Capitolo 4

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STEFANO

"Stefanooo svegliati, su. In piedi"

Urla mia mamma dall'altra stanza.

Se non mi alzo subito viene qui e mi trucida credo, quindi mi alzo. Noto il solito rigonfiamento nei pantaloni del pigiama. È molto fastidioso essere diventato "adulto" ogni mattina ho un fottuto problema nei pantaloni.

Mi vesto e vado a mangiare, poi vado a scuola.

La quinta ed ultima campanella è suonata e siamo liberi di andare, butto alla rinfusa le cose nella cartella e scendo le scale dirigendomi verso mia madre che mi aspetta in auto, quando ad un tratto cado di culo per terra. Non capisco cosa cavolo è successo finché non vedo una ragazza di seconda alzarsi, scusarsi e correre via tutta rossa in viso.

Ancora stordito mi alzo e riprendo il mio cammino verso la macchina stando attento a delle presunte ragazzine urlanti.

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13/5/15 mercoledì

Caro diario...

È la prima volta che ti scrivo perché ti ho trovato oggi e ho pensato che mi potevi servire e infatti eccomi qui.

Credo di dovermi presentare, sono Stefano (si lo so che è strano che un ragazzo usi un diario segreto ma a me piace molto scrivere e un diario segreto è l'ideale anche perché così possono leggere quello che scrivo solo le persone che IO voglio che leggano), ho gli occhi nocciola e i capelli castani e corti, ma non mi piace molto farmi la cresta. Mi ritengo abbastanza muscoloso e adoro fare motoria a scuola (faccio la terza media) e pratico la pallavolo.

Comincio subito con il raccontarti di un sogno che ho fatto questa notte, un sogno molto strano che non avevo mai fatto:

Eravamo in classe ed io ero seduto dietro a Sonia e di fianco ad Elisa, Sonia aveva il braccio destro sul mio banco per reggersi su due gambe della sedia e mi guardava mentre sorrideva.

Elisa mi prende un foglio per vederlo, e io, spazientito, glielo tolgo di mano. Poi Sonia mi dice:

"Siamo tutte uguali, rompiscatole e ficcanaso!!"

Io sorrido e le appoggio le mani sul braccio e metto il collo sulla sua spalla destra mentre lei mette la sua testa sulla mia spalla sinistra e rimaniamo un po così.

Dopo qualche secondo io le sussurro:

"Sonia, ieri ti ho visto mentre analizzavi un testo..."

Lei deglutisce a vuoto spaventata, mentre il battito accelera e dice:

"Qu - Qu - Quale?"

E io:

"Sonia, io ti amo!!"

(Intanto la classe è rimasta vuota non so perché)

Le giro la testa e la bacio.

Senza lingua, solo a stampo, ma dura molto. Quando ci stacchiamo lei mi dice:

"Non è che mi hai baciata solo perché sai che lo aspettavo da tanto vero?"

Io le prendo le mani, la porto alla finestra e mi inginocchio mentre le chiedo di essere la mia fidanzata.

Vedo la gioia nei suoi bellissimi occhi. Mi risponde con una serie infinita di "SI" e mi salta addosso buttandomi a terra e baciandomi su tutta la faccia mentre io rido.

Però dalla porta chiusa entra una bidella, ci alziamo e in fretta diciamo "Non stavamo facendo nulla di sconcio, giuro!" Lei sorride e noi scappiamo in palestra.

E poi mi sono svegliato. Questo sogno non ho proprio capito cosa volesse significare. Non ha un senso per me.
Forse è una predizione del futuro? Ho sentito anche dire che i sogni ti mostrano quello di cui hai paura. Forse ho paura che possa nascere qualcosa tra me e Sonia? Ma è impossibile. Io non provo nulla per lei.

Non so proprio cosa pensare. So solo che sono spaventato a morte.

Ora ti saluto, ho finito con le confessioni. Per oggi basta, buona notte.

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Lascio il mio diario nel cassetto del comodino dopo averlo chiuso a chiave e averla nascosta e me ne vado a dormire.

Come Due Rette Parallele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora