mi salta addosso e mi lecca tutta. Noi due siamo cresciute insieme, quando la abbiamo presa io avevo 2 anni e lei ne aveva uno. È la mia vita. Senza di lei che mi rallegra le giornate tristi non so cosa farei...

Alla fine della passeggiata non ho voglia di lasciarla fuori (anche se ha un recinto immenso), quindi le pulisco le zampe e la porto in camera mia dove inizio a fare i compiti.

Dopo circa 4 ore di compiti sono sfinita e ho voglia di riposare, quindi mi distendo nel divano senza accorgermi di aver preso sonno.

Mi sveglio di soprassalto con Lulù che mi lecca la faccia. Sistemo la cartella per domani e scendo a fare la doccia prima di cenare.

Metto la musica e mi parte la riproduzione casuale della mia playlist preferita. Come sempre mi metto a pensare a molte cose e senza neanche rendermene conto sono già passati 30 minuti. Mi insapono velocemente con come sottofondo "Siamo Uguali" di lorenzo fragola e poi esco dalla doccia.

Penso penso e ripeso e per staccare un po' la spina apro wattpad e comincio a leggere. Leggere è una delle cose che amo, leggere e ascoltare la musica sono una delle poche cose che riescono a spegnere il cervello e ad aiutarmi ad evadere dalla realtà che mi circonda. Spesso, quando sono triste, sconsolata, amareggiata o semplicemente sto pensando troppo, leggo. Anche scrivere mi aiuta, e parlare con le mie amiche. Sono sempre stata un tipo un po' pazzo, che non si fa mai i cavoli suoi, ma mi piace moltissimo parlare. Anche ascoltare e conoscere le storie delle persone mi piace molto, ma raccontare la mia, di storia, mi aiuta moltissimo a suddividere il peso che sento in quel determinato momento.

Distrattamente ascolto mia mamma che mi elenca tutte le cose che dovrò fare quando sarà via questa sera e, finalmente, ho casa libera. Mi cucino una pizza tanto per ingrassare e, mentre guardo la televisione penso che forse un diario segreto mi servirebbe proprio. Sì, ho deciso: domani lo comprerò e inizierò subito a scriverlo. Un diario segreto alla mia età è molto utile, non si possono sempre stressare le persone chi ti stanno attorno con i tuoi problemi e magari certe cose le vuoi tenere solo per te. Un diario segreto, quindi, mi sembra una fantastica soluzione.

Dopo aver finito di mangiare decido di andare a letto, metto le cuffiette e faccio partire la riproduzione casuale addormentandomi sulle dolci note di "L'essenziale".

Come Due Rette Parallele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora