SONIA
È passato già un mese. Un mese intero. Un mese dalla sua morte.
In questo infinito mese sono cambiate molte cose, ho provato ad andare avanti sul serio.
Ho nascosto il mio diario segreto, Fede, il mio migliore amico. Non lo scriverò più.
Mi ricorda troppo lui. Ci sono tante di quelle cose su di noi..
Mi ero sempre immaginata la nostra vita insieme, il nostro futuro, la mia prima volta con lui, la nostra casa, i nostri bambini...
Lo so, sono andata molto avanti, sono una sognatrice io.
Mi ero immaginata tutto. Nei minimi dettagli.
Mi manca davvero tanto. Mi manca come l'aria.
Le mie amiche ci sono sempre state, sono sempre rimaste vicino al guscio vuoto che sono ormai diventata... sto leggermente rinascendo grazie a loro. Ma sto peggio del prima.
Ammetto che anche i libri mi sono serviti molto, e la musica.
Non so cosa ne sarà della mia stupida vita adesso.
Forse mi rinchiuderò in casa, almeno per un po'. Non ce la faccio ad uscire in quell'inferno dove tutti mi guarderebbero con compassione.
So come andrà a finire, tutti sapevano della nostra storia, seppur noi avessimo cercato di tenerla nascosta. Per molto tempo siamo andati avanti di nascosto, nessuno sospettava nulla tranne le mie amiche e i suoi amici più stretti. Poi però questa situazione ha cominciato ad andarci stretta. Non piaceva a nessuno dei due doversi nascondere. Perchè dovevamo farlo? Quindi siamo usciti allo scoperto e abbiamo continuato a fare quello che facevamo di nascosto.
Uno dei miei ricordi più belli è di un giorno di aprile: io e Stefano stavamo uscendo dalla scuola. Ricordo che stavamo discutendo su cosa fare quel pomeriggio, era un sabato. Io avevo proposto di fare una passeggiata ed andare in un parco, lui voleva fare una biciclettata fino a Piove.
Ad un certo punto, mentre stavo proponendo le mie ragioni per cercare di convincerlo, lui si è sporto verso di me e mi ha baciata. Non è stato uno dei soliti baci a stampo che ci davamo davanti alla scuola come saluto, è stato un bacio dolce, pieno di amore.
"Scusami, ne avevo bisogno" mi aveva detto guardandomi in modo dolce.
L'unica cosa che feci era stata quella di prenderlo per mano, correre dietro una casa e far unire le nostre labbra ancora e ancora.
Appena le nostre labbra si sono toccate ho sentito come uno scatto, ma non ci ho fatto molto caso. Il giorno dopo una mia amica mi ha dato una foto: eravamo io e Stefano che ci stavamo baciando, quel giorno davanti alla scuola.
Lui aveva così tanti sogni... così tanti sogni da realizzare che purtroppo non potrà più compiere.
Ho pensato svariate volte di provare a realizzarli io per lui, per farlo in qualche modo rivivere, ma ho subito capito che non ce l'avrei mai fatta.
Lui aveva ambizioni molto grandi, di sicuro superiori alle mie.
Lui voleva continuare il liceo scientifico e andare all'università.
Voleva diventare un cantante, voleva andare ad X-Factor. Come potrei io realizzare questo sogno??
Un altra sua passione era la pallavolo. Avrebbe tanto voluto essere un pallavolista noto, vincere dei premi.
Lui voleva solo continuare a coltivate le sue passioni.
Cosa che io non potrò mai fare per lui, eravamo troppo diversi... forse eravamo destinati sin dall'inizio ad allontanarci, ad amarci a distanza. Come due rette parallele.
Sì, noi siamo due rette parallele. So che continueremo ad amarci, nel profondo di ognuno di noi ci sarà sempre dell'amore nei confronti dell'altro. Ma continueremo a coltivarlo come due rette parallele. So che non ci incontreremo mai più.
Lui è lì, è lassù. È nel cielo che mi guarda, è lì che controlla ogni mio movimento. Credo che stia continuano ad amarmi di nascosto e a pensare a me come faccio io.
Solo che lui è in mezzo agli angeli adesso. È un angelo. Un piccolo angelo dagli occhi color della nutella, i capelli castani, delle ali enormi dietro la schiena, bianche candide e un cuore d'oro.
Fine
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Come Due Rette Parallele
RomanceSonia e Stefano, due rette parallele, ma il loro corso sarà diverso dal normale, in un punto la loro esistenza incrocerà quella dell'altro, e da li, non si torna più indietro. La loro è una storia incasinata, talmente incasinata che ad un certo punt...